Ma perché fair play?
Secondo me @Bille_Boo ha inquadrato la questione qui.
La domanda è: perché farsi questa domanda. Ma anche, perché inquadrare in termini di fair play, cioè “giocare onesto”? Chi sta giocando in maniera disonesta?
A mio parere questa è tutta una sindrome derivata dalle esperienze negative con “cattivi GM” o gruppi dove ci sono lotte di potere per il controllo del gioco. Da lì l’idea che se le persone sono lasciate libere di agire faranno di tutto per controllare il gioco al meglio che possono[1].
Tuttavia non è che non ci siano vincoli. Come ho detto più volte, specialmente nel thread delle autorità: una parte importante del concetto di autorità non è l’imporre cose agli altri, ma il fatto che il contenuto introdotto autorevolmente deve essere ascoltato e reintegrato dagli altri, e a nostra volta dobbiamo ascoltare e reintegrare il contenuto introdotto autorevolmente dagli altri. Non esistono autorità svincolate.
Lo chiami fair play questo? Io lo chiamo solo giocare. Penso che descrivere un gioco in negativo perche non protegge bene da chi non vuole giocare ascoltando e reintegrando gli altri sia un’atto completamente futile. Io con le persone che fanno quelle cose lì non ci gioco e basta. I giochi li valuto per quello che mi danno quando li sto giocando per davvero, onestamente e con gli altri. Se tutto quello che ferma qualcuno dal non giocare onestamente con gli altri sono numeri sulla scheda del personaggio, ho paura che non stia giocando onestamente nemmeno con quei numeri.
Dimenticanze
Vorrei anche intervenire contro chi ha parlato di “eh ma io delle cose me le dimentico”. Ci sono due cose che rendono le cose permanenti:
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Le Storie dei Personaggi vanno riaggiornate a ogni sessione. È importante. Le cose scritte nelle storie dei personaggi riflettono lo svolgersi della storia nelle sessioni passate.
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Qualcuno forse vi impedisce di annotarvi le cose da GM? Cioè, se non c’è una meccanica che ve lo faccia fare, voi vi girate i pollici? Ma negli altri giochi di ruolo, cosa fate esattamente? Se vi dimenticate le cose, è colpa del gioco?
Cioè, mi sembra un commento difficile da prendere sul serio. E lo dico da persona clinicamente prone alle dimenticanze.
The Pool e serie lunghe
@Matteo_Sciutteri a mio parere sbagli grosso sui tuoi commenti su The Pool. Il necessitare meccaniche per ricordarti le cose è una tua limitazione. Non vuol dire che tali meccaniche non servano, o che non abbiano effetti positivi, ma ti assicuro che si possono giocare serie lunghe anche con The Pool, e che non sia particolarmente più difficile.
Chiaro che non va presa come soluzione nemmeno l’opposto—ci mettiamo tutti d’accordo fin quando non c’e più nulla da giocare. ↩︎