Il personaggio che viene dal subconscio

Venerdì sera mi sono ritrovato con @Dannato @Eujohn @j0riki di persona (!) per giocare al mio gioco investigativo “a polveriera” Inquest. (Per chi lo volesse seguire o leggere la versione corrente delle regole c’è un gruppo telegram). Sono stato molto contento perché la proposta è venuta direttamente da Filippo, che si è offerto di preparare un mistero secondo le regole di Inquest, mentre io avrei facilitato la sessione spiegando le regole a tutti. (è possibile dopotutto facilitare le regole senza fare da GM)

Riguardo al gioco stesso, ci sono stati degli inciampi e dei momenti di smarmello, che imputo semplicemente al nostro prendere confidenza con il gruppo specifico e con il gioco, ma sono tutto stati corretti in corso d’opera in maniera a mio parere adeguata.

Sono stato molto soddisfatto dalla sessione, nonostante l’investigazione stessa non sia progredita particolarmente; forse anche per questo: sapendo che avevamo occasione di incontrarci altre volte, ci siamo smarcati della fretta di concludere della one shot e ci siamo presi il tempo che ci serviva per conoscere questi protagonisti.

In particolare, il mio personaggio, Camila Delgado-Vàzquez, non ha tirato dadi per l’intera sessione. Questo non è necessariamente un bene o qualcosa a cui aspirare, ma in questa particolare circostanza, essendo un personaggio abbastanza naïf e avendo interagito principalmente con altri protagonisti senza entrare in conflitto con loro, è capitato che non ce ne fosse bisogno.

La cosa che mi ha colpito di più riguardo a Camila è quanto sia vulnerabile come personaggio, quando è cambiata, e come siamo riusciti a esprimere questa vulnerabilità in una scena di quasi-sesso praticamente regolandoci tra noi su quanto fosse possibile descrivere.

Ora entro un attimo nei dettagli perché secondo me è rilevante.

Pre-gioco

Inquest inizia così: a partire da delle informazioni base di fondale, vengono creati indipendentemente il caso e i protagonista. Dopodiché, all’inizio della partita, i protagonisti vengono uniti al caso e tramite dialogo bisogna rispondere alla domanda motivazionale “perché cerco la verità?” e connetterli alle informazioni di facciata provviste dal GM, in maniera da dargli un motivo di essere protagonista di questa storia.

Fondale

Tempo e luogo: San Diego, California, ai giorni nostri.

Contesto sociale: Scena di clubbing di San Diego. Comunità segrete di “Ghoul”, esseri umani che hanno prolungato artificialmente la giovinezza grazie al consumo continuo di Vitae (il sangue dei vampiri). Relazioni tossiche basate su potere, dipendenza, ossessione e manipolazione.

Informazioni sui vampiri
  • I vampiri sono esseri antichissimi, rari e distaccati. Sono respinti dal sole, vivono in eterno e si nutrono del sangue di esseri umani. Il loro sangue viscoso e scuro viene chiamato in gergo “Vitae”

  • Un essere umano che beve la Vitae di un vampiro viene chiamato in gergo “ghoul”, smetterà di invecchiare finché ne beve costantemente, ma se dovesse smettere entrerà in crisi di astinenza e inizierà a invecchiare rapidamente fino a tornare alla sua età reale (possibilmente morendo di vecchiaia)

  • Un vampiro può trasformare un essere umano in un altro vampiro, dandogli da bere la sua Vitae e dissanguandolo. Di solito è un rituale solenne che non viene fatto alla leggera

Protagonisti

Camila Delgado-Vázquez

Camila è una ragazza di 21 anni ispanica e cattolica, amante della vita notturna e delle feste, anche se la famiglia disapprova del suo stile di vita. Ha una bellezza affabile, e si veste sempre molto leggera, in modo da mostrarsi, ma anche per fare fronte al caldo.

SALUTE ◯ ◯ ◯ ◯ ◯ — Vivere la vita al massimo, vámonos!
REPUTAZIONE ◯ — Nessuno mi prende mai sul serio.

TRATTI:

  • La croce d’argento che tengo al collo, ricordo di abuelita.
  • Ho una bellezza affabile e ipnotica.
  • Ballo con trasporto and my hips don’t lie
  • [vuoto]

CERCO LA VERITÀ PERCHÉ: [vuoto]

Claire Lens

Descrizione: ho 19 anni. Curo le rubriche scientifiche e letterarie del telegiornale scolastico. Prendo sempre ottimi voti. Porto abiti larghi e scuri, e spessi occhiali.
Risorse:
SALUTE ◯ ◯ — La mia priorità è la mente, non il corpo.
REPUTAZIONE ◯ ◯ ◯ ◯ — La mia intelligenza mi precede, tutti sanno che sono una studentessa eccezionale.
Tratti:

  • Non mi perdo un dibattito, nemmeno se è noioso.
  • Ho sempre un taccuino e una penna a portata di mano.
  • Noto i dettagli che gli altri ignorano.
  • Credo che ogni problema abbia una soluzione logica.

Perché cerco la verità: [vuoto]

Robert Johnson

Robert è nero e dimostra 27 anni, anche se i suoi vestiti sembrano arrivare direttamente dall’inizio del Novecento. Frequenta assiduamente la vita notturna: cerca nuovi musicisti e ballerini per una piccola etichetta discografica, New Delta Music. Cerca anche sangue da bere quando ha sete…

SALUTE ◯◯◯ — i pregi della non-vita
REPUTAZIONE ◯◯◯ — nei club di San Diego il mio nome vale qualcosa

TRATTI

  • La mia fiaschetta di whiskey, non bevo da nient’altro
  • Ho l’orecchio assoluto, non devo neanche sforzarmi
  • Sono un donnaiolo impenitente
  • So bene come solleticare le ambizioni altrui

Informazioni di facciata del mistero

Facciata

Nel club Exuvia nel quartiere di Gaslamp di San Diego, è stato trovato morto all’1:45 di notte Cassiel Murano, modello, influencer di brand di nicchia del mondo queer e artistico, volto noto della scena notturna di San Diego. Il corpo era legato con delle manette d’oro ancorate a una specie di altare in una delle sale private del club, è morto asfissiato con una frase incisa su uno specchio dietro di lui:

“Il tempo degli idoli è finito.”

Il locale era pieno, ma nessuno sembra aver visto nulla. Tutti si ricordano di aver visto Cassiel al club più o meno dalle 21:00. Sembrava comportarsi normalmente, si metteva in mostra come al solito, ha parlato con varie persone che ricordano di averlo visto al locale, per poi perderlo di vista, come capita normalmente in un club notturno. A un certo punto di fronte a un gruppetto di gente seduto a un divanetto del club, Cassiel ha persino detto che quella sarebbe stata “la notte della sua rinascita”: un dettaglio che molti ricordano, perché a posteriori si è rivelata essere una coincidenza inquietante…

Discussione

Dal mio punto di vista, quando ho creato Camila ho pensato all’ambiente delle feste scatenate e di alcune persone da giovane che ho visto essere in tensione contraddittoria tra una vita di famiglia apparentemente “quadrata” e anche religiosa, e il comportamento scatenato che avevano quando lontani da quel mondo. In questo non ci ho messo alcun giudizio positivo o negativo, semplicemente lo vedo come una cosa che esiste. Ci ho aggiunto un mio interesse per la cultura ispanoamericana, che era anche appropriato dato il luogo dove si ambientava il fondale. Tutto questo non è che l’abbia pensato in maniera molto conscia, ma semplicemente: ho letto il fondale e ho avuto questo istinto.

Ricevute le informazioni di facciata, mi sono subito buttato sul sessuale: dopo un check con Filippo che la vittima avesse relazioni con donne, ho scritto subito (parafraso) “Perché cerco la verità? Io facevo sesso con Cassiel, ma soprattutto lo amavo. Vogliono insabbiare le cose, ma io voglio chiusura.” Ho anche chiarito che non sapeva nulla dei vampiri. Chiaramente ingenuissima, e mi immaginavo che in tutta probabilità questo Cassiel avesse una serie di persone con cui aveva relazioni di cui Camila non era a conoscenza. Magari no, eh! non ci siamo ancora arrivati, ma in ogni caso lei lo amava pazzamente, non stava a scavare nei suoi trascorsi.

Come vedete, si tratta di una persona dalle emozioni forti che malaccortamente sta cercando di riempire un buco nella propria vita. Io ne ho incontrate di persone così.

Per gli altri due personaggi ci abbiamo messo un attimo di più a posizionarli (gli altri contribuiscano il proprio racconto di quella parte se vogliono), ma in breve: abbiamo creato una sorella di Claire, Mary, collegata all’EXUVIA e presente il giorno nella morte di Cassiel, più l’interesse giornalistico di Claire. Per Robert, abbiamo messo che dato che era vampiro voleva proteggersi da potenziali implicazioni, e non voleva essere obbligato a lasciare la città. In più, abbiamo collegato Robert come insegnante di canto di Camila, e che la stava adocchiando come potenziale vittima (senza sapere del crocefisso che porta al collo).

La sessione

Non voglio sbrodolarmi in un resoconto dettagliato. Mi concentro sull’evoluzione di Camila. Qui ci sono stati pochissimi tiri, e ho interpretato tutto di getto in base alla situazione attuale. Faccio riflessioni a posteriori, ma è arrivato tutto dal subconscio.

Filippo ha fatto iniziare la sessione nel club stesso dell’omicidio, con Camila e Robert. Perché Camila dovrebbe essere di nuovo in quel club? È probabilmente devastata dall’accaduto, non ha nessuno con cui parlare perché è stata costretta al silenzio, sta internalizzando tutto … si sente alienata, cerca vicinanza. E uno dei modi in cui sa esprimere la vicinanza (malauguratamente per lei) è la sessualità. Dunque la descrivo che balla con trasporto flirtando con alcuni personaggi di sfondo.

Robert (giocato da @Eujohn) la tira fuori da quella situazione, e lei allora comincia a flirtare con lui. E quando la cerca di riportare alla realtà ricordandole dell’omicidio, improvvisamente lo spinge via ed esce arrabbiata dal locale. (Persona emotivamente stabilissima, eh!

Seconda scena, incontra Claire in fila fuori dal locale. Claire vuole parlarle per ragioni investigative, Camila invece la scambia per Mary (per mia scelta) e attacca bottone. Quando si accorge che è invece la sorella secchiona di Mary, le scatta qualcosa dentro e comincia a flirtare pure con lei. È anche pesantemente ubriaca a questo punto. La invita a saltare la fila con lei, e dato che Camila è un’avventrice regolare le fanno passare.

Qui faccio notare a tutti esplicitamente che Camila è eterosessuale e in questo momento è estremamente confusa su quello che vuole. Sta cercando principalmente vicinanza e validazione, internamente è disperata nonostante l’apparente affabilità e sicurezza di sé. Claire invece per la descrizione di @j0riki è lusingata dalle attenzioni, un po’ a disagio, ma prende l’occasione per apprendere qualcosa di più sul caso.

Terza scena, sono dentro a ballare. Camila ignora le domande di Claire e la trascina in un privé, come ha fatto tante volte con altri uomini. Portata dentro e chiusa la porta, si snuda. Qui c’è stato il necessario velaggio delle descrizioni, ma fondamentalmente a un certo punto ho sentito che qualcosa che Claire ha detto abbia fatto “scendere sulla terra” Camila e rendere conto di quello che stava facendo. Al che si è rivestita, ha pianto e ha raccontato tutto a Claire fuori scena.

La parte interessante è che per me Camila era in rotta di collisione per fare qualcosa di cui si sarebbe severamente pentita. Non solo il sesso random, senza sentimento, solo a scopo di avere validazione e dopamina, ma fare qualcosa che non si sentiva in una sessualità che non era la sua. E che parte la storia da un momento davvero emotivamente “basso”. Il suo ragazzo è morto, credeva di amarlo, si sente mancare qualcosa di fondamentale, una vicinanza fisica, e la cerca anche in modo molto sbagliato verso sé stessa e anche verso Claire (oltre che la mancanza di rispetto al morto, che almeno dal punto di vista di Camila, era con lei in una relazione monogama).

E che fondamentalmente non ho deciso che non lo facesse per risparmiare a tutti la scena e l’imbarazzo. Ero pronto a continuare, eccetto che qualcuno avesse tirato una linea sulla questione. Da giocatore, in un certo senso vorrei bene a Camila, vorrei che uscisse da questo stato, vorrei che non si facesse male. Dall’altro lato, è mia responsabilità giocarla in maniera onesta verso sé stessa e questo vuol dire anche interpretare il fatto che può farsi male e fare male anche agli altri.

Ho semplicemente deciso che si rendesse conto che quello che stava facendo non era una buona idea, solo dopo aver sentito quello che ha detto Claire. Fondamentalmente, dando importanza al contributo di @j0riki . Ero così in stato di “flow” in questo momento che non ho registrato la ragione specifica, quindi chiedo a @j0riki di darmi un attimo una mano sul dettaglio dello scambio che ha triggerato questo cambio emotivo.

Prossime sessioni?

Non ho molto da aggiungere, penso che la vicenda si sia spiegata. Adesso che il momentaneo stato emotivo è (più o meno) superato e che ha trovato in Claire una confidente, chiaramente sente meno questo bisogno. È pronta per cominciare a mettere il naso nei trascorsi del locale, nella morte di Cassiel, eccetera. Ma la vedo sempre come emotivamente debole, anche instabile, quindi ho aggiunto sul tratto vuoto: “Sono spesso preda di emozioni forti”.

Chissà: potrebbe ripresentarsi qualcosa di questo tipo, o qualcosa di completamente diverso. Il fatto è che Camila ha un grosso buco nell’anima, qualcosa che le manca di fondamentale e che ha cercato di riempire con Cassiel.

La relazione con Cassiel era effettivamente sana? O erano le illusioni di Camila? Di cosa ha bisogno esattamente? Non lo so. Lo dovremo scoprire mentre scaviamo nei retroscena nelle prossime sessioni.

2 apprezzamenti

Il trigger che ha fatto cambiare di atteggiamento Camila è stato, se ricordo bene, che Claire le ha detto timidamente “Sarebbe la mia prima volta” e Camila ha detto qualcosa del tipo “Tranquilla, anche io non l’ho mai fatto con una ragazza” e Claire ha aggiunto “No, no, intendo che sarebbe proprio la mia prima volta”. E questo ha scosso Camila e l’ha fatta desistere, se ricordo bene, perché deve aver pensato qualcosa del tipo “no, ok, non sono un così approfittatrice da voler derubare una ragazza della sua prima volta solo per una botta di endorfine”.

La cosa che per me è stata particolarmente interessante è che poco dopo ci siamo presi una pausa e abbiamo scherzato su come fondamentalmente fossero scene puramente “di colore” nel senso che non c’entravano con l’investigazione. E questo mi ha fatto pensare… nel senso… Ha davvero senso definire qualcosa solo come “di colore”? Cioè, sinceramente trovo più interessante giocare senza nessun tipo di pressione o aspettative (del tipo “eh, però dovremmo parlare dell’investigazione!”. Alla fine per il genere di esperienza che mi interessava volevo solo provare il piacere di vedere dove ci porta la collisione di questi personaggi in questa situazione “misteriosa” che ho preparato. E in quest’ottica quindi il rapporto intimo fra Claire e Camila non è solo colore, ma è a tutti gli effetti uno dei motivi per cui stavo giocando, e le dinamiche dell’intimità sono stati molto rilevanti. Se avessimo semplicemente tirato corto dicendo “… Camila porta Claire nel privé e… se sei d’accordo fanno sesso” e fine. No, il fatto di essere entrati nei dettagli ci ha fatto scoprire delle cose su quei personaggi e ha avuto un impatto su di loro.

Poi, non so come il gioco gestisca la perdita dell’interesse dei personaggi verso il mistero. Nel senso, se bisogna comunque mantenere fisso il punto che qualsiasi cosa succederà, Camila vorrà comunque andare fino in fondo al mistero, e quindi non è contemplabile il fatto che per dire, si innamora di Claire e si dimentica di Cassiel e se ne fa una ragione, e smette di essere un PG (so che non è questo il caso, ma metti che onestamente ti fossi “accorto” che quella era la direzione che stava prendendo Camila?)

Ho trovato anche simpatico che come master ero il giocatore al tavolo che conosceva di meno il sistema del gioco, penso sia stata la prima volta che mi sia capitato, e non credo sia stato minimamente un problema, mi sono piazzato all’inizio della curva di apprendimento come un qualsiasi giocatore alla prima partita.

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Bellissimo, grazie. Ecco, sì. Camila è in uno stato emotivo difficile, ma non è egoista. La sento come una persona profondamente generosa (qualcosa che probabilmente le ha passato la famiglia).

Colore

Allora, considera due cose:

  1. Ho usato “colore” in maniera sbagliata in questo caso. Semplicemente erano scene che non spingevano l’investigazione avanti, e va benissimo averle, perché approfondiscono i personaggi, le loro psicologie, i loro rapporti, eccetera, il che poi è rilevante per la nostra storia, quindi non è “colore”. Più correttamente “colore” sono le descrizioni che facciamo puramente per vezzo o ispirazione per rendere più vivida la scena, ma è un senso molto più ristretto.

  2. Quando dico “colore” non lo dico con nessuna accezione che sia negativo o inutile. Leggi questo thread per vedere come la penso.

Ci sarebbe da citare il momento della campagna con @LordPersi dove il mio chiedere completamente per vezzo di descrivere la strada verso la sala del trono dell’imperatore, la domanda di cosa vediamo nei suoi giardini, e la descrizione completamente per vezzo di Alessio delle concubine dell’imperatore che si lavano nei bagni ha scatenato un dialogo mezzo arrapato tra il mio protagonista e un PGM dove rivelavo (anche lì, a quel punto, per vezzo) che il mio protagonista young adult, e in realtà la maggior parte degli alchemisti appena usciti dall’accademia, erano vergini, il che poi ha ispirato la scena successiva, dove il giorno prima di andare in guerra andavo a dichiararmi alla mia cotta di sempre, Miriam, intrufolandomi nel dormitorio delle alchemiste.

Insomma: il colore non è inutile, tutt’altro, forse è una delle cose più importanti.

Uscita dei protagonisti

No, non c’è l’aspettativa che il protagonista resti a indagare se ci sono dei cambiamenti che fanno in modo non sia più interessato.

Allora, ci sono diverse opzioni in tal caso:

  • La sua motivazione originale scema, ma si forma un’altra motivazione che la mantiene coinvolta. In questo caso, boh, “aiutare Claire / tenerla al sicuro”. Rimane un protagonista.

  • La sua motivazione originale scema, cerca di abbandonare l’indagine/la situazione, ma le conseguenze delle azioni precedenti la mantengono sempre ancorata. Resta un protagonista, per ora.

  • La sua motivazione originale scema, e per questo abbandona l’indagine e / o il coinvolgimento nella situazione. Esce semplicemente di scena per questa indagine. Non c’è bisogno che diventi un personaggio del GM perché, chiaramente, non è coinvolta.

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