Giocando con @ranocchio (qui trovate il resoconto della campagna in corso) mi sono reso conto di una cosa alla quale ora faccio molta più attenzione: ovvero l’equilibrio fra Azione e Colore che è in grado di mantenere mentre gioca.
Mi spiego meglio. Quando, in qualità di master, deve impostare una scena o descrivere gli esiti delle prove, lui opera secondo quella che ho percepito essere una gerarchia altamente funzionale:
- Il suo interesse primario è individuare come dare impatto alle azioni dei giocatori e come sviluppare la scena individuando o inserendo elementi interagibili, attivi, dinamici (e perché no, interessanti!).
- In secondo luogo, è in grado di inserire Colore nelle sue descrizioni e azioni, rendendole a seconda del caso divertenti, drammatiche, eccitanti… insomma, “speciali” e dotate di un forte peso drammatico.
Questo ragionamento, all’apparenza semplice, porta invece a un dubbio (e a una sua risoluzione) importante: come dare colore senza scadere nella teatralità? Dove sta il confine?
La risposta mi pare possa essere chiaramente ritrovata proprio nella gerarchizzazione stessa: se come master mi interesso sempre in primis alle azioni dei giocatori, più che alla mera messa in scena (con chiaro riferimento al mondo teatrale), allora quando deciderò di colorare una scena avrò minimizzato il rischio di cadere nella teatralità fine a sé stessa.
A quel punto, infatti, la mia intenzione non è atteggiarmi da "master figo"® in grado di fare le descrizioni accattivanti e le scenette strappalacrime, ma la prospettiva è invertita: voglio rendere drammatico, immersivo, speciale questo momento non in quanto tale, ma per ri-sottolineare la profonda bellezza estetica di questo momento nato dall’intreccio delle azioni di tutti i giocatori, e volerlo rendere speciale o semplicemente piacevole.
E in ciò il concetto di “drammatico” è emblematico: una scena o una azione non sono drammatiche perché si sono spente le luci del teatro e abbiamo puntato la spotlight su di esse, ma in quanto rappresentano le volontà di uno o più giocatori all’interno di una situazione dinamica, nella quale decidere “se premere o meno il grilletto” sarà sempre più importante di descrivere la faccia in lacrime della vittima, nella quale tutti i giocatori sono coscenti che ogni scelta avrà un vero impatto.
Insomma: le Azioni sono più importanti del Colore; ma il Colore è uno strumento che ci permette di aggiungere Drammaticità alle Azioni e contribuisce al nostro divertimento durante una sessione. Inoltre, la Drammaticità non è mai generata dal Colore, ma anch’essa deriva dalle Azioni e dall’impatto che siamo in grado di dargli.