Temi "maturi" e giocatori adolescenti

Buongiorno, avrei bisogno della vostra opinione. Tra due settimane mi capiterà di facilitare una sessione in un liceo, per un evento organizzato da To-Play.

Mi piacerebbe portare uno scenario per the-pool, che ho pubblicato qui sul forum: Ambra Nera.

Però non sono sicuro che sia adatto all’età. È una fisima mia? Non ho mai giocato con ragazzi dei primi anni delle superiori, non saprei. Soprattutto, se ho capito bene dagli organizzatori, i gruppi sono misti, con giocatori 13-18 nella stessa sessione.

A preoccuparmi sono un paio di elementi dei personaggi, come la tossicodipendenza di Emma, il ruolo di “paladino della giustizia sul luogo di lavoro” di Noah, e l’immaturità di Oliver (potenzialmente un loro coetaneo).

ByBobo

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Ti offro una considerazione.

A mio parere i ragazzini di quell’età sono completamente capaci di affrontare temi anche forti, anche se magari non hanno la capacità per farlo in maniera del tutto matura, quello può semplicemente stridere contro il tuo senso estetico. Penso di aver visto tutta una serie di contenuti “non adatti alla mia età” quando ero adolescente e non mi è successo niente di male.

Quello di cui ti devi preoccupare non sono i ragazzini—loro sono totalmente capaci—ma la percezione degli adulti responsabili: insegnanti e genitori.

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Faccio solo una precisazione: non sono preoccupato dall’idea che proporgli qualcosa di inadeguato possa “toccarli” e destabilizzarli. Comunque non è il caso del mio scenario.
Piuttosto che su alcuni aspetti si possa fare facile ironia e ci si perda.
Anche la questione del risultato estetico non mi fa impazzire, ma dopo averla sentita chiamare con il suo nome (estetica, appunto) me la faccio più scivolare addosso, alla fine va bene lo stesso.

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Capiterà. Punto. Basta saperlo e si ritorna in carreggiata.

Comunque ho notato che c’è in giro una sorta di paura che il bambino, ragazzino ed anche ragazzo rimanga traumatizzato a vedere qualcosa di “non adeguato”. Io però mi vedevo di cartoni di Osamu Tezuka all’età in cui adesso ti vogliono far vedere per forza Peppa Pig e non ne sono uscito affatto traumatizzato.
Quello che è vero è che alcuni concetti potrebbero non essere capiti o fraintesi ma qui si tratta di parlare il linguaggio dei ragazzi (ed a me dispiace saperlo poco o per niente fare).

Ciao :slight_smile:
PS: tutto 'sto papiè per dire “buttati” :wink:

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Rimando a quello che ho detto a Ranocchio, non è questo il caso. O almeno, spero non lo diventi, che non siano convolti insegnanti ansiosi.

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