Ancora una volta sono d’accordo con @Matteo_Sciutteri .
La fissazione di Posizione/Efficacia, oltre che uno strumento di pacing, di costruzione realistica di realtà secondaria, di ampliamento della variabilità dei risultati, a me è sembrata soprattutto la fase equa e trasparente del gioco.
Personalmente, come spesso ho detto e questa volta a differenza di @Matteo_Sciutteri, considero Blades molto più vicino a Trollbabe che ai Pbta, almeno nella meccanica di risoluzione e forse anche nel concetto di Colpo.
A mio avviso è indubitabile che da un punto di vista di teoria del design Harper abbia fatto tesoro dei concetti di Ron. Poi come autori rispetto all’intero impianto del gioco da manuale sono altrettanto indubbiamente diversi.
In ogni caso non so se IIEE sia davvero il centro di quanto si sta discutendo qui, credo proprio di no.
C’entra più con la fase equa e trasparente, l’allineamento della narrazione e lo scambio di informazioni rispetto al passare ai dadi.
Da questo punto di vista non vedo come la sostanza di ciò che avviene in Blades sia diversa da quanto avviene in ogni gioco: solo che in Blades è tutto riportato a regola e reso chiaro nella.procedura.
La linea del Piave che non andrebbe oltrepassata, a mio giudizio e gusto, sta nel modificare approccio e descrizione fino a quando non si ottiene il binomio Posizione/Efficacia più conveniente o comunque gradito, divinando cosa il master ha in testa e cosa vorrebbe, fosse anche un solo cambiamento per tiro, se questo diviene la regola/abitudine del modo di giocare.
Questo perchè la fissazione di Posizione/Efficacia in Blades (così come la durezza delle Mosse e del Posizionamento nei Pbta o il numero e il Passo del Conflitto in Trollbabe) ha tanto a che fare con la libertà creativa ed il gusto estetico, cioè l’autorialità, del giocatore-master quanto ne ha con una supposta simulazione dell’oggettiva fisica e dinamica del mondo di gioco.
E a me sembra che alcuni meccanismi, che sulle prime mi sono sembrati paccottiglia e service da onanismo nerd, come il consentire scambio fra Posizione/Efficacia o spendere punti per aumentare Efficacia o Patto con il Diavolo (che come meccanica continua a spiacermi), stiano lì proprio per mantenere agency e voce in capitolo a favore del giocstore anche quando “la chiamata del master” su Posizione/Efficacia sorprende o noj trova proprio convinto il giocatore.
Sono questi gli strumenti principali che il giocatore ha a disposizione per contribuire alla fissazione di Posizione/Efficacia, non la contrattazione.
Il testo di Blades incoraggia invece su questo la discussione al tavolo e l’aggiustamento concordato.
Non mi piace e ritengo possa prestarsi a modi di giocare che considero cattivi, come ho spesso detto con il buon @Digio.
Sono convinto che Harper lo abbia scritto a causa della moda, ma che, visti gli strumenti regolistici oggettivi adottati nel suo gioco, sappia perfettamente e proponga chiaramente un tipo di gioco cristallino nelle ripartizioni dei compiti, senza negoziazione/accordo fra giocatori che travolgano le autorità.
Lo stesso fenomeno si ha nel Tiro Resistenza.
Che agisce come interrupt rispetto all’autorità di narrazione dell’esito propria del master e fa in modo che anche il giocatore possa contribuirvi in modo mandatorio.
Gli strumenti visti sopra (scambio Posizione/Efficacia; aumento Efficacia etc etc) fungono da interrupt per l’autorità situazionale del master e fanno in modo che anche il giocatore possa contribuirvi in modo mandatorio.
Ma rispetto all’ IIEE in questa questione non saprei cosa dire, se non che tutti i meccanismi di aggiustamento delle autorità visti sopra possono spostare la fotografia del momento di azione in cui si effettua il tiro più o meno indietro o avanti verso l’Esito prorpiamente detto.