[Blades in the Dark] Prima giocata e come affrontarla

Dall’idea del post di Pedro, ho pensato di riassumere qui, i consigli che avrei voluto ricevere come prima esperienza di Blades per affrontare la prima partita/giocata.

Come sappiamo è un gico corposto con tate regolette che una volta apprese girano come un orologio…ma io ci arriverei per gradi e quindi ecco i miei consigli:

  1. Non perderti troppo nei ragionamenti, sbaglia e vai avanti. Non tenere fermi troppo i giocatori sulle regole;
  2. Trascura alcune regole come lo scambio della posizione per efficacia e fai tutti i tiri con efficacia standard (non spiegheri quindi la regole dell’efficacia);
  3. Concentrati sul tipo di azione, sullo spingersi oltre, se aiutare/azione di gruppo;
  4. Usa la posizione in modo scalare, non partire sempre subito in posizione disperata;
  5. Dopo un paio di tiri azione introduci il patto con il diavolo;
  6. Quando ad un giocatore gli viene assegnata una consguenza seria (cerca di non farlo nei primissi tiri azione), spiega il tiro Resistenza;
  7. Non farei nemmeno il tiro Ingaggio per il primo colpo e metterei i PG direttamente in un Bang! Interessante (in posizione disperata) che dovranno affrontare con un flashback (quindi spiega la meccanica del Flashback);
  8. Eventualmente introduci il primo orologio in qeusta occasione, oppure tienilo per il gran finale per determinare se arrivano o no all’obiettivo (se sei già confidente con gli orologi ingora questo suggerimento);
  9. Spingi sui flashback e fagli pagare il poco il costo (0 o 1) così sono più incentivati ad usarlo. I questa meccanica rende il gioco più interessante e sono la vera meccanica figa di Blades;
  10. Cerca durante la prima partita di arrivare all’assegnazione dei punti esperienza e terminare lì. Così i giocatori capiranno come funziona l’avanzamento che, anche se lo spieghi all’inzio, durante la partita vierrà completamente ingnorato/dimenticato;
  11. Chiudi la giocata qui…davvero! sarebbe meglio usare il tempo rimanente per parlare di come è andata la giocata e sviscerare alcuni dubbi. Lascia le Conseguenze del colpo e il Downtime per la giocata successiva, così hai il tempo per ripassarle e studiare bene questa fase con meccaniche tutte sue;

Nella seconda partita, oltre a spiegare le conseguenze del colpo ed il downtime, se è andata bene la prima, puoi introdurre le meccaniche lasciate fuori (efficacia, la regola dello scambio, il tiro ingaggio e l’evnetuale ricerche). Usa di più gli orologi come contatori. Alla terza partita sarà tutto più fluido.

Se anche altri vogliono aggiungere consigli credo si autile una condivisione.

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Onestamente? Sono troppi. Ci vuole uno studio di laurea.
E sono anche molto tecnici.
Il gioco è complicato e ad alto sbarramento in accesso.
Inutile secondo me ridurlo, non si riesce senza snaturarlo.
Io credo che chi vuole giocare si deve mettere lì e studiare e imparare un gioco ad alta croccantezza.
La lista di cose da fare di Digio è peggio delle regole riassunte

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Speravo di tenere un posto positivo, ma poi arriva il Davos con il suo pessimismo ed acredine.

Non vorrei iniziare il tifo da stadio con tizio che prende le parti mie e Caio di quelle del Davos (ho visto che hai già collezionato un mi piace da un tuo fan).

Sei fuori tema. Se vuoi dare un contributo positivo ti invio a farlo, ma dato che so che non stimi il gioco, non lo hai giocato e ne masterizzato, io credo che il tuo sarà comunque un giudizio teorico che cercherà di affossare l’idea alla base del post.

Tornando in tema,
Il GM si dovrà ovviamente farsi il mazzo e studiare tutto il manuale. Non era questo il punto e non l’ho mai sottinteso.
Il suggerimento era di far assimilate le regole ai giocatori piano piano e tu, come GM, di padroneggiarle un po’ alla volta.
Infatti, durante la prima giocata il GM può ripassare per bene le regole del tiro azione, il flashback e dell’orologio, lasciando stare il tiro ingaggio, il downtime e le conseguenze e tutta quella roba sulla magnitudine,scala ecc…
Quella la ripassi per la seconda giocata.
É un gioco che si presta bene al frazionamento e granularità delle regole. Le fasi di gioco sono ben distinte e separabili. Lo stesso Harper suggerisci di non considerare posizione ed efficacia all’inizio.
Al contrario non penso che snaturi il gioco, ma che rafforza i suo punti di forza e pregi.
Ciò che ho suggerito, viene dalla mia esperienza personale e ho usato proprio questo metodo successivamente dopo prove e riflessioni con altri GM, per condurre delle One-shot.
Il risultato é stato molto positivo e ti permette di fare una One-shot in 3 ore e facendo imparare ai giocatori le meccaniche principali.

Aggiungo che per fare una One-shot va tagliata la creazione del personaggio.
Porto personaggi pre-generati che i giocatori devono personalizzare. Gli faccio scegliere amico e nemico e gli faccio qualche domanda per portare poi in gioco quei PNG.
Anche le opzioni della banda sono ristrette. Tengo quelle più action come gli assassini, bravi ed ombre

va bene dai, non ti arrabbiare.
Ho letto e riletto il manuale. Davo davvero un giudizio sui consigli riportati.
Mi sembra meglio una scaletta di procedura con tutte le opzioni a disposizoone del giocatore e del master piuttosto che un lungo elenco di cose che puoi non fare/lasciare indietro . In buona fede.

Però oh, se ti devi arrabbiare…

@Davos, hai appena scritto un messaggio dai toni abbastanza provocatori, non puoi sorprenderti se gli altri utenti se la prendono. Puoi esprimere gli stessi identici concetti in maniera più educata. Non è la prima volta che lo fai, cessa questo comportamento.

@Digio piuttosto che rispondere con ulteriori provocazioni, ti chiederei la prossima volta di ignorare e segnalare il post.

Entrambi: siete pregati di procedere la discussione restando a tema, e di non rispondere a questo messaggio (se volete discuterne, mandatemi un messaggio personale).

Uh, il like a Davos l’ho messo io - ma al netto che non sono un suo “fan”, io stimo molto il sistema di gioco di cui si parla e nello specifico Blades è, ad oggi, il mio gioco preferito.

Ho messo quel like perché sono convinto che - al di là dei toni - abbia ragione Davos quando afferma:

Studiando bene il sistema di gioco è chiaro che ogni pezzo è incastrato con gli altri. Rimuoverne uno è complicato (che non significa che non si possa fare, anzi, ma bisogna sapere quello che si fa).

Nello specifico, credo che non si possa stilare una lista di “punti da seguire” per semplificarlo assoluta.
Perché dipende tantissimo dal tavolo al quale ti trovi.
Alcune regole che tu stai suggerendo di inserire a un certo punto sono, e lo dico per esperienza diretta, le regole meglio assorbite da chi si avvicina per la prima volta al gioco e sono uno stimolo fondamentale per giocare e imparare a giocare meglio (esempio: il patto col diavolo per alcuni miei giocatori è LA feature).

Inoltre, hai fatto un elenco che nelle intenzioni vuole essere oggettivo, ma poi ha inseriti dei tuoi pensieri soggettivi - come quando parli dei flashback dicendo:

Mi pare un’affermazione abbastanza personale come punto di vista. Io, per esempio, i flashback li trovi complicati da spiegare all’inizio del gioco e ho visto molti giocatori fare fatica con essi.

Insomma, sembra un elenco di best practices molto specifiche per casistiche altrettanto specifiche.

Non metto in dubbio che quando dici:

sia vero - ci mancherebbe.

Dico solo che cambiando giocatori e contesti, probabilmente gli accorgimenti sarebbero dovuti essere altri e che quindi stilare una lista così precisa di suggerimenti sia poco utile.

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Davvero mi scorcentantate. Ovviamente é personale. L’ho scritto tante volte che é frutto dell’esperienza al tavolo e confronto con altre persone…con lo stesso obiettivo. Sono suggerimenti che vorrei aver avuto al mio primo approccio.
Anzi, avevo chiesto un contributo anche da parte vostra…sempre personali.

Non ho mai detto che il patto con il diavolo non é da fare, ho scritto che lo spieghi al secondo terzo tiro.

Per i flashback ho spiegato l’approccio che uso e ho usato. Mettili in un bang potente subito e poi fai domande. Spiega il flashback e prova anche guidarli con esempi.
É per me l’unica vera meccanica che rende il gioco valevole e va quindi spiegata bene fin da subito.
Che poi ai giocatori venga naturale usarla fin da subito, non l’ho mai detto. Però ho provato a dare una soluzione.

Ma in generale, non ho detto che Blades va giocato mezzo snaturato.
Il mio voleva essere un lista di sugerimenti per approcciarlo gradualmente ad arrivare a padroneggiarle bene. Perché vedete, tu ed il Davos sarete sicuramente più bravi di tutti noi, con giocatori svegli che capiscono le regole alla prima, ma il mondo fuori non gira così. Ci sono GM e giocatori come me, Pedro, ed altri ragazzi che conosco, che invece un approccio per passi potrebbe esser d’aiuto. Anche a me la prima giocata come master mi ha stressato (anche se alla fine é andata bene). Spiegarle tutto subito non serve.

Quindi se alla domanda come affrontare la prima giocata la vostra risposta é studiati bene tutto e spiega tutto perché il gioco si snatura o addirutta il Davos che afferma che il gioco é ingicoabile, Io credo che non sia una risposta ma che anzi sia fuori tema e sia provocatoria se mi permettete. Questo mi fa capire che per voi, la barriera in entrata e la curva d’apprendimento di Blades, non esiste.
.

Cerchiamo di capirci :slight_smile:
Questa cosa che stai dicendo a me non pare di averla mai sostenuta e non mi pare neppure che il mio atteggiamento nel thread vada in quella direzione.

Ho semplicemente detto (e lo confermo) che concordo con Davos: qualunque pezzo togli al sistema di gioco di Blades, rischi di fare inceppare il sistema stesso se non fai attenzione e non sai quello che stai facendo.
E per sai cosa stai facendo intendo soprattutto se non conosci bene le esigenze al tuo tavolo e i giocatori con i quali stai giocando.

Di conseguenza, la mia risposta non è come tu sostieni

La mia risposta è: ha senso sintetizzare il sistema di gioco e introdurre le cose un pezzo alla volta ma non è possibile fare una lista condivisa su un approccio universale o ispirato a quello che hanno fatto altri perché con questo tipo di sistema l’approccio deve essere specifico rispetto alle persone che hai di fronte e alle necessità e al feeling del tavolo.

In sintesi: dal mio punto di vista ti stai ponendo la domanda corretta, ma stai cercando una risposta (chiedendo di integrare le nostre esperienze / approcci alla tua lista) sbagliata.

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Dai Digio, non ho mai detto che il gioco è ingiocabile! Davvero non farmi dire cose che non penso. Per come sono fatto io e per i miei gusti il gioco è troppo croccante e secondo me inutilmente complesso, ma questo non è il tema di questo thread e non va oltre alla mia opinione.
Ribadisco che personalmente ritengo che introdurre pezzi di gioco un pò alla volta non è un buon criterio.
Preferisco che mi venga fatto un tiassunto delle opzioni a disposizioni durante i passi del gioco, sia lato master che lato giocatore.
Dal mio punto di vista basta una scaletta.
In modo che io possa vedere lo scheletro delle regole e possibilità in modo sintetico tutte insieme.
Ma è appunto un mio modo per semplificare giochi complessi.
Perché alla fine quando non giochi alcune regole il gioco cambia.
Non c è polemica, è un’opinione. Da farbe quello che vuoi.

Vorrei far notare che è l’autore stesso a consigliare di inizare dal cuore fondamentale del gioco, in maniera simile ad alcune proposte di @Digio. È vero che si perdono alcune dinamiche, ma il gioco fondamentalmente procederà. BitD è progettato a strati, ed è progettato in modo che si possa sbagliare senza rovinare la partita, proprio per permettere questo approccio rilassato all’apprendere una grossa quantità di regole.

Nella pratica, io non mi sono trovato particolarmente a disagio con la quantità di regole. Ho giocato a giochi molto più pesanti in passato (D&D3) e questo mi pare sempre sul leggero. Ma sono io; mi rendo conto che altri possano avere problemi.

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Mi sembra una cosa molto soggettiva, questa. Lui consiglia di iniziare da qualcosa che a suo avviso è il cuore del gioco. Ma è un concetto che, come ho argomentato sopra, secondo me varia da gruppo a gruppo.
Stabilire a prescindere che i flashback sono il cuore mentre scambio posizione / effetto no, è totalmente arbitrario.

Matteo, perdonami ma sei fuori tema.

Mi sembra però un argomento interessante ed aprirò un argomento a parte perché ritengo che il Flashback sia un pezzo fondamentale del gioco, mentre la meccanica dello scambio no. Sono curioso quindi di sapere il vostri punti di vista.

Ricordo che il tema di questo post era:
Come facilitare la prima giocata al master ed ai giocatori, così da capire le meccaniche in maniera graduale

Grazie

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Io sono assolutamente d’accordo con Digio. È eccellente l’idea di introdurre un gruppo di giocatori, in modo graduale.
Lo stesso vale anche con altri sistemi, ad esempio Fate.
La bellezza di questi sistemi molto meccanici ma “modulari” è proprio che il fulcro del sistema è indipendente dai molti dettagli che puoi introdurre a strati, un po’ alla volta.
Rispetto al primo post, non ho molto da aggiungere, se non:

  • Metti in chiaro coi giocatori che i singoli tiri talvolta/spesso risolvono un’intera scena, e che la missione tipo si conclude in 3-5 (?) scene.

Personalmente, è uno dei problemi che ho incontrato di più, come Master. Il manuale non dà praticamente alcuna indicazione, in merito (mentre è molto ricco di altre meccaniche che io definisco da “gioco da tavolo”), quindi trovare un equilibrio, ma soprattutto riuscire a trasmetterlo agli altri giocatori, non è facile, né immediato.

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C’è una parte che parla di zoom in e zoom out, su questo, ma non è specifica per i colpi (è più un discorso in generale).