[The Pool] L'Assedio - Actual Play

The Pool - L’Assedio - Actual Play

Finalmente ho avuto un po’ di tempo per scrivere un actual play della sessione al Gdr al Buio di inizio Giugno.

Contesto

Ho portato lo scenario del gioco a un evento di gioco locale (Gdr al Buio). Abbiamo giocato 3 ore 30 minuti circa, tutti sconosciuti e uno per uno di essi (il giocatore di Verde Vento) è stata la prima sessione di un gioco di ruolo (credeva fosse D&D 5e!).

I personaggi

Ecco la lista dei personaggi coinvolti nella giocata (ho concesso 65 parole):

Faty, Scudiero di Nitardo

Sono Faty, scudiero del principe Nitardo presente nel momento della sua uccisione. Ma si dice che sia rimasto immobile nel momento del suo assassinio (+2). La sua capacità combattive (+1) sono rinomate, ma la sua etica è spesso in discussione (+1) o forse viene poco capita. Orfano di madre, è stato cresciuto con l’obbiettivo di diventare qualcuno con qualunque mezzo. Forse il caos (+1) della guerra gli porterà l’occasione giusta.

Verde Vento

Il vento mi sposta i capelli, ma non è più quello di casa. Sono andato via di casa per inseguire il sogno di diventare guerriero (+1), non violento o crudele ma leale (+1) e con sete di giustizia (+0). Eravamo conosciuti come i fattori del paese che al verde del bel tempo portavano come una sferzata di vento il verde nel villaggio; da qui il nome Verde Vento. Mi sono sempre esercitato con lo scudo e qualche bastone di legno; oggi quello che brandisco è ferro e acciaio.

Alexis, il Cacciatore

Ero il cacciatore (+2), il migliore. Amo Ilcardia, ma lei ha deciso di sacrificarsi per il bene di tutti. Sono rimasto solo per lei, assieme al mio cane fedele (+1). Quando impugno il mio arco (+2) non temo la morte, anzi, sono i nemici che la devono temere. Se sbaglio è perché lo voglio (+1). Del resto ho sfamato questa gente per anni. Si accorgeranno loro all’ultimo di me (+1).

Gatso della Quinta

Spacca tamburi della quinta compagnia, famoso per il suo coraggio incosciente (+1) e il grande senso del ritmo. Marcia con l’esercito da quando era ragazzo. La sua fedeltà per il regno (+1) sfocia nel fanatismo. La compagnia è stata la sua famiglia. È attratto dalle donne (+1) ma nion ne ha mai avuta una. Non accetta l’idea che Valea sia sconfitta. Il suo tamburo accende gli animi (+2).

Laversa, il Vinaio

Prima della guerra avevo vasti vigneti (+1). Sono rimasto chiuso nella fortezza perché dovevo consegnare l’ultima partita di vini di cui figlio defunto del Re era un estimatore. Attualmente sto cercando di farmi pagare per il vino che aveva ordinato dal principe morto e poi voglio andarmene (+2). In gioventù ho fatto la leva militare (+1) ma la mia conoscenza della guerra finisce lì.

Actual Play

Due cinta di mura formano la Fortezza Erilicia: la cinta esterna contiene le case dei popolani, stalle, fabbri e altri edifici ausiliari del genere; la cinta interna racchiude invece le case di funzionari della fortezza, attività mercantili, biblioteca dei monaci-stregoni, la villa signorile del Monsignor Vandregario e il tempio della Chiesa Arborea.

La sessione è iniziata ponendo i personaggi in due locazioni principali: gli spalti delle mura presso il cancello principale e lo spiazzo fra le due cinta murarie. Manca poco più di un’ora all’arrivo dell’esercito nemico. Re Bersario non si fa vedere.

Gatso e Laversa sono sugli spalti a prepararsi per il combattimento. Laversa ne approfitta per scendere dagli spalti e fuggire. Gatso dopo aver provato a sollevare gli animi delle truppe suonando una marcia di guerra fallendo, viene invece assegnato da Vandregario a un’unita di supporto per trasportare alcuni barili in depositi nascosti della fortezza. Gatso scopre che i barili sono pieni di polvere alchemica e che vengono posizionati in punti chiave per destabilizzare la struttura della fortezza. Scappa dai suoi doveri in maniera rocambolesca per avvertire qualcuno.

Nel frattempo, Alexis sta addestrando alcuni popolani armati alla meno peggio a tirare qualche freccia assieme e Verde Vento ad usare la spada. In quel momento, Ilcardia e altre ancelle della chiesa Arborea trascinano per le scale verso la cinta interna i feriti e gli storpi. Facendo finta di fallire, Alexis tira una freccia in direzione di Ilcardia che si conficca nella scale. Andandosi a scusare, ha un’occasione per parlarle. Ilcardia non approva la decisione di combattere fino alla morte di Vandregario; così propone a Alexis di aiutare a far fuggire più persone possibili dai tunnel sotto la fortezza. Il cacciatore decide così di aiutarla.

Nel frattempo, Faty sta interpellando uno dei nobili che gli svela il piano di Vandregario: in caso di caduta delle mura, gli ufficiali devono far esplodere dei barili di polvere alchemica in punti chiavi della fortezza in modo da portare con sé il nemico nella morte. Faty è disgustato dal piano di Vandregario e dal Re Bersario, così assassina il nobiluomo accecato dalla rabbia. Dopodiché, corre infuriato verso le porte della cinta interna. In quel momento, una massa di rifugiati disperati stanno provando ad entrare nella cinta muraria interna, ma sono respinti dalle guardie. Fety riesce a fomentarli e dare il via a un’insurrezione dove il popolo incomincia ad attaccare le guardie e razziare le riserve di grano e altri generi di prima necessità. Intanto i Dragerlandesi attaccano le mura e i soldati Valegiani sono disorganizzati: sono schiacciati da una parte dai rifugiati in rivolta e dall’altra dall’esercito che assalta le mura. Alexis, Laversa, Verde Vento e Gatso si ritrovano casualmente assieme nel piazzale del cancello. Faty sprona la massa di rifugiati verso la villa signorile per catturare Bersario e consegnarlo per vedersi risparmiata la propria vita. Verde Vento decide di lasciare gli altri e di provare a cercare aiuto da Tossilio presso la biblioteca.

Durante l’assalto alle mura, Alexis, Laversa e Gatso prendono in mano la situazione. La giocatrice di Alexis propone il seguente piano: caricare le uniche due catapulte della fortezza con i barili di polvere alchemica per poi lanciarli sul fianco della montagna e farli saltare con quattro frecce infuocata con la pece. Lo scopo è fermare l’avanzata dei Draegerlandesi in un colpo solo. Alexis investe tutta la propria pool e riesce, scegliendo un Monologo della Vittoria (MoV): i barili vengono lanciati e colpiti da quattro frecce infuocate con la pece, esplodendo così all’impatto con la montagna. I Dragerlandesi vengono temporaneamente fermati dalla valanga e uno dei comandanti nemici viene ucciso. Alexis, Laversa e Gatso corrono immediatamente verso la villa signorile per provare a risolvere il caos dentro le mura.

Verde Vento si fra strada nella lotta intestina fra rifugiati disperati e guardie in rotta, raggiungendo la biblioteca. Non vi è traccia di Tossilio. I servi che stanno recuperando i libri più preziosi informano Verde Vento che il maestro è corso in fretta e furia al tempio della Chiesa Arborea.

Fety con l’aiuto dei rifugiati e di alcuni disertori, prende d’assalto la villa e riesce a prendere prigioniero Bersario. Lo trascina nella piazza antistante la parte più alta della fortezza per umilarlo pubblicamente e spifferare a tutti il piano di Vandregario. Alexis, Gatso e Verde Vento decidono di intervenire. Laversa ne approfitta per fuggire di nuovo con la scusa di accompagnare Ilcardia e i feriti nei tunnel sotto la fortezza. Inizia un confronto fra Fety e Alexis sul fatto che consegnare Bersario ai Draegerlandesi non risolverà nulla: i nemici li uccideranno comunque, ostaggio o meno.

Laversa accompagnando nei tunnel sotto al pozzo Ilcardia e il maggior numero possibile di donne, bambini e feriti, incontra il Quartiermastro Esferio: quattro loschi figuri ammantati di nero lo accompagnano illuminando il cammino con le torce. Laversa riesce a convincerlo con poco sforzo ed un poco di vino a lasciarli passare. Il Quartiermastro non ha interesse nel fermarli; ha cose più importanti a cui pensare e passa indifferente tornado alla fortezza.

Mentre la discussione avviene fra Fety, Gatso, Verde Vento e Alexis, un boato si scatena dalla Chiesa Arborea e una nuvola di intonaco si alza nell’aria. Alexis, Gatso, Fety e Verde Vento mettono da parte temporaneamente le proprie divergenze per capire se il nemico sia riuscito a penetrare nella fortezza. Si scopre in realtà che sono stati Tossilio e Lady Lafrenia a provocare l’esplosione: stanno combattendo con spade e magia dentro la Chiesa per il possesso della reliquia nascosta sotto l’altare. La reliquia è un’antica arma divina che permise a Valea di conquistare in passato i regni limitrofi provocando tormento e morte. Per tale ragione, fu sigillata in questo luogo dai monaci-stregoni. I due provano a portare i personaggi dalla propria parte: Tossilio sostiene che la reliquia deve essere distrutta e non può cadere in mano nemiche; Lafrenia invece argomenta che usarla è l’unica speranza per far vincere Valea. Alexis e gli altri decidono di schierarsi con Tossilio fermando Lafrenia, ma decidono di non distruggere la reliquia. Bensì scelgono di portarla con sé fuori dalla Fortezza Erilicia, mettendo in salvo anche Re Bersario.

Lo scenario si conclude nel modo seguente:

  • Alexis, Verde Vento, Fety, Laversa e Re Bersario fuggono tramite il tunnel con la reliquia. Si ricongiungono a Lady Ilcardia.
  • Gatso rimane invece a combattere con Monsignor Vandregario. Durante la notte, Esferio apre le porte assieme alle spie Dragerlandesi e assassina il proprio padre. Gatso viene colto di sorpresa da quattro nemici, perendo.

La Fortezza Erilicia è caduta, ma il re e la reliquia sono stati portati in salvo e sono in buone mani.

Note

Mi sono divertito molto durante la sessione. Tutti i personaggi mi sono piaciuti e ci siamo divertiti a crearli da zero. Effettivamente, ho notato che The Pool è un gioco che rende molto nel momento in cui i giocatori investono molto nel gioco tramite il background e lo legano ad elementi dello scenario.

Mi ha sorpreso molto il fatto che i giocatori siano stati da subito proattivi e abbiano preso l’iniziativa chiamando i conflitti. Il giocatore novizio all’inizio ha avuto qualche problema, ma osservando gli altri ha capito e ha subito preso la mano con il ritmo e i conflitti di The Pool.

Ho avuto forti dubbi nel come io abbia gestito il MoV. Quando un giocatore falliva, mi sono limitato a descrivere nella maniera più circoscritta possibile le conseguenze. Stessa cosa quando il giocatore ha scelto il dado come premio lasciando a me GM raccontare cosa succedesse. Quando la giocatrice di Alexis ha dichiarato che voleva tirare per provocare una valanga catapultando i barili esplosivi e facendoli esplodere, mi sono trovato in difficoltà: ero indeciso se concedere o ridimensionare dato che mi sembrava esagerato l’impatto che voleva imprimere sulla fiction attraverso il MoV. Ma alla fine ho deciso di concedere piuttosto che intervenire e togliere agency alla giocatrice. Non so se abbia fatto bene o meno, nonostante la scena sia stata gradita dal tavolo.

Per il resto mi è piaciuto vedere come le meccaniche e le scelte dei giocatori unite alle motivazioni dei PNG abbia dato vita ad una storia inaspettata. Ho trovato molto semplice gestire The Pool nel momento in cui la mia preparazione prevedeva solo:

  • Una serie di locazioni molto astratte all’interno della fortezza.
  • Le motivazioni e i clock con le azioni dei PNG

Non ho preparato nient’altro. Giocare in questo modo The Pool aiuta tantissimo per imparare a stabilire solo i fatti principali del mondo e assecondare le scelte dei giocatori e l’esito dei tiri.

7 apprezzamenti

Vorrei farti qualche domanda @LordPersi, magari non avrai più ricordi freschissimi, ma purtroppo ho recuperato soltanto ora questo actual play e relativo scenario.

Da quello che ho letto non è stato preparato a priori una specie di task per i pg, o per alcuni pg. La situazione ed il pericolo imminente mettono abbastanza sotto pressione i pg perché si muovamo automaticamente secondo i propri interessi.

Vorrei capire quanto è vera l’affermazione che ho appena fatto, e se ci sono stati invece momenti in cui un giocatore si è guardato intorno dicendo “in questa circostanza la cosa migliore per il mio pg è non fare assolutamente nulla.” Oppure se sei intevenuto tu clinicamente (ed intendo quando si presentava, o prima che si presentasse questo bisogno) per movimentare le cose. In altre parole, come gm, hai svolto altri compiti di intervento sulla partita oltre ad interpretare ed attuare le intenzioni dei png descritti nello scenario?

Giocherò domani con una prep simile e mi chiedo se ad un certo punto possa finire il carburante dei pg, portandoli a stare fermi. A quel punto un intervento del gm per me sarebbe necessario, ma forse sembrerebbe artificioso.

Grazie in anticipo,
ByBobo

3 apprezzamenti

Ciao Bobo,

vado assolutamente a braccio perché è passato un bel po’ di tempo.

La risposta è affermativa: ho fatto esattamente come hai asserito.

La situazione va avanti indipendentemente dai personaggi che ne verranno travolti volenti o nolenti. Tutti i giocatori sono stati proattivi, chi più e chi meno. In generale nella creazione dei personaggi ciascuno darà un contesto per cui si trova coinvolto nell’assedio. Di conseguenza, la situazione arriverà già carica di cose da fare per i giocatori.

Sottolineo però come il background di 50-60 parole debba avere l’elemento sopra. Altrimenti i personaggi saranno decontestualizzati dalla situazione e non avranno motivi per fare qualcosa.

3 apprezzamenti

Ti ringrazio, mi basta. :slightly_smiling_face: :ok_hand:
Magari racconterò come sarà andata.

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