Sto masterando The Pool per la prima volta in una breve giocata su Discord, con 2 giocatori. Vorrei condividere la mia preparazione e il resoconto di com’è andata.
Prevedo di usare questa mia esperienza, unita a quella da giocatore in Fyodor 11 e in Amsterdamned (tutte molto interessanti!), anche come base per un articolo per Eclectica.
Va da sé che pareri e osservazioni sono bevenuti.
Ovviamente, quanto segue contiene spoiler, ma i giocatori mi hanno dato il via libera (non frequentano questo forum). Comunque, io avverto.
Intento e contesto
Le mie motivazioni erano essenzialmente due.
Innanzitutto, sperimentare di persona The Pool dal lato del GM, per curiosità.
In secondo luogo, introdurre due miei giocatori di “D&D e affini” a questo diverso modo di giocare di ruolo. Avevo il sospetto che avrebbero potuto beneficiare molto della cosa, visto il loro modo di giocare abituale, che a mio avviso va un po’ a forzare, o travalicare, i confini strutturali del sistema D&D-esco, dimostrando quindi un interesse per… “altro”.
Pre-gioco
Brainstorming
Non avevo una preferenza netta sul setting e mi sono affidato ai due giocatori con un breve sondaggio di tre domande:
- Ambientazione generale (ho fornito una lista di opzioni).
- “Livello” di fantasy (da soprannaturale diffuso a nessun soprannaturale).
- Livello di “serietà” del tono (in una scala con esempi famosi).
I risultati sono stati:
- Medioevo.
- Un livello medio-alto di fantasy, che ho estrapolato così: “il soprannaturale esiste come cosa oggettiva e questo è noto a tutti, ma non è diffuso in modo pervasivo”
- Un tono abbastanza epico ma con della leggerezza, non dark.
Aggancio
A quel punto ho distribuito un elevator pitch.
Anno 1098 dopo Cristo. Dopo più di otto estenuanti mesi di assedio, l’eterogeneo esercito dei Crociati (perlopiù Franchi), guidato dal Principe Boemondo d’Altavilla, ha conquistato la maestosa città di Antiochia, strappandola ai Turchi.
Non sono mancati sanguinosi massacri. Un ultimo pugno di nemici ancora resiste nella cittadella (il cuore fortificato della città), sotto il comando di Shams al-Dawla, figlio del Governatore di Antiochia ucciso nell’assalto.
Non c’è stato tempo di rifiatare: dopo pochi giorni un immenso esercito, guidato dall’Atabeg Kirbogha, ha circondato la città per riprendersela.
I rinforzi dell’Imperatore Bizantino, che i Crociati attendevano, tardano ad arrivare e forse non giungeranno mai. Le scorte di viveri e acqua stanno finendo. La città è nel caos.
Un clima di sospetto avvelena l’aria. Gli inviati vaticani diffidano del Principe Boemondo. Tra i nobili e i comandanti c’è chi vorrebbe considerare la fuga o la resa. La popolazione è divisa tra musulmani e cristiani, tra chi si schiera e chi cerca di sopravvivere. Il nemico ha spie ovunque. I vari ordini monastici e cavallereschi sono attraversati da invidie e gelosie.
Intanto, strani presagi si susseguono. Molti assistono a miracolose apparizioni. Fratello Pietro, uno dei tanti mistici e predicatori tra le fila dei conquistatori, va dicendo di aver avuto una visione per cui la Lancia del Destino, la leggendaria arma che trafisse il costato di Gesù sulla croce, sarebbe sepolta da qualche parte proprio ad Antiochia.
Chi sarà a ritrovare per primo la mistica arma? E la userà per la pace o per la guerra?
Ha una chiara ispirazione storica ma va da sé che gli eventi potranno discostarsi anche molto da quelli reali.
Personaggi giocanti
Ho precisato apertamente che i PG dovevano essere coinvolti nella situazione descritta nel pitch. Ecco i risultati (ci sarebbe moltissimo da dire su di essi - e sui giocatori -, materia per un thread intero, volendo!).
Alessandro da Conversano
Secondogenito di un nobile normanno (+0), combatte con i crociati. Fisicamente è alto e pallido, con lunghi capelli rossi; carismatico (+2), lunatico e disobbediente, ha studiato l’arabo e letto il corano (+1) solo perché è vietato. Qualche anno prima, nel deserto, per salvarsi la vita ha fatto un patto con un djinn (+0): se non riuscirà a trovare la lancia (morte compresa) diverrà suo schiavo per 100 anni.
Parole avanzate: 1
Dadi nel pool: 10
Maddalena
È un’artigiana (+2) che ha fede in Dio (+2) per motivi personali. Si è unita alla crociata dei poveri, diventando una guerriera (+1). La crudeltà dell’assedio, coadiuvata da eventi perturbanti, ha provocato in lei una crisi esistenziale (+1). Ha mangiato il suo cavallo, e ora non sa come abbandonare Antiochia senza venire uccisa. In questo momento desidera solo tornare a casa (+2).
Parole avanzate: 6
Dadi nel pool: 1
Preparazione del GM
Ho iniziato a preparare lo scenario da subito, ma ho aspettato i PG per rifinirlo. In realtà mi sono accorto che si inserivano già benissimo e le finiture sono state pochissime.
Mi sono anche reso conto, a cose finite, di aver trascurato alcuni aspetti che avevo citato nell’elevator pitch e che a posteriori sarebbe stato meglio sostituire con altri (es. non ho dato nessuna importanza agli ordini monastici e cavallereschi, mentre sarebbe stata una buona idea menzionare nel pitch il contrasto tra cristiani di fedeltà romana e ortodossi).
La mia preparazione è stata piuttosto ricca e “pesante” rispetto a quelle che ho visto in altri thread e nelle mie precedenti esperienze. Infatti non ve la metto qua sotto per esteso: vi metto un link Google Drive consultabile, e sotto farò solo un riassunto veloce.
Perché è così pesante? Non escludo che possa essere un effetto collaterale della cultura di gioco da cui provengo. Di certo i fatti storici da cui ho preso ispirazione mi hanno appassionato. Ho anche, purtroppo, la tendenza personale a essere molto meticoloso e prolisso (anche quando preparo in altri giochi… e quando scrivo sui forum).
Soprattutto, ho scritto un cast di PNG molto ricco e variegato, perché vedevo varie potenzialità diverse in questo scenario, e anziché sceglierne una ho preferito aspettare e vedere su quale si sarebbero concentrati i giocatori.
Per ciascun PNG ho voluto definire non solo la descrizione generale ma anche:
- Dove lo si può trovare (lo “sfondo” dice molto del personaggio).
- Le risorse che ha a disposizione.
- I suoi segreti o punti deboli.
- I suoi piani, le sue prossime mosse, se i PG non interferiscono.
- Cosa farebbe se entrasse in possesso della Lancia (l’artefatto che riveste, come avete visto, un’importanza centrale nello scenario).
Ovviamente non le considero cose troppo rigide scritte nella pietra, ma contavo che mi fossero utili nel muovere il PNG.
Ho scritto una pagina di retroscena con fatti già avvenuti, che facessero da fondamenta.
Non contento, ho scritto anche una “traiettoria tendenziale degli eventi” (sempre, ovviamente, in assenza di interventi dei PG) a livello complessivo… forse una sorta di grande Fronte (ma non avendo io mai masterato PbtA prendete, vi prego, questo termine con la dovuta indulgenza).
E ho scritto una bozza della “scena di apertura”, cioè quello che prevedevo di presentare al tempo zero per introdurre i giocatori nello scenario.
Per certi versi, l’esperienza concreta mi ha indicato che questo livello di preparazione è probabilmente eccessivo, e che gli appunti potevano essere organizzati meglio. Da altri punti di vista, però, devo dire che mi è stato molto utile, e un paio di elementi che credevo secondari mi hanno aiutato molto. Ne parleremo.
Sintesi dello scenario
PNG
Come vedrete sono perlopiù libere reinterpretazioni fantasy di personaggi storici. Solo per i primi due metterò la descrizione per esteso, per gli altri la abbrevio. Vi invito, se avete tempo, a dare un’occhiata al Google Document dove ci sono anche le immagini.
Boemondo d’Altavilla
Principe di Taranto, Normanno. Alto e imponente, carismatico, astuto, ambizioso. Vuole essere riconosciuto come signore assoluto di Antiochia, libero dall’influenza sia del Vaticano che dell’Imperatore.
Dove si trova di solito: ha occupato una villa, dalle ricche decorazioni bizantine, nei pressi del fiume e della cittadella; all’entrata, piantata su una lancia, c’è la testa di Yaghisiyan.
Risorse: molto ricco; molti uomini d’arme ai suoi ordini; spie e informatori ovunque.
Debolezze e segreti: il tradimento che ha permesso il suo successo; gli altri comandanti sanno più o meno com’è andata, ma non conoscono l’identità di Firouz né il prezzo pagato; il grosso dei Crociati non ne sa proprio niente.
Cosa intende fare:
- stroncare le diserzioni;
- mandare spie al campo degli assedianti;
- neutralizzare Raimondo per impadronirsi della Lancia e affermarsi come unico comandante;
- mettere a tacere Firouz;
- rompere l’assedio;
- accordarsi con Ahmad per l’eliminazione di Shams e la resa della cittadella.
Se mette le mani sulla Lancia:
- la ostenta di fronte ai Crociati per risollevare gli animi e convincerli a una sortita;
- la usa durante la sortita per evocare apparizioni ultraterrene che devastino il morale dei nemici.
Raimondo di Tolosa
Provenzale. Gelido, senza scrupoli, appassionato collezionista di reliquie sacre. È qui perché spera di acquistare ulteriore potere e ulteriori oggetti magici. Si batte perché Antiochia venga restituita all’Imperatore anziché sottomessa a Boemondo. Sa però che Boemondo è più potente di lui militarmente, e ha più consenso, quindi deve essere prudente.
Dove si trova di solito: ha occupato un monastero, dove ospita anche il Vescovo Ademaro; comprende un ampio cortile con chiostro e diversi complessi di stanze; quelle in cui vive lui sono decisamente spartane.
Risorse: molti uomini d’arme ai suoi ordini (ma meno di Boemondo); armatura magica impenetrabile se aspersa di acquasanta ogni mattina; ammirazione incondizionata di Pietro Bartolomeo.
Debolezze e segreti: studioso dell’occulto; nasconde testi esoterici, anche musulmani e pagani, nella sua tenda, e pagherebbe per averne altri.
Cosa intende fare:
- trovare la Lancia;
- scalzare Boemondo dal comando, possibilmente prendendo il suo posto;
- impadronirsi di ogni conoscenza magica e reliquia di Antiochia;
- mettere Antiochia nelle mani dell’Imperatore e proseguire la Crociata in cerca di altre reliquie.
Se mette le mani sulla Lancia:
- la usa per mettersi in luce di fronte ai Crociati;
- convoca Goffredo e la usa per indurlo a schierarsi dalla sua parte contro Boemondo.
Goffredo di Buglione
Terzo principale capo dei Crociati, dopo Boemondo e Raimondo. Umile, prudente, taciturno, molto pio, sogna Gerusalemme e vede Antiochia solo come una tappa. Rimasto sconvolto dai massacri di civili, teme il castigo divino per quell’atto efferato.
Ha segretamente poteri taumaturgici. Se mette le mani sulla Lancia prova ad usarla per emendare i massacri, ma la sua insicurezza e il suo idealismo possono portarlo a fare grossi danni.
Ademaro di Monteil
Vescovo, legato pontificio. Grande negoziatore, carismatico, fervente difensore della fede. Si è adoperato durante l’assedio per il mantenimento di un contegno civile. Appena conquistata Antiochia ha liberato e reinsediato il patriarca ortodosso, come segno di pace, anche se in realtà lo fa tenere d’occhio. Diffida di Pietro Bartolomeo ritenendolo un agitatore. Indaga per conto proprio sulla Lancia del Destino: vuole assicurare che finisca in mano pontificia.
Giovanni l’Ossita
Patriarca ortodosso di Antiochia. Molto anziano, pacato, riflessivo, cauto. Imprigionato dal Governatore turco agli inizi della guerra, liberato all’arrivo dei Crociati. Ammira e stima Ademaro, sorpreso dalla sua generosità, mentre diffida dei capi Crociati. Vuole che Antiochia soa restituita all’Imperatore.
Sa della Lancia del Destino (che è nascosta sotto la cattedrale di San Pietro, la sua cattedrale, appunto), ma ne teme il potere e cerca di tenerla nascosta.
Pietro Bartolomeo
Monaco, mistico fanatico e predicatore errante. Ha perso la vista durante l’assedio. Ha visioni riguardanti la Lancia, e quando le rivela le condisce con dettagli di sua invenzione (la figura di Sant’Andrea, e il messaggio di consegnare l’artefatto a Raimondo, che ammira). Ha un seguito piuttosto nutrito di seguaci, e ha poteri sovrannaturali che riesce a stento a controllare.
Terenzio
Cavaliere della Repubblica di Genova. Rozzo, materialista, cupo, pessimista. Era parte del gruppo di incursori che Boemondo ha infiltrato in Antiochia permettendone la conquista, grazie al tradimento di Firouz, che lui ha visto e potrebbe riconoscere. Si è poi dato ai massacri e ai saccheggi: ne prova adesso una profonda vergogna. Vorrebbe solo tornare a casa, disgustato dalla guerra e da se stesso.
Firouz
Armeno, cristiano ma convertito all’Islam. Attento, temerario, orgoglioso. Artigiano, fabbricante di armature. Era tra i difensori di Antiochia ma, per ruggini personali con il Governatore, si è fatto corrompere da Boemondo come spia e ha poi permesso l’accesso dei Crociati e la loro conquista della città. Nei successivi massacri, però, ha visto morire suo fratello (accusato di essere connivente coi turchi), e ne è rimasto sconvolto. Boemondo lo tiene sotto la sua protezione. Ma sa di essere un testimone scomodo, e vorrebbe fuggire.
Shams Al-Dawla
Giovane guerriero turco. Sanguigno, impetuoso, generoso, di nobili ideali. Figlio del defunto Governatore, è riuscito ad asserragliarsi nella cittadella con un ultimo pugno di fedelissimi; non sa che fine abbia fatto suo padre. Fervente credente ma fatalista, è disposto a morire combattendo. Non sa della Lancia, ma se ci mettesse le mani sopra la userebbe per riprendersi la città.
Ahmad
Mago-guerriero, secondo in comando di Shams. Colto, raffinato, scaltro, determinato. A differenza di Shams, sarebbe propenso ad arrendersi, e ha contatti segreti con le spie di Boemondo. È disposto a uccidere Shams se si dimostrerà troppo testardo.
Kirbogha
Mamelucco, Atabeg (= autorità locale) di Mosul. Testardo, arrogante e non molto coraggioso. Comanda una grande armata che sta assediando Antiochia per riconquistarla. Ha problemi a tenere in riga i suoi uomini. Se entrasse in possesso della Lancia vincerebbe a mani basse.
Scena iniziale
Prevedo di inquadrare una delle porte di Antiochia, dall’interno, con due fazioni di Crociati che si fronteggiano: un gruppo che vuole disertare, e uno schieramento fedele che vuole impedirglielo. A capo di quest’ultimo metterò Raimondo e Ademaro, mentre tra i facinorosi Terenzio.
Lascerò ai giocatori piena libertà di decidere se i loro PG sono presenti e come sono schierati inizialmente.
Farò arrivare poi Goffredo, e in seguito Boemondo, che (a meno di interventi) stroncherà definitivamente la piccola insurrezione e rimanderà tutti ai loro posti. A seconda di come si evolve, potrebbe seguire un piccolo diverbio tra Boemondo e Raimondo, per dar mostra delle loro divergenze, ma non è essenziale: i tre capi Crociati dovrebbero essere già stati ben “presentati” con il loro diverso atteggiamento e modo di fare.
Quando i PNG presenti si separeranno, tornando ognuno ai propri affari, i PG avranno la possibilità di seguire uno qualunque di loro, oppure di andarsene per i fatti propri.
La scena dovrebbe includere abbastanza tensione da permettere subito qualche conflitto, volendo, ma mi rendo conto che non è probabile e che potrebbe ridursi a una scena abbastanza espositiva. Accetto questo rischio, perché ho molte informazioni da dare ai giocatori circa lo stato della situazione, e spero che i conflitti nasceranno comunque dopo, appena l’avranno chiara.
Traiettoria tendenziale in assenza di interventi
Pietro avrà un’altra visione che rivelerà finalmente l’ubicazione della Lancia: nella cattedrale. Andrà a dirlo a Raimondo (che cercherà di distrarre Ademaro) quindi radunerà i suoi seguaci per andarla a disseppellire, causando un violento tafferuglio con gli ortodossi; lo stesso patriarca Giovanni potrebbe rimanere ferito. Giunti in seguito, e guidati da un’ulteriore visione di Pietro, gli uomini di Raimondo prenderanno la Lancia.
Intanto, Firouz fuggirà dalla custodia di Boemondo, rimanendo ferito. Boemondo metterà una taglia sulla sua testa, e alle ricerche parteciperà Terenzio, che finirà per trovare il fuggiasco, ma anziché ucciderlo si accorderà con lui per scappare insieme dalla città, attraverso una via segreta.
I Crociati continueranno ad attaccare la cittadella, e Shams rimarrà ucciso. A quel punto Ahmad prenderà il comando e si accorderà con Boemondo per una resa.
Boemondo farà avvelenare Raimondo, si impadronirà della Lancia, la esibirà per galvanizzare i Crociati, quindi ne scatenerà i poteri magici durante una sortita, gettando nel panico e sbaragliando gli assedianti di Kirbogha.
Ovviamente le cose non andranno mai così: è solo per avere una “inerzia” iniziale, da cui prevedo che si andrà a divergere molto presto, a seconda di come si muoveranno i giocatori. Anzi, sarà interessante confrontare la storia finale con questa.