Lunedì ho avuto modo di giocare a The pool per la prima volta, nel ruolo del master. Per quanto la sessione non sia da considerarsi un fallimento, c’era sicuramente qualcosa che stonava, e di cui mi piacerebbe parlare.
Personaggi, situazione, eccetera
Pitch della partita
Canada, primavera del 1754. Gli insediamenti europei offrono ai coloni una nuova vita, lontano da crimini passati e intolleranze religiose.
Alcuni inseguono il sogno di vivere secondo i dettami della loro religione, sperando di creare sulla terra una comunità che segua la legge divina, lontano dal regno di Satana. Altri, distaccati dalla società, vivono una vita aspra ma libera nei boschi incontaminati, incontrando i propri simili solo per commerciare le preziose pellicce che vestono la nobiltà europea. Altri ancora preferiscono la parvenza di civiltà e la protezione che le corone inglese e francese possono offrire, e molti tra di loro offrono le proprie braccia al loro re per imbracciare un fucile.
E presto quei fucili potrebbero tuonare. Man mano che in Europa i rapporti tra gli stati si deteriorano, quella che sarà un giorno chiamata la guerra dei sette anni sembra inevitabile.
Le tribù indiane stringono alleanze con gli stati europei, si uniscono in federazioni e lottano per il futuro della loro gente, sperando che quando si deporranno le armi potranno trattare da vincitori con l’uomo bianco, e che la loro nazione abiterà ancora nella terra dei loro padri.
I personaggi
Nunataq è una guida inuit, vive spostandosi nelle città dei coloni per essere assoldato da cacciatori di pellicce, foche e balene che conduce tra le terre a nord. Tra i ghiacci e i boschi si rivela un ottimo esploratore ma durante le sue permanenze nelle colonie cede ai piaceri mondani.
Brian McInnerny è un inglese di origini irlandesi. Presta servizio nella marina inglese per vent’anni. Dopodiché decise di mollare quel mestiere e aprire un’attività commerciale che tratta legname con i risparmi. Parte per il Canada con la famiglia per migliorare i traffici. Arrivato, scopre che la sua attività è in crisi, ciononostante vuole riscattarsi ugualmente…
Thaddeus Everett è originario dell’Inghilterra. Conciatore di pelle come suo padre. All’età di 22 anni uccise un suo coetaneo in una rissa e scappò in Canada, dove cominciò a trascorrere una vita tranquilla cacciando animali e commerciando pelle con la Compagnia della Baia di Hudson.
preparazione del GM: situazione
(Questo testo è stato consegnato ai giocatori prima della creazione dei personaggi.)
Al confine tra il canada e il maine vi è un fiume di importanza strategica, l’Agustus River per gli inglesi, le fleuve Henrì per i francesi, Wa-wash-kit-teh-gwe per gli Algochini. Il fiume è un punto di trasporto del legname, delle pellicce e dei minerali canadesi che attraversano l’atlantico per arricchire l’Europa. Sulla riva del fiume l’esercito inglese ha rapidamente costruito un fortino, nella speranza di strappare alla corona francese il fiume. Ora che la guerra sta per scoppiare, entrambi gli schieramenti sono alla disperata ricerca di uomini nella regione per difendere le loro proprietà.
Le rive del fiume ospitano una tribù di Uroni, alleata dei francesi, e un piccolo gruppo di due famiglie Mohawk, che hanno rapporti commerciali con gli inglesi.
preparazione del GM: PNG
Oltre alla situazione ho preparato qualche PNG con motivazioni. Per brevità ne riporto solo due sui sei preparati.
Herr William Hund: filosofo e antropologo tedesco, è qui per studiare le abitudini dei popoli nativi. Illuminista, è contrario alla guerra e cercherà disperatamente di convincere il comandante della guarnigione inglese a concludere un accordo con la sua controparte francese. Dai suoi pochi contatti con i nativi si è convinto che loro e gli europei possano imparare molto l’uno dall’altro. Disprezza il vizio. Lavora insieme alla moglie Agatha, sua compagna nella vita e nel lavoro.
Sir Jonathan Hawkin: Giovane ufficiale inglese, ritiene la guerra un male necessario che gli darà l’opportunità di fare carriera nell’esercito. Attaccherà a sorpresa l’esercito francese senza aspettare ordini dalla madrepatria. Ha una relazione clandestina con una serva che è nota agli altri ufficiali. Ha una spia tra gli Uroni fedeli ai francesi. Pensa che se i nativi spartiranno le terre del nuovo mondo con la sua nazione, tra i rispettivi popoli potrà nascere un sincero sentimento di amicizia.
Osservazioni
come dicevo, ho decisamente avvertito che ci fosse qualcosa di stonato nella partita. in particolare nelle storie di Nunataq e Thaddeus Everett.
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Nunataq ha avuto una prima scena come protagonista che mi è piaciuta: ha perso un conflitto e un ufficiale dell’esercito l’ha fatto ubriacare e l’ha convinto a firmare un contratto in cui prestava gratuitamente servizio. Il giocatore poi ha deciso che avrebbe disertato, fuggendo dalla colonia. In una scena successiva Nunataq, in compagnia di un PNG ferito, ha chiesto ospitalità ad un campo di indiani alleati con i francesi. Ho chiamato conflitto e avendolo vinto ho descritto come gli indiani negavano l’ospitalità al duo dopo averli sentiti conversare in inglese, la lingua dei loro nemici. Dopo la partita il giocatore ha detto che vedeva le due sconfitte come possibilità narrative che si erano chiuse, senza portare a sviluppi significativi.
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Thaddeus Everett ha rifiutato una proposta di arruolamento nell’esercito (lungi da me vederla come una cosa negativa: anzi mi ha aiutato a liberarmi delle mie aspettative sulla trama), e ha avuto una scenetta in cui ha fatto a pugni con un cacciatore che è stata piacevole, per quanto non c’entrasse niente con la situazione che ho preparato. Ha poi trascorso qualche giorno cacciando, per poi ottenere cercare di vendere le pellicce ottenute al campo indiano sulle rive del fiume, e ha poi passato qualche giorno in città. In tutto questo c’è stato un solo conflitto, che l’ha fatto cacciare dal campo indiano lungo il fiume, ma non penso che la cosa avrà particolari conseguenze, dato che Thaddeus può sempre commerciare con la colonia inglese. Alla fine della partita il giocatore mi ha detto che ha difficoltà a rispondere alla domanda “Cosa farà adesso il mio personaggio?” e capisco bene quello che intende: mi sembra ben poco coinvolto dalla guerra che si sta preparando.
Sospetto che questi problemini siano dovuti ad un fattore: Manca un interazione esplosiva tra situazione e personaggi. La situazione può essere valida, anche se alcuni png non mi convincono del tutto (come Herr Hund), ma per qualche motivo, che devo ancora ben identificare, l’interazione dei pg con la mia preparazione è stata… scarna.
Un altro fattore è stato una certa difficoltà nell’identificare e dare peso alle conseguenze dei conflitti falliti. Per esempio, la cacciata di Nunataq dal campo indiano ha portato alla morte del png ferito, ma non riesco a immaginare altre conseguenze in questo, e temo che quella morte rimarrà senza un significato particolare per questo.