Ho appena finito di leggere il regolamento di questo gioco (non ho ancora letto le appendici) e sono rimasto parecchio deluso.
Mi aspettavo un regolamento che spingesse nella creazione di storie pulp Sword and Sorcery e invece ho trovato un regolamento generico che può essere applicato a una moltitudine di ambientazioni.
Ovvero un qualcosa a cui non ero minimamente interessato.
Ho giocato qualche sessione a OMT e mi ci sono divertito parecchio, lo ritengo un gioco molto valido ma non sono un fan del genere Sw&So, però non capisco esattamente a cosa ti riferisca.
Il gioco ti mette nei panni di personaggi esagerati e capaci di inserire il proprio protagonismo con tutta la loro forza, e ti lascia scegliere quali sono i tuoi obbiettivi e come raggiungerli. Quale parte del gioco vedi " poco " Sw&So?
Io sono anche un assertore della teoria che il Genere è uno spettro, e lo Sw&So fa di tutto per avvallare questa teoria. Ci sono capisaldi che sembrano Fantasy classico, altri racconti " storici ", altri virano sul fantascientifico, o horror, oppure piratesco; quindi capire se un libro entra o meno nel genere richiede più sforzo di quanto sembri.
A mio avviso è l’unica caratteristica che spingerebbe in tal senso, ed è applicabile a millemila generi. Credo che il punto fosse solo questo, o almeno era quello che intendevo io nella mia risposta. Se non ricordo male le appendici infatti trattano proprio questo aspetto del gioco, no? Andrò a rileggermele.
Facevo l’esempio di Star Wars perché ci abbiamo giocato senza toccare nulla del regolamento eccetto l’associazione Sword & Sorcery → Star Wars. E sembrava quasi scritto apposta!
Mi aspettavo un regolamento a “La mia vita col padrone” o “Cani nella vigna”. Qualcosa che mi permettesse di ricreare un tipo di gioco molto specifico e unico ma a tema Sword & Sorcery (una qualsiasi delle sfumature che rientrano nella S&S).
Invece ho trovato un regolamento generico che permette anche di ricreare storie a tema S&S.
Ovviamente, non c’è alcuna critica al gioco in sé. Alla presentazione del prodotto, un po’.
PS: Spartaco ha riassunto meglio quanto intendevo.
Ti consiglio di provare a giocarlo e di vedere cosa esce fuori dalla partita. D’altra parte, cosa ha Cani nella vigna nelle regole per riprodurre storie western? A volte, il colore è uno strumento potente, altre volte troviamo nascoste nelle regole delle procedure emergenti che portano i capisaldi del genere a emergere a loro volta. Per esempio, il tratto dominante, in come ottieni gettoni o dadi interagendo con esso, la mappa con i poli elementali e come funzionano i conflitti.
Niente, secondo me, ma non credo nemmeno che il gioco “serva a quello”, mi spiego? Infatti il mio discorso era ribaltato, ovvero: se togli le Trollbabe da Trollbabe hai stravolto il gioco, se togli lo Sword & Sorcery da On Mighty Thews, per quello che ho visto io giocandoci, non è cambiato quasi nulla.
Vi torna ciò?
Non sono d’accordo. Conosco gente che ha giocato Trollbabe con i witcher o con i pistoleri weird western. Cioè, fare le modifiche al colore e all’ambientazione di un gioco per ottenere un certo tipo di storie con un’altra estetica è la base del fare hack e, mi spingo a dire, persino del game design.
Per esempio, secondo me puoi prendere le regole di Remember Tomorrow e giocarci tranquillamente un certo tipo di storie nel mondo di Vampiri: La Masquerade. Tra l’altro, a me è capitato di avere esperienze in parte diverse giocando My Red Goddess con ambientazione lovecraftiana e post apocalittica.
Insomma, a volte davvero se cambi il colore cambi esperienza. E poi c’è anche la libertà di un autore di appassionarsi a un’idea che lui vuole giocare. Prima o poi qualcuno potrebbe dirgli: “Guarda che le tue regole, secondo me, vanno bene anche per giocare quest’altra cosa”. Meno male, dico io! E ben venga.
Allora siamo d’accordo, ma io non lo vedo come qualcosa di negativo.
Ora che mi ci fai pensare, di La mia vita col padrone esiste l’hack La mia vita con Angelica. E di Cani nella vigna gli hack si sprecano: c’è quello per giocare i Jedi, quello per giocare Battlestar Galactica e anche quello per giocare i cacciatori di mostri (scritto da D. Vincent Baker in persona).
in ogni caso vi faccio anche notare che star wars non fa testo.
Star Wars si può giocare con qualunque cosa.
Noi abbiamo anche usato Trollbabe, ribattezzato StarBabe e ci siamo divertiti un casino.
Per OMT io ritengo ci siano un paio di regole che sono davvero funzionali allo S&S alla Conan.
Poi è vero che non è che non ci puoi giocare altro.
Però considerando che S&S non si sa nemmeno bene cosa voglia esattamente dire (lo stesso Ron è stato molto criticato per aver definito il genere dal punto di vista del gioco di ruolo in Sorcerer and Sword e per una volta la mia personale opinione è che le critiche siano corrette…) tutto sommato si può ammettere che OMT quel genere lo tiene e lo sviluppa bene.
Molta differenza, nella mia esperienza di gioco, la fa il tenere corte le avventure, tendenzialmente 1, 2 o al massimo 3 Shots.
È il famoso quarto assioma di game design di Nixon:
Ogni buon gioco di ruolo, con un minimo di impegno, può essere usato per giocare i Jedi.
È nato per scherzo, ma il punto è che l’universo di Star Wars è space fantasy ed è così grosso che potenzialmente ci puoi ambientare storie di tutti i tipi e con tutte le estetiche. Per sua stessa natura.
Cani permette di giocare ambientazioni Western in una maniera molto specifica, con un regolamento che spinge molto nel creare quella specifica maniera di gioco.
OMT invece permette di giocare un’ambientazione Western generica, anche se non metto in dubbio che applicando il suo regolamento possano saltare fuori procedure emergenti che gli diano un tocco “pulp”. Cosa che magari non accaddrebbe usando un altro regolamento.
[Faccio un esempio concreto per spiegarmi meglio. È solo un esempio, non è esattamente quello che mi aspettavo]
Mi aspettavo un regolamento che spingesse molto su creare storie specifiche, tipo il conflitto tra protagonisti costruiti sulla falsariga di un Conan e tutto ciò che ha a che vedere con l’urbanizzazione e la civiltà, che producono corruzione e avidità ma che allo stesso tempo spingono i PNG a considerare i protagonisti come “barbari” incivili e dunque con una moralità inferiore.
Una cosa di questo tipo. Un regolamento focalizzato in uno specifico aspetto che può emergere in una storia S&S.
Non sono un esperto del genere, per cui ho chiesto a un mio amico che è molto più esperto di me e che conosce bene On Mighty Thews.
Mi ha detto che la meccanica della mappa può essere ricavata a posteriori dai racconti di Lankhmar di Fritz Leiber, mentre le meccaniche del tratto dominante sono presenti nei racconti di Conan e di Elric. Io non so di preciso a cosa si riferisca, ma vi lascio qui questo spunto perché magari voi riuscite a risalire alla fonte letteraria.
P.S. Qui ritorna il mio grande mantra degli ultimi anni: persone diverse, parimenti istruite e intelligenti, possono arrivare a conclusioni molto diverse sugli stessi giochi. Ormai non mi fido più di nessuno o, forse, mi fido di tutti.
Ma ho capito giusto che non l’hai ancora provato? Al netto di quanto ho detto prima, comunque io ritengo che il gioco funzioni. A me è piaciuto giocarci!