Cielo, puoi dubitare di me in ogni modo, in ogni momento e per ogni cosa!
Tenuto oltretutto conto del fatto che devo ancora giocare a Microscope e che la mia era una generalizzazione basata su un gusto personale (tre elementi quindi molto precari per un’affermazione secca).
Forse un giorno farò un discorso più esaustivo sulla mia posizione rispetto a questo tipo di giochi, ma al netto del fatto che ben potrebbe non fregarvene un’emerita e che si tratterebbe di un intervento più da blog che da forum, sarà comunque sempre solo la mia idea secondo il mio gusto.
Ho giocato alcuni giochi che spingono in quella direzione, tipo Noiralndia, Arcipelago (quello che preferisco), Lovecraftesque, e mi è sempre capitato di pensare e sentire che le tecniche di scrittura condivisa che propongono, di fatto, sono semplicemente un modo di passare la conchiglia.
Inoltre di solito ho notato che ci si aggiusta al tavolo sul confine fra le autorità narrative astrattamente coinvolte nelle singole situazioni di merito (ad esempio, chi decide varie cose nella scena di un torneo per l’onore della Dama, chi ha Autorità sulla Cavalleria o chi ce l’ha sull’Amore) .
Non lo so, forse semplicemente odio i cosidetti storygame.
Per dirla con un’estrema semplificazione: io voglio una storia giocata non voglio una storia raccontata, voglio che la storia nasca giocando e non che il gioco sia far nascere una storia.
Come vedi, è solo il mio gusto personale, anche se io credo che il gioco di ruolo segni nettamente.la differemza con altri medium narrativi solo se la storia è giocata.