Innanzi tutto un disclaimer: non parlavo nello specifico di Dungeon World (ma il thread in generale non mi sembrava legato a quel gioco in particolare).
Proseguo con la risposta: i nostri giocatori, e i loro personaggi, sono entità all’interno dell’ambientazione, ma non sono gli eroi assoluti attorno ai quali gira ogni cosa.
Parli di sandbox, ed in linea di massima è così.
Supponiamo che ci sia un setting nel quale ci sono quattro importanti regni, e relative famiglie nobili, in lotta fra loro. Supponiamo che i PG siano dei mercenari al soldo di una delle casate. Il loro generale è uno stronzo, e le loro missioni crudeli. Chiameremo questa casata i Crudeli.
Un’altra casata è “buona”, ma poichè sta perdendo terreni, e uomini, si sta rivolgendo a poteri oscuri, che potenzialmente potrebbero devastare completamente il loro territorio. Li chiameremo i Disperati.
La terza casata è “buona”, ma inerte. Magari soffocata da una ridicola burocrazia o da un codice antiquato. Gli Accidiosi.
La quarta è la più cazzuta. Perfino quelli della prima casata sono in guerra con questa. Magari incarnano il concetto di nemico “macchina”, quindi creature così aliene o di mentalità così distante da risultare imperscrutabile. Le Macchine.
Ecco. Supponiamo che i PG si ribellino al loro generale. Dove andranno? Magari dai Disperati, per convincerli ad abbandonare il loro progetto di vincere col potere oscuro.
I Crudeli potrebbero prendersela con loro, e “virare” la loro attenzione sulla seconda casata. Oppure insistere a combattere la quarta casata aliena.
Ma mentre i PG convertono i Diesperati ad un progetto meno rischioso, il tempo passa (vuoi perché impiegano troppo tempo, o lo sprecano, vuoi perché anche solo con mosse da 6- porto avanti i miei fronti): la Macchina distrugge i Crudeli, e guadagna ancora più potere.
Magari ora i PG si sentono pronti ad affrontare la quarta casata, anche se è chiaro che è una mossa rischiosa. Falliscono! Se sono loro fan, probabilmente non moriranno, ma saranno costretti a ritirarsi nelle terre degli Accidiosi. Intanto però i buoni Disperati sono allo sfascio. Ecc. ecc.
Se invece fossero andati subito dagli Accidiosi? Probabilmente mentre combattevano le Macchine, insieme ai Crudeli, i Disperati avrebbero concluso il loro progetto! Ora i Disperati diventano i SuperSignori Oscuri, in grado di sbaragliare le Macchine, ma schiavi del loro stesso potere. Cosa farà il gruppo?
Forse non è l’esempio migliore, ma spero che aiuti.
Un’altro esempio. Classica quest, devono arrivare alla tana della Bestia, perchè sta uccidendo la buona gente dei dintorni.
I giocatori, vuoi per un destino avverso (dadi che li “portano in giro”, o consumano pesantemente le loro “risorse”), sono costretti a riparare al villaggio. SI rendono conto che il tempo stringe. La Bestia NON sta lì ad attenderli ferma nella sua tana, come farebbe se fosse il boss di una quest di Skyrim
Uccide molta più gente. Magari scompare. Quando arrivano i PG alla sua tana, notano che l’ha abbandonata. C’è una marea di sangue, e quella che identificano come una placenta. Voilà, quest fallita. Ora nei dintorni ci sono due Bestie. La mamma, ora ancora più potente, perché deve difendere il Piccolo. E il Piccolo, furioso, inesperto e bramoso di sangue.
Questo rende l’ambiente intorno a loro più pericoloso.** Li costringerà a fare scelte, del tipo “non riusciremo a difendere DUE villaggi, quale dovremo abbandonare, e condannare alla devastazione?” ecc. ecc.
Scelte, uno scacchiere in cui quest riuscite e quest fallite modellano il mondo, e mostri, casate ecc. che hanno le loro figure chiave, hanno i loro impulsi, e agiscono fuori scena.
EDIT **: ecco. Questo è il punto chiave, forse. Non è che, perché il gruppo ha perso/sprecato risorse, e ha dovuto ripiegare al villaggio, io “improvviso alla grande” solo perché un giocatore butta lì un “magari la Bestia arriva qui e ci attacca! Stiamo all’erta stanotte”. Così facendo cambierei l’idea che avevo per la Bestia, i suoi impulsi, le sue motivazioni, facendola arrivare inspiegabilmente al villaggio dove hanno ripiegato i PG. Ne seguirebbe uno scontro che magari li vedrebbe vincitori, ma sputtanerebbe la mia stessa integrità.
No. I miei giocatori non me lo perdonerebbero. Preferirebbero arrivare alla tana, capire che hanno “perso”, vedere i segni di futura sventura, scoprendo che ora ci sono due mostri in giro. Capire che il mondo intorno a loro è più cupo.