Ho già parlato di Monsterharts e su Wynwerod di On the Human Shadow,la mia trasposizione di quel splendido gdr in un gioco guidato da chatGPT…
Anche se lo aggiorno spesso, in questi giorni ho rimesso mano al prompt del gioco perché la versione gratuita di ChatGPT permette una maggiore flessibilità e personalizzazione. Questo mi ha dato l’opportunità di affinare la riedizione del gioco, ottimizzando l’interazione con il chatbot come assistente." .
Ho colto l’occasione per apportare alcune modifiche: The Human Shadow
Prima di tutto, ho reso il gioco più strutturato, integrando il nuovo “codice” che già usavamo per gli altri giochi e che introduce un sistema per la creazione di eventi casuali. La sfida è stata calibrare questi eventi in modo che fossero coerenti con le tematiche che volevo esplorare in un gioco dal sapore intimista. Inoltre, ho aggiunto la possibilità per il giocatore di scegliere quale mostro si nasconde nel suo lato oscuro, un elemento che nella prima versione del gioco, molto più freeform, non era contemplato. Questa modifica mi sembra aprire nuovi orizzonti e arricchire l’esperienza di gioco.
Non per falsa modestia, ma mi entusiasmo sempre quando gioco a uno dei miei giochi con ChatGPT, scrivere ad un AI non è un attività che possa essere apprezzata da tutti, ma rimango sempre stupito da quello che il gioco mi restituisce.
Le emozioni sono al centro di Monsterhearts e quel gioco di ruolo incoraggia l’esplorazione dei sentimenti intensi e a volte distruttivi che caratterizzano l’adolescenza. Esplora temi di identità, accettazione, sessualità e la lotta per integrarsi, creando una storia che va oltre gli elementi soprannaturali, che in definitiva servono come metafora per esplorare e rappresentare esperienze e le dinamiche adolescenziali. Ho cercato di trasporre questa stessa cosa nel nostro gioco, mantenendo il focus sulle emozioni forti e complesse che caratterizzano i momenti più intensi e problematici.
Così, anche qui, ci troviamo davanti ad un gioco che, nelle mie intenzione, vorrebbe esplorare il tumulto adolescenziale attraverso la lente del sovrannaturale. Il personaggio, interpretato dal giocatore, è un adolescente che si confronta con la sua natura mostruosa, rappresentata da archetipi come il vampiro, il lupo mannaro o lo spettro, ma il gioco su questo permette molta libertà. Questa mostruosità diventa una metafora delle sfide dell’adolescenza: il corpo che cambia, il desiderio sessuale che cresce, le relazioni complesse, la rabbia che si manifesta in modi distruttivi, il bisogno di appartenenza…
Personalmente, ci dedico quei 15-20 minuti quando sono in fila dal medico, sul treno o aspetto qualcuno in macchina. Questo mi consente di sfruttare al meglio le interazioni gratuite con GPT-4o, che è più performante della versione gratuita 4o-mini. Quanto a HuggingChat, sebbene sia molto potente, al momento è piuttosto lento.
Copio incollo il prompt sull’interfaccia web di ChatGPT e dopo il “debug” di controllo il chatbot ci chiede se vogliamo incominciare. Sì!
È un sabato mattina a Sycamore Cove, un piccolo paese costiero del nord della California. È l’ultimo giorno prima delle vacanze invernali. Ti trovi nella tua stanza, osservando i fiocchi di neve che cadono dolcemente sui tetti e sulle strade silenziose. L’odore della colazione sale dal piano di sotto, mescolandosi all’aria frizzante. Il freddo penetra nella tua pelle, ma non riesce a raggiungere il calore che avvolge il tuo cuore.
La nuova stagione scolastica è appena iniziata alla Jefferson Academy, un liceo situato tra le colline boscose della costa orientale. In apparenza, tutto sembra tranquillo, ma sotto la superficie serpeggia un’ansia diversa, un’attesa più cupa e profonda. Non è solo il futuro a spaventare, ma ciò che si nasconde dentro di te, ciò che senti crescere e mutare con il passare dei giorni.
Non sei l’unico a provare questa sensazione. Altri studenti come te lottano con i loro segreti, con ombre che sembrano prendere forma e vita. Ombre che, se non controllate, possono risucchiarti completamente.
Ora, dimmi: quale mostro rappresenta il tuo lato oscuro? La scelta è tua. Nessuna restrizione. Scegli con cura, poiché questa creatura sarà il tuo alter ego, il riflesso delle tue ombre più profonde.
ok… proviamo un classico, scrivo: un vampiro:
Un vampiro, allora. Elegante, eterno, ma tormentato da desideri insaziabili e impulsi oscuri. È la sete che ti consuma, una fame che non conosce fine, una brama di potere e di vita che ti rende affascinante e pericoloso allo stesso tempo. Sei seducente, ma dentro di te si nasconde una voragine di solitudine e disperazione. La tua natura immortale ti condanna a un’esistenza tra le ombre, a nutrirti di ciò che è vivo per continuare a esistere, sempre in bilico tra il desiderio e la colpa.
Ok, ok… proviamo un Gigante, un mostro che non fa parte dei libretti ufficiali di Monsterhearts, ma che a me ispira molto.
A ChatGPT potrei dire solo “un gigante” e per questa volta voglio vedere cosa succede descrivendolo più dettagliatamente, ci penso un po’ e poi scrivo:
Interpreterò un gigante. Le sue mani, enormi e goffe, sembrano sempre fuori posto, incapaci di fare le cose più semplici, come dare una pacca sulla spalla senza rischiare di far male. Sembra un elefante in una cristalleria, impacciato. Nonostante il suo cuore grande, finisce per essere una calamita per la sfortuna e l’incomprensione, trasferendo inconsapevolmente la propria malasorte su coloro che si avvicinano troppo. Di questo qualcuno se ne approfitta, altri lo evitano.
Ok, una lunga descrizione per un personaggio che esprime grande vulnerabilità. Il chatbot capisce e risponde:
Il Gigante è un personaggio enorme, tanto nel fisico quanto nel cuore. È una figura imponente, che porta con sé una strana combinazione di forza travolgente e vulnerabilità disarmante. Le sue mani giganti sono metafora della sua incapacità di gestire con delicatezza il mondo intorno a lui, mentre il suo cuore grande rappresenta il desiderio di essere amato e accettato, nonostante la sua goffaggine e la sua sfortuna.
Ti svegli nella tua stanza, ma qualcosa è cambiato. Ogni cosa sembra più piccola, fragile. Le pareti si stringono su di te, e l’aria stessa sembra troppo leggera per i tuoi polmoni. Guardi le tue mani e le vedi più grandi, forti, ma anche segnate, come se portassero il peso di secoli di esistenza.
Il gigante dentro di te è il riflesso della tua lotta interiore. Sei forte, sì, ma la tua forza ti isola dagli altri. Sei capace di proteggere chi ami, ma anche di distruggere ciò che ti è caro con un solo movimento. Il mondo ti vede come una minaccia, e forse in parte lo sei, ma dentro di te c’è un’anima che anela alla connessione, all’amore, alla comprensione.
Il suono di un vetro che si incrina ti riporta alla realtà. La finestra della tua stanza, piegata dalla tua stessa forza, sta per frantumarsi sotto la pressione delle tue emozioni.
Cosa vuoi fare adesso?
Ok… posso fare qualsiasi cosa, come farmi una doccia,** **chiamare qualcuno al cellulare, curiosare nella mia stanza… Decido di scendere a fare colazione:
Ti alzi lentamente, cercando di controllare la tua forza. Ogni passo sembra far tremare il pavimento sotto di te, come se la casa fosse troppo fragile per sostenerti. Apri la porta della tua stanza e inizi a scendere le scale. Ogni gradino scricchiola sotto il peso del gigante che sei diventato, ma ti sforzi di non far crollare tutto.
Arrivi in cucina. L’odore del caffè appena fatto e del pane tostato riempie l’aria. Sul tavolo ci sono delle fette di pane imburrato e una tazza di tè fumante. Senti una voce familiare, quella di tua madre, che ti saluta senza distogliere lo sguardo dal giornale che sta leggendo.
“Buongiorno, dormiglione. Ti sei finalmente svegliato. Tutto bene?” chiede, senza sollevare lo sguardo.
Lei non sembra notare nulla di strano in te, come se il tuo aspetto gigantesco fosse invisibile ai suoi occhi.
Cosa vuoi fare?
Cosa fare… Domanda che ChatGPT faceva autonomamente nei nostri giochi e che ni abbiamo comunque rinforzato nei comandi per aumentare la sensazione di giocare a qualcosa di serio
Ok… mia madre non mi presta attenzione… non le presterò attenzione neppure io, digito: "Senza farci troppo caso, com’è abitudine con mia madre… mi siedo, preparo una tazza di tè e sgranocchio una fetta di pane.”
Ti siedi al tavolo, cercando di farlo con delicatezza, ma la sedia scricchiola sotto il tuo peso. Tendi la mano verso il tè, cercando di non far tremare la tazza nelle tue mani ingigantite. Nonostante la tua nuova natura, cerchi di agire come sempre. Il calore della tazza contro i tuoi palmi è rassicurante, quasi a ricordarti che, nonostante tutto, questo è ancora il tuo mondo.
Porti alla bocca una fetta di pane, sgranocchiandola lentamente. Il sapore è familiare, ma c’è un retrogusto amaro che non riesci a ignorare.
Tua madre sfoglia le pagine del giornale, immersa nei suoi pensieri. Il ticchettio dell’orologio sulla parete riempie il silenzio tra di voi, ma la tensione che senti cresce con ogni secondo che passa. Ti sembra di essere intrappolato in un mondo troppo piccolo per te, eppure così familiare che è difficile liberartene.
Mentre sgranocchi il pane, senti qualcosa cambiare dentro di te, una pressione che cresce. La tua madre ti lancia un’occhiata distratta, un rapido sorriso che non illumina i suoi occhi. Ma in quel momento, un pensiero ti colpisce: cosa accadrà quando la tua forza, la tua vera natura, diventerà impossibile da ignorare?
[personaggio: 7] [evento: 12]
Cosa vuoi fare?
Al di la della trama, , cosa possiamo osservare? Diversamente da qualche mese fa, il chatbot non si limita a ripetere pedissequamente ciò che inseriamo nel prompt, ma spesso rielabora il testo, offrendoci una lettura più fluida e gradevole.
Inoltre il chat bot ha “tirato i dadi” e portato in scena un evento casuale introducendo una leggera tensione nella narrazione, in linea con l’atmosfera richiesta.
Un altra cosa interessante e come, con i nostri prompt, possiamo guidare la vicenda. Ho deciso io come giocatore che mia madre mi ignora avrei potuto portare il gioco da altre parti scrivendo:
Ti avvicini a tua madre con passo pesante ma delicato, e le dai un bacio sulla fronte. Lei alza finalmente gli occhi dal giornale, sorpreso dal tuo gesto affettuoso. I suoi occhi si riempiono di un misto di stupore e gioia mentre ti guarda, notando finalmente la tua grandezza.
Tua madre finalmente alza lo sguardo dal giornale e ti sorride. “Buongiorno, tesoro,” dice con un sorriso caloroso, sebbene un po’ preoccupato. “Hai dormito bene, eh? Non ti preoccupare, papà è già uscito. Aveva una riunione presto questa mattina.”
Si alza e ti porge una tazza di tè, che sembra piccola nelle tue enormi mani. “Perché non ti siedi? Il caffè è quasi pronto, e c’è una fetta di pane per te.”
Cosa vuoi fare adesso?
L’argomento è interessante e potrebbe aprire discussioni stimolanti riguardo all’Agency del giocatore. L’Agency, lo dico per chi non lo sa, è la capacità di un giocatore di influenzare attivamente la storia, l’ambiente di gioco o gli esiti degli eventi attraverso le proprie decisioni e azioni. È un concetto fondamentale che riguarda il controllo e il potere decisionale del giocatore all’interno del gioco.
Quando un giocatore ha molta agency, significa che le sue scelte contano e possono portare a conseguenze significative, alterando il corso della storia o l’esperienza di gioco in modo sostanziale. Al contrario, un gioco che limita l’agency può risultare più lineare o guidato, con meno opportunità per il giocatore di deviare dalla trama o dall’esperienza predeterminata.
Se ad esempio descriviamo di chiamare al cellulare Lucy quando mai prima ChatGPT abbia introdotto questo personaggio, ne ci abbia espressamente indicato di avrere un cellulare, ecco che magicamente telefoneremo a Lucy, la nostra migliore amica. Semplice. Da quel momento sarà un elemento che ChatGPT memorizzerà e gestirà.
Quindi il modo in cui si scrivono i prompt è cruciale, poiché influisce direttamente sulla risposta ottenuta da ChatGPT, e d’altro canto conferiscono al giocatore un alto grado di Agency.
Sta nella “abilità” del giocatore formulare i prompt in modo da trarne vantaggio, e sta nel giocatore controllare questa faccenda in maniera coerente.
Perchè il gioco è un rimbalzarsi di ruoli, tu sei un giocatore, ma sei anche master…
E, d’altro canto, stai giocando GdR un solitario, quindi sei solo tu a decidere cosa è giusto e gradevole e asseconda il tuo stile di gioco.
Questo discorso si collega all’Autority che il chatbot esercita nei nostri confronti.
L’Authority è cruciale perché stabilisce chi ha il potere di fare cosa nel gioco e come le decisioni influenzano il flusso della narrazione e delle interazioni. Essa si riferisce al controllo decisionale su certi aspetti del gioco, ovvero chi ha il controllo su elementi specifici della narrazione, delle regole, o dell’ambientazione.
Usare ChatGPT come supporto nei giochi di ruolo è un’innovazione, e sta a noi capire come adattarci e trarne il massimo vantaggio. Anche se il chatbot può a volte "invade amichevolmente” il nostro spazio, l’esperienza di gioco resta piacevole e come autori, abbiamo lavorato per evitare che ciò diventi frustrante per il giocatore.
Tornando alla giocata… abbiamo una madre preoccupata, ok interessante… ma vediamo cosa sarebbe successo se al posto di secendere a fare colazione mi fossi fermato nella mia stanza a prepararmi allo specchio. Torno indietro all’azione di prima, Chat gpt terrà in memoria le scelte precedenti e potrà swappare da una all’altra vicenda, volendo… scrivo: Mi vesto allo specchio allo specchio.
[Tu: 8]
[event: 13]
Ti avvicini lentamente allo specchio, il pavimento scricchiola sotto il peso del tuo passo. Quando i tuoi occhi incontrano il riflesso, vedi non solo il tuo viso, ma qualcosa di più. La tua figura è imponente, quasi troppo grande per il piccolo specchio che sembra tremare sotto la tua stessa immagine. Gli occhi che ti guardano sono i tuoi, ma anche quelli di un gigante: profondi, antichi, pieni di forza e solitudine.
Poi accade qualcosa di inaspettato. Guardandoti così, la tensione che hai accumulato si manifesta in un modo che non avevi previsto. Il riflesso nel vetro non è solo il tuo. Dietro di te, intravedi una figura che non dovrebbe essere lì. È indistinta, un’ombra femminile che ti osserva con un’espressione che non riesci a decifrare. La sua presenza ti fa rabbrividire.
Mentre la tua mente cerca di capire chi o cosa possa essere quella figura, il suo sguardo sembra perforare la tua anima, facendoti sentire esposto, vulnerabile, come se i tuoi segreti più profondi fossero improvvisamente alla mercé di qualcun altro. L’immagine svanisce in un istante, lasciandoti solo con il tuo riflesso e una sensazione di inquietudine.
Qual è la tua prossima mossa?
Tutto è stato realizzato rispettando le regole, incluso l’inserimento di un evento speciale che crea tensione e complessità emotiva. Ok continuiamo…
Mi giro di scatto e mi guardo attorno e cerco di capire di chi era quell’immagine
[Tu: 3]
[event: 6]
Ti giri di scatto, il cuore che batte forte nel petto, quasi sperando di vedere qualcosa o qualcuno dietro di te. Ma la stanza è vuota. Solo il silenzio ti avvolge, e la luce fioca che filtra dalla finestra getta ombre lunghe e contorte sulle pareti. La tua mente corre, cercando di dare un senso a ciò che hai visto, ma la realtà è spietata: non c’è nulla. O almeno così sembra.
Mentre scruti ogni angolo della stanza, la tua mente gioca brutti scherzi, e il tuo cuore inizia a sprofondare nella paura e nell’insicurezza. Ti rendi conto che forse non stai lottando solo contro una visione, ma contro qualcosa di molto più profondo, dentro di te. Un’inquietudine che ti soffoca, un peso che non riesci a sollevare.
Nel silenzio opprimente, qualcosa dentro di te si agita. Senti l’oscurità del gigante che cresce, un’ombra più grande di te che vuole emergere. Ti senti solo, abbandonato a te stesso, con la consapevolezza che c’è una parte di te che desidera liberarsi.
Che cosa fai ora?
Ok… The Hunan Shadow è un gioco sorprendentemente intimista, e probabilmente non adatto a chi cerca un passatempo più leggero. La Cosa, che si ispira all’omnimo film di Carpenter, tende a far emergere storie più claustrofobiche, mentre Eldershore Bay offre avventure investigative con un intrigante tocco lovecraftiano rifacendosi al GdR di Jason Cordova Brindlewood Bay. Tuttavia, ciascuno può facilmente creare la propria ambientazione scrivendo le idee chiave della trama che ha in mente in modo più o meno sintetico e adattando all’ambientazione i risultati degli eventi casuali, gli #ACTION_OUTCOME. Risulta così molto semplice creare le proprie ambientazioni, che sia cyberpunk, haunted house horror o, che ne so, qualcosa ispirato a Blades in the Dark…
Per esempio l’altro giorno, giocando proprio a Human Shadow alla domanda iniziale: “quale mostro rappresenta il tuo lato oscuro? ” ho risposto Superman!
Interessante scelta! Superman è noto per la sua forza e il suo senso di giustizia, ma nella nostra storia, rappresenterà anche un lato oscuro, una sorta di conflitto interiore tra potere e responsabilità, tra idealismo e realtà.
La tua scelta di Superman come simbolo del tuo lato oscuro influisce profondamente sulla tua avventura. Questo potere ti conferisce una forza straordinaria, ma con essa arriva anche una lotta interna tra il desiderio di fare del bene e la pressione di controllare un potere che può facilmente sfuggire di mano.
Ti svegli, quindi, con la consapevolezza di portare un peso unico. Le responsabilità e le aspettative ti schiacciano, e la tua forza può essere sia una benedizione che una maledizione.
In un attimo, mi sono ritrovato in una situazione dove potrei giocare in un’ambientazione simile a Gen-V senza nemmeno dover modificare il setting originale del gioco.
Questo dimostra la flessibilità del sistema, con poche semplici modifiche, è possibile adattare il gioco a diverse ispirazioni e stili, permettendo a ciascun giocatore di vivere un’esperienza unica e personalizzata. Come gia dicevo, non sempre è piacevole stare davanti ad un PC o con il telefonino in mano a digitare, ma in quei 15, 20 minuti mentre si è in coda alle poste, in metropolitana, o spaparanzarti sotto ad un ombrellone… beh, mi sembra sia un buon passatempo.
Ad ogni modo, se il nostro gioco non interessa, spero almeno dedicherete un po del vostro tempo a Monsterharts… dovreste.