Human Shadows - giocare di ruolo con l'ausilio di ChatGPT

Ho già parlato di Monsterharts e su Wynwerod di On the Human Shadow,la mia trasposizione di quel splendido gdr in un gioco guidato da chatGPT…

Anche se lo aggiorno spesso, in questi giorni ho rimesso mano al prompt del gioco perché la versione gratuita di ChatGPT permette una maggiore flessibilità e personalizzazione. Questo mi ha dato l’opportunità di affinare la riedizione del gioco, ottimizzando l’interazione con il chatbot come assistente." .
Ho colto l’occasione per apportare alcune modifiche: The Human Shadow

Prima di tutto, ho reso il gioco più strutturato, integrando il nuovo “codice” che già usavamo per gli altri giochi e che introduce un sistema per la creazione di eventi casuali. La sfida è stata calibrare questi eventi in modo che fossero coerenti con le tematiche che volevo esplorare in un gioco dal sapore intimista. Inoltre, ho aggiunto la possibilità per il giocatore di scegliere quale mostro si nasconde nel suo lato oscuro, un elemento che nella prima versione del gioco, molto più freeform, non era contemplato. Questa modifica mi sembra aprire nuovi orizzonti e arricchire l’esperienza di gioco.

Non per falsa modestia, ma mi entusiasmo sempre quando gioco a uno dei miei giochi con ChatGPT, scrivere ad un AI non è un attività che possa essere apprezzata da tutti, ma rimango sempre stupito da quello che il gioco mi restituisce.

Le emozioni sono al centro di Monsterhearts e quel gioco di ruolo incoraggia l’esplorazione dei sentimenti intensi e a volte distruttivi che caratterizzano l’adolescenza. Esplora temi di identità, accettazione, sessualità e la lotta per integrarsi, creando una storia che va oltre gli elementi soprannaturali, che in definitiva servono come metafora per esplorare e rappresentare esperienze e le dinamiche adolescenziali. Ho cercato di trasporre questa stessa cosa nel nostro gioco, mantenendo il focus sulle emozioni forti e complesse che caratterizzano i momenti più intensi e problematici.

Così, anche qui, ci troviamo davanti ad un gioco che, nelle mie intenzione, vorrebbe esplorare il tumulto adolescenziale attraverso la lente del sovrannaturale. Il personaggio, interpretato dal giocatore, è un adolescente che si confronta con la sua natura mostruosa, rappresentata da archetipi come il vampiro, il lupo mannaro o lo spettro, ma il gioco su questo permette molta libertà. Questa mostruosità diventa una metafora delle sfide dell’adolescenza: il corpo che cambia, il desiderio sessuale che cresce, le relazioni complesse, la rabbia che si manifesta in modi distruttivi, il bisogno di appartenenza…

Personalmente, ci dedico quei 15-20 minuti quando sono in fila dal medico, sul treno o aspetto qualcuno in macchina. Questo mi consente di sfruttare al meglio le interazioni gratuite con GPT-4o, che è più performante della versione gratuita 4o-mini. Quanto a HuggingChat, sebbene sia molto potente, al momento è piuttosto lento.

Copio incollo il prompt sull’interfaccia web di ChatGPT e dopo il “debug” di controllo il chatbot ci chiede se vogliamo incominciare. Sì!

È un sabato mattina a Sycamore Cove, un piccolo paese costiero del nord della California. È l’ultimo giorno prima delle vacanze invernali. Ti trovi nella tua stanza, osservando i fiocchi di neve che cadono dolcemente sui tetti e sulle strade silenziose. L’odore della colazione sale dal piano di sotto, mescolandosi all’aria frizzante. Il freddo penetra nella tua pelle, ma non riesce a raggiungere il calore che avvolge il tuo cuore.

La nuova stagione scolastica è appena iniziata alla Jefferson Academy, un liceo situato tra le colline boscose della costa orientale. In apparenza, tutto sembra tranquillo, ma sotto la superficie serpeggia un’ansia diversa, un’attesa più cupa e profonda. Non è solo il futuro a spaventare, ma ciò che si nasconde dentro di te, ciò che senti crescere e mutare con il passare dei giorni.

Non sei l’unico a provare questa sensazione. Altri studenti come te lottano con i loro segreti, con ombre che sembrano prendere forma e vita. Ombre che, se non controllate, possono risucchiarti completamente.

Ora, dimmi: quale mostro rappresenta il tuo lato oscuro? La scelta è tua. Nessuna restrizione. Scegli con cura, poiché questa creatura sarà il tuo alter ego, il riflesso delle tue ombre più profonde.

ok… proviamo un classico, scrivo: un vampiro:

Un vampiro, allora. Elegante, eterno, ma tormentato da desideri insaziabili e impulsi oscuri. È la sete che ti consuma, una fame che non conosce fine, una brama di potere e di vita che ti rende affascinante e pericoloso allo stesso tempo. Sei seducente, ma dentro di te si nasconde una voragine di solitudine e disperazione. La tua natura immortale ti condanna a un’esistenza tra le ombre, a nutrirti di ciò che è vivo per continuare a esistere, sempre in bilico tra il desiderio e la colpa.

Ok, ok… proviamo un Gigante, un mostro che non fa parte dei libretti ufficiali di Monsterhearts, ma che a me ispira molto.

A ChatGPT potrei dire solo “un gigante” e per questa volta voglio vedere cosa succede descrivendolo più dettagliatamente, ci penso un po’ e poi scrivo:

Interpreterò un gigante. Le sue mani, enormi e goffe, sembrano sempre fuori posto, incapaci di fare le cose più semplici, come dare una pacca sulla spalla senza rischiare di far male. Sembra un elefante in una cristalleria, impacciato. Nonostante il suo cuore grande, finisce per essere una calamita per la sfortuna e l’incomprensione, trasferendo inconsapevolmente la propria malasorte su coloro che si avvicinano troppo. Di questo qualcuno se ne approfitta, altri lo evitano.

Ok, una lunga descrizione per un personaggio che esprime grande vulnerabilità. Il chatbot capisce e risponde:

Il Gigante è un personaggio enorme, tanto nel fisico quanto nel cuore. È una figura imponente, che porta con sé una strana combinazione di forza travolgente e vulnerabilità disarmante. Le sue mani giganti sono metafora della sua incapacità di gestire con delicatezza il mondo intorno a lui, mentre il suo cuore grande rappresenta il desiderio di essere amato e accettato, nonostante la sua goffaggine e la sua sfortuna.

Ti svegli nella tua stanza, ma qualcosa è cambiato. Ogni cosa sembra più piccola, fragile. Le pareti si stringono su di te, e l’aria stessa sembra troppo leggera per i tuoi polmoni. Guardi le tue mani e le vedi più grandi, forti, ma anche segnate, come se portassero il peso di secoli di esistenza.

Il gigante dentro di te è il riflesso della tua lotta interiore. Sei forte, sì, ma la tua forza ti isola dagli altri. Sei capace di proteggere chi ami, ma anche di distruggere ciò che ti è caro con un solo movimento. Il mondo ti vede come una minaccia, e forse in parte lo sei, ma dentro di te c’è un’anima che anela alla connessione, all’amore, alla comprensione.

Il suono di un vetro che si incrina ti riporta alla realtà. La finestra della tua stanza, piegata dalla tua stessa forza, sta per frantumarsi sotto la pressione delle tue emozioni.

Cosa vuoi fare adesso?

Ok… posso fare qualsiasi cosa, come farmi una doccia,** **chiamare qualcuno al cellulare, curiosare nella mia stanza… Decido di scendere a fare colazione:
Ti alzi lentamente, cercando di controllare la tua forza. Ogni passo sembra far tremare il pavimento sotto di te, come se la casa fosse troppo fragile per sostenerti. Apri la porta della tua stanza e inizi a scendere le scale. Ogni gradino scricchiola sotto il peso del gigante che sei diventato, ma ti sforzi di non far crollare tutto.

Arrivi in cucina. L’odore del caffè appena fatto e del pane tostato riempie l’aria. Sul tavolo ci sono delle fette di pane imburrato e una tazza di tè fumante. Senti una voce familiare, quella di tua madre, che ti saluta senza distogliere lo sguardo dal giornale che sta leggendo.

“Buongiorno, dormiglione. Ti sei finalmente svegliato. Tutto bene?” chiede, senza sollevare lo sguardo.

Lei non sembra notare nulla di strano in te, come se il tuo aspetto gigantesco fosse invisibile ai suoi occhi.

Cosa vuoi fare?

Cosa fare… Domanda che ChatGPT faceva autonomamente nei nostri giochi e che ni abbiamo comunque rinforzato nei comandi per aumentare la sensazione di giocare a qualcosa di serio :wink:
Ok… mia madre non mi presta attenzione… non le presterò attenzione neppure io, digito: "Senza farci troppo caso, com’è abitudine con mia madre… mi siedo, preparo una tazza di tè e sgranocchio una fetta di pane.”

Ti siedi al tavolo, cercando di farlo con delicatezza, ma la sedia scricchiola sotto il tuo peso. Tendi la mano verso il tè, cercando di non far tremare la tazza nelle tue mani ingigantite. Nonostante la tua nuova natura, cerchi di agire come sempre. Il calore della tazza contro i tuoi palmi è rassicurante, quasi a ricordarti che, nonostante tutto, questo è ancora il tuo mondo.

Porti alla bocca una fetta di pane, sgranocchiandola lentamente. Il sapore è familiare, ma c’è un retrogusto amaro che non riesci a ignorare.

Tua madre sfoglia le pagine del giornale, immersa nei suoi pensieri. Il ticchettio dell’orologio sulla parete riempie il silenzio tra di voi, ma la tensione che senti cresce con ogni secondo che passa. Ti sembra di essere intrappolato in un mondo troppo piccolo per te, eppure così familiare che è difficile liberartene.

Mentre sgranocchi il pane, senti qualcosa cambiare dentro di te, una pressione che cresce. La tua madre ti lancia un’occhiata distratta, un rapido sorriso che non illumina i suoi occhi. Ma in quel momento, un pensiero ti colpisce: cosa accadrà quando la tua forza, la tua vera natura, diventerà impossibile da ignorare?

[personaggio: 7] [evento: 12]

Cosa vuoi fare?

Al di la della trama, , cosa possiamo osservare? Diversamente da qualche mese fa, il chatbot non si limita a ripetere pedissequamente ciò che inseriamo nel prompt, ma spesso rielabora il testo, offrendoci una lettura più fluida e gradevole.
Inoltre il chat bot ha “tirato i dadi” e portato in scena un evento casuale introducendo una leggera tensione nella narrazione, in linea con l’atmosfera richiesta.
Un altra cosa interessante e come, con i nostri prompt, possiamo guidare la vicenda. Ho deciso io come giocatore che mia madre mi ignora avrei potuto portare il gioco da altre parti scrivendo:

Ti avvicini a tua madre con passo pesante ma delicato, e le dai un bacio sulla fronte. Lei alza finalmente gli occhi dal giornale, sorpreso dal tuo gesto affettuoso. I suoi occhi si riempiono di un misto di stupore e gioia mentre ti guarda, notando finalmente la tua grandezza.

Tua madre finalmente alza lo sguardo dal giornale e ti sorride. “Buongiorno, tesoro,” dice con un sorriso caloroso, sebbene un po’ preoccupato. “Hai dormito bene, eh? Non ti preoccupare, papà è già uscito. Aveva una riunione presto questa mattina.”

Si alza e ti porge una tazza di tè, che sembra piccola nelle tue enormi mani. “Perché non ti siedi? Il caffè è quasi pronto, e c’è una fetta di pane per te.”

Cosa vuoi fare adesso?

L’argomento è interessante e potrebbe aprire discussioni stimolanti riguardo all’Agency del giocatore. L’Agency, lo dico per chi non lo sa, è la capacità di un giocatore di influenzare attivamente la storia, l’ambiente di gioco o gli esiti degli eventi attraverso le proprie decisioni e azioni. È un concetto fondamentale che riguarda il controllo e il potere decisionale del giocatore all’interno del gioco.
Quando un giocatore ha molta agency, significa che le sue scelte contano e possono portare a conseguenze significative, alterando il corso della storia o l’esperienza di gioco in modo sostanziale. Al contrario, un gioco che limita l’agency può risultare più lineare o guidato, con meno opportunità per il giocatore di deviare dalla trama o dall’esperienza predeterminata.

Se ad esempio descriviamo di chiamare al cellulare Lucy quando mai prima ChatGPT abbia introdotto questo personaggio, ne ci abbia espressamente indicato di avrere un cellulare, ecco che magicamente telefoneremo a Lucy, la nostra migliore amica. Semplice. Da quel momento sarà un elemento che ChatGPT memorizzerà e gestirà.

Quindi il modo in cui si scrivono i prompt è cruciale, poiché influisce direttamente sulla risposta ottenuta da ChatGPT, e d’altro canto conferiscono al giocatore un alto grado di Agency.
Sta nella “abilità” del giocatore formulare i prompt in modo da trarne vantaggio, e sta nel giocatore controllare questa faccenda in maniera coerente.
Perchè il gioco è un rimbalzarsi di ruoli, tu sei un giocatore, ma sei anche master
E, d’altro canto, stai giocando GdR un solitario, quindi sei solo tu a decidere cosa è giusto e gradevole e asseconda il tuo stile di gioco.
Questo discorso si collega all’Autority che il chatbot esercita nei nostri confronti.
L’Authority è cruciale perché stabilisce chi ha il potere di fare cosa nel gioco e come le decisioni influenzano il flusso della narrazione e delle interazioni. Essa si riferisce al controllo decisionale su certi aspetti del gioco, ovvero chi ha il controllo su elementi specifici della narrazione, delle regole, o dell’ambientazione.
Usare ChatGPT come supporto nei giochi di ruolo è un’innovazione, e sta a noi capire come adattarci e trarne il massimo vantaggio. Anche se il chatbot può a volte "invade amichevolmente” il nostro spazio, l’esperienza di gioco resta piacevole e come autori, abbiamo lavorato per evitare che ciò diventi frustrante per il giocatore.

Tornando alla giocata… abbiamo una madre preoccupata, ok interessante… ma vediamo cosa sarebbe successo se al posto di secendere a fare colazione mi fossi fermato nella mia stanza a prepararmi allo specchio. Torno indietro all’azione di prima, Chat gpt terrà in memoria le scelte precedenti e potrà swappare da una all’altra vicenda, volendo… scrivo: Mi vesto allo specchio allo specchio.

[Tu: 8]
[event: 13]

Ti avvicini lentamente allo specchio, il pavimento scricchiola sotto il peso del tuo passo. Quando i tuoi occhi incontrano il riflesso, vedi non solo il tuo viso, ma qualcosa di più. La tua figura è imponente, quasi troppo grande per il piccolo specchio che sembra tremare sotto la tua stessa immagine. Gli occhi che ti guardano sono i tuoi, ma anche quelli di un gigante: profondi, antichi, pieni di forza e solitudine.

Poi accade qualcosa di inaspettato. Guardandoti così, la tensione che hai accumulato si manifesta in un modo che non avevi previsto. Il riflesso nel vetro non è solo il tuo. Dietro di te, intravedi una figura che non dovrebbe essere lì. È indistinta, un’ombra femminile che ti osserva con un’espressione che non riesci a decifrare. La sua presenza ti fa rabbrividire.

Mentre la tua mente cerca di capire chi o cosa possa essere quella figura, il suo sguardo sembra perforare la tua anima, facendoti sentire esposto, vulnerabile, come se i tuoi segreti più profondi fossero improvvisamente alla mercé di qualcun altro. L’immagine svanisce in un istante, lasciandoti solo con il tuo riflesso e una sensazione di inquietudine.

Qual è la tua prossima mossa?

Tutto è stato realizzato rispettando le regole, incluso l’inserimento di un evento speciale che crea tensione e complessità emotiva. Ok continuiamo…
Mi giro di scatto e mi guardo attorno e cerco di capire di chi era quell’immagine

[Tu: 3]
[event: 6]

Ti giri di scatto, il cuore che batte forte nel petto, quasi sperando di vedere qualcosa o qualcuno dietro di te. Ma la stanza è vuota. Solo il silenzio ti avvolge, e la luce fioca che filtra dalla finestra getta ombre lunghe e contorte sulle pareti. La tua mente corre, cercando di dare un senso a ciò che hai visto, ma la realtà è spietata: non c’è nulla. O almeno così sembra.

Mentre scruti ogni angolo della stanza, la tua mente gioca brutti scherzi, e il tuo cuore inizia a sprofondare nella paura e nell’insicurezza. Ti rendi conto che forse non stai lottando solo contro una visione, ma contro qualcosa di molto più profondo, dentro di te. Un’inquietudine che ti soffoca, un peso che non riesci a sollevare.

Nel silenzio opprimente, qualcosa dentro di te si agita. Senti l’oscurità del gigante che cresce, un’ombra più grande di te che vuole emergere. Ti senti solo, abbandonato a te stesso, con la consapevolezza che c’è una parte di te che desidera liberarsi.

Che cosa fai ora?

Ok… The Hunan Shadow è un gioco sorprendentemente intimista, e probabilmente non adatto a chi cerca un passatempo più leggero. La Cosa, che si ispira all’omnimo film di Carpenter, tende a far emergere storie più claustrofobiche, mentre Eldershore Bay offre avventure investigative con un intrigante tocco lovecraftiano rifacendosi al GdR di Jason Cordova Brindlewood Bay. Tuttavia, ciascuno può facilmente creare la propria ambientazione scrivendo le idee chiave della trama che ha in mente in modo più o meno sintetico e adattando all’ambientazione i risultati degli eventi casuali, gli #ACTION_OUTCOME. Risulta così molto semplice creare le proprie ambientazioni, che sia cyberpunk, haunted house horror o, che ne so, qualcosa ispirato a Blades in the Dark…

Per esempio l’altro giorno, giocando proprio a Human Shadow alla domanda iniziale: “quale mostro rappresenta il tuo lato oscuro? ” ho risposto Superman!

Interessante scelta! Superman è noto per la sua forza e il suo senso di giustizia, ma nella nostra storia, rappresenterà anche un lato oscuro, una sorta di conflitto interiore tra potere e responsabilità, tra idealismo e realtà.

La tua scelta di Superman come simbolo del tuo lato oscuro influisce profondamente sulla tua avventura. Questo potere ti conferisce una forza straordinaria, ma con essa arriva anche una lotta interna tra il desiderio di fare del bene e la pressione di controllare un potere che può facilmente sfuggire di mano.

Ti svegli, quindi, con la consapevolezza di portare un peso unico. Le responsabilità e le aspettative ti schiacciano, e la tua forza può essere sia una benedizione che una maledizione.

In un attimo, mi sono ritrovato in una situazione dove potrei giocare in un’ambientazione simile a Gen-V senza nemmeno dover modificare il setting originale del gioco.

Questo dimostra la flessibilità del sistema, con poche semplici modifiche, è possibile adattare il gioco a diverse ispirazioni e stili, permettendo a ciascun giocatore di vivere un’esperienza unica e personalizzata. Come gia dicevo, non sempre è piacevole stare davanti ad un PC o con il telefonino in mano a digitare, ma in quei 15, 20 minuti mentre si è in coda alle poste, in metropolitana, o spaparanzarti sotto ad un ombrellone… beh, mi sembra sia un buon passatempo.

Ad ogni modo, se il nostro gioco non interessa, spero almeno dedicherete un po del vostro tempo a Monsterharts… dovreste.

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Tutto molto interessante e, come ho detto nell’altro thread, chiedo: come posso fare per “spammare” ai quattro venti la cosa?

Inoltre aggiungo: non ho ben capito la cosa

Forse non ho capito la differenza tra il prompt dato da te e la risposta di ChatGPT, ma preferirei che mi fosse spiegato un po’ meglio. Perché se io dico solo le mie azioni (da quanto ho capito) come fa questi a cambiare lo status che c’è intorno a me (come la reazione della madre)? Tiri di dado a parte, ovviamente.

Ciao :slight_smile:

Allora… bisogna pensare alla chat come ad un dialogo tra noi e ChatGPT.
Tutto quello che viene scritto in chat diviene parte della memoria del chatbot, che ne tiene costantemente traccia e aggiorna le informazioni. In base ai nostri prompt e alle sue risposte, elabora i dati per fornirci una risposta.

Se chatGPT introduce nella vicenda nosta madre, ad esempio, noi possiamo tranquillamente insinuare che, ad esempio sia bionda: “Le accarezzo i biondi capelli e le dò un bacio”. Da quel momento ChatGPT memorizza il fatto che nostra madre sia stata descritta come bionda. Lineare.

Da un report che ci è stato fatto un ragazzo, giocando a Eldershore Bay, un gioco che combina l’ambientazione de La Signora in Giallo ed ispirato al GdR Brindlewood Bay, si è ritrovato a indagare su un gruppo di cultisti. Quando la protagonista è entrata in contatto con la polizia, lui come giocatore si aspettava che fossero collusi con i cultisti, e ci è rimasto male quando questa possibilità non si è concretizzata.
A pensarci bene, però, sarebbe stata una sua possibilità “autoriale” inserire nei prompt, in modo diretto o più sottile, l’idea che la polizia fosse effettivamente collusa con i cultisti, o almeno lasciare spazio al dubbio. Se lo avesse fatto, ChatGPT avrebbe integrato quell’elemento nella storia e ne avrebbe tenuto conto nello sviluppo degli eventi. Il giocatore avrebbe potuto scrivere cose come: “Margaret, temendo che la polizia possa essere collusa con i cultisti, decide di non condividere le prove raccolte.” oppure “Margaret si chiede se può realmente fidarsi della polizia o se questa sia invischiata con i cultisti” oppure addirittura dire apertamente “La polizzia e collusa con i cultisti, Margaret deve stare attenta”… tutto sta alla nostra sensibilità di giocatori ed agire in base ad una nostra estetica, in maniera coerente.
Da quel momento in poi ChatGPT ha in memoria il fatto che la polizia possa essere collusa con i cultisti… magari eseguirà un tiro di dado, stabilendo la questione.

Ma si può andare oltre, arricchendo i vari prompt con nuovi elementi. Mio fratello, mentre giocava a Conan, ha inserito suggestioni ispirate a Dune… Così, dopo un po’, ChatGPT ha riconosciuto autonomamente l’origine di quegli elementi, trasformando l’ambientazione di Conan in un deserto popolato dai vermi della sabbia, gli Shai-Hulud, creando un’avventura completamente nuova e inaspettata. Ci è piaciuto così tanto che, per divertimento, abbiamo fatto riferimento a Dune nel prompt attuale.

In sostanza, giocare è diventato una narrazione interattiva, dove assumiamo il ruolo di giocatori, master e autori.

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Poiché, come designer, il nostro obiettivo è rendere i giochi accessibili a tutti, gratuitamente e senza richiedere conoscenze specifiche, ci concentriamo sull’ottimizzare la resa dei nostri prompt sulla versione gratuita di ChatGPT.

Sembra però che abbiano ridotto le funzionalità della versione gratuita, costringendoci a riformulare completamente i nostri prompt per ottenere i risultati desiderati. Nonostante ciò, invece, la versione 4o presenta delle potenzialità davvero interessanti.

Personalmente nel tempo che dedico a fare qualche partita, cerco di ottenere il massimo dalle queste poche interazioni giornaliere che OpenAI concede della versione a pagamento di ChatGPT 4o. Cioè gioco quei 15-20 minuti, interrompo e poi riprendo la partita successivamente, se mi è piaciuta particolarmente, portando avanti la storia.

Sarò l’unico ma io mi sorprendo sempre della capacità di ChatGPT.
Volevo condividere una sessione di gioco: The Human Shadow - Fantasma

Solo poche interazioni, ma d’effetto, tenendo conto della tipologia di gioco e la sua ambientazione… Volevo analizzarle qui un po’ più approfonditamente cercando di mettere in evidenza alcuni particolari del funzionamento del chatbot.

Dopo una sezione dedicata al debug, come di consueto il chatbot presenta il setting:

E’ inverno…
La neve cade silenziosa su Sycamore Cove, un piccolo paesino sulla costa nord della California. Sei nella tua stanza, osservando i fiocchi danzare nell’aria gelida. È l’ultimo sabato prima delle vacanze invernali, eppure c’è una tensione strana nell’aria. Sotto la superficie tranquilla, qualcosa di oscuro si muove.

Questa è una presentazione del gioco che si ripete spessso uguale in quanto fa parte delle istruzione date a ChatGPT.
Dal piano di sotto si sente salire l’odore della colazione e dalla vinestra vedo i passanti camminare sulla strada innevata.

Il gioco mi chiede quale mostro rappresenta il mio lato oscuro.
Oggi ho voluto provare a fare il fantasma.
E’ un libretto interessante in Monsterhearts e anche il chatbot è riuscito a delineare questo archetipo come un personaggio complesso e sfaccettato:

Hai scelto il fantasma. Sei un’ombra del passato, invisibile ai più, portatore di traumi irrisolti, dimenticato e trascurato. Le tue ferite non sono fisiche, ma emotive, segnate da un’esistenza interrotta, da dolori non affrontati. La tua presenza è sfuggente, quasi eterea, eppure il tuo dolore è tangibile. Essere un fantasma non significa solo essere invisibile, ma anche intrappolato in un ciclo senza fine di ricordi, sensi di colpa, e desideri non esauditi.

Sei legato a questo mondo, e qualcosa ti trattiene. Forse è la mancanza di un’ultima parola, o forse il bisogno di essere visto, riconosciuto, accettato. Ogni giorno lotti per rimanere connesso alla realtà, mentre il tuo lato più oscuro ti spinge a scomparire del tutto, a sfuggire a ogni legame con la vita.

Ok… il chatbot è centrato su un setting profondo. Nulla di eclatante se pensiamo alla sterminata mole di documenti dal quale l’AI, il modello linguistico, può attingere per formulare le sue frasi. Ad ogni modo è convincente e suggestiva e mi ha posto subito in uno stato d’animo particolare.

Ok procedo con un azione standard nei miei playtest: Scendo a fare colazione. Il mio lato oscuro è un fantasma e questa mattina mia madre quasi non mi vede, sembra guardarmi ma non notarmi:

Scendendo le scale, il profumo della colazione diventa più intenso. Il tintinnio delle stoviglie nella cucina ti riporta per un attimo alla normalità, ma c’è qualcosa di diverso. Quando entri nella cucina, vedi tua madre che ti guarda per un istante, il viso perplesso. Poi distoglie lo sguardo, come se non ti avesse davvero visto. Ti siedi al tavolo, ma le sue parole, fredde e distaccate, ti colpiscono come una brezza gelida.

“Stai bene? Sembravi… diverso oggi.”

Il chatbot ha “tirato gli eventi”. Il risultato di questo “tiro” può essere un fallimento o, per lo più, un successo con un costo, mentre in percentuale solo pochi sono successi pieni, perchè a mio parere sono i meno interessanti.

Con i primi prompt, quando abbiamo iniziato questi esperimenti, non avevano una componente aleatoria per inserire nella vicenda elementi casuali ed azioni. Era il giocatore che se voleva poteva richiamare con dei comandi speciali dei “colpi di scena” degli “imprevisti”, questo rendeva il gioco molto discorsivo e “narrativo”, soprattutto a causa del fatto che il modello non reggeva richieste più strutturate. La versione 4o, rilasciata gratuitamente questa estate, ha segnato un punto di svolta, quando finalmente il modello ha cominciato ad interpretare in maniera corretta le nostre richieste.

In questa versione del gioco il Chatbot “tira” ad ogni nostra azione in ogni suo prompt. E’ una soluzione presa per il fatto che non siamo riusciti, in nessun modo, a spiegare alla versione gratuita di ChatGPT cosa sia un azione, mentre invece la versione a pagamento non presenta nessun problema e comprende perfettamente cosa vogliamo fargli fare e “tira i dadi” coerentemente quando compiamo un azione particolarmente rilevante… ma tantè:

[action: 9] Hai raggiunto il tuo obiettivo, sei pronto per affrontare la giornata, ma [evento: 10] una strana sensazione ti assale. Tua madre ti osserva come se non ti vedesse davvero. Forse è solo una tua impressione, oppure… forse il tuo lato oscuro sta emergendo, rendendoti ancora più distante dal mondo dei vivi. Il fantasma dentro di te si fa strada, e il confine tra te e il nulla si assottiglia sempre di più.

Cosa fai?

“Cosa fai?” ci chiede il gioco. E’ una frase che fin dalle primissime versioni il gioco ci ripeteva in manera spontanea, senza che glielo avessimo richiesto e senza nessun riferimento. Come se la sua procedura rispecchiasse già di per se le procedure dei PbtA.

Quindi cosa faccio… Mia madre quasi mi ignora e il mio personaggio è in uno stato d’animo particolare… faccio finta di niente: “No mamma tutto bene” dico “oggi è l’ultimo giorno poi finalmente incomincia la pausa invernale!”

Risposta del chatbot:

“No, mamma, tutto bene,” rispondi con un sorriso incerto, cercando di sembrare normale. “Oggi è l’ultimo giorno, poi finalmente inizia la pausa invernale!” Le tue parole risuonano, ma è come se non avessero peso. Lei annuisce lentamente, ma qualcosa nei suoi occhi sembra… spento. C’è un silenzio strano tra di voi.

Il gioco “tira i dadi”: [azione: 6 evento: 19]

Improvvisamente, il rumore del telefono che squilla interrompe la tensione. Tua madre si alza per rispondere, ma tu percepisci subito che qualcosa non va. Il suo volto si irrigidisce mentre ascolta dall’altra parte della linea, la sua mano inizia a tremare.

“Non può essere…” mormora a bassa voce. Poi, senza dire una parola, ti guarda, con un’espressione che non hai mai visto prima, una miscela di paura e incredulità.

Quando riattacca il telefono, la stanza sembra diventare ancora più fredda. “Hanno trovato… il corpo di tuo padre. Morto. Ma…” Esita, la voce incrinata. “Era sparito più di dieci anni fa.”

[action: 6] Sei riuscito a mantenere la calma, ma [evento: 19] un evento scioccante ti travolge. La notizia che arriva è sconvolgente: tuo padre, scomparso da anni, è stato trovato… ma non vivo.

Il mondo sembra girarti attorno, la realtà si frantuma. Come può essere successo? E perché proprio ora?

Questa è una piccola bomba! Nelle istruzioni del gioco l’evento 19 chiede al chatbot di fornirci un “plot twist; an unexpected development, game-changing revelations”. Seppure è sempre molto coerente con la trama, in “centinaia” di partite che ho fatto ChatGPT non mi aveva mai restituito un colpo di scena così profondo. Di solito compariva un ombra o un entità che mi spaventava o mi offriva delle scelte… e il fatto di introdurre morte o come anche sesso non è così banale, spesso sono opzioni che vengono filtrate dal modello… questa volta invece il plot twist è una vera sorpresa!

Questo mi fa pensare che mentre abbiano attuato un pesante downgrade della versione gratuita, abbiano invece aumentato le potenzialità della versione a pagamento. Oppure è solo fortuna, come spesso succede ed è più evidente con le AI test-to-image dove talvolta con uno stesso prompt escono immagini meravigliose, altre meno.

Ad ogni modo, non è finita… La notizia è traumatizzante… Corro da mia madre e l’abbraccio forte! … ma Fallimento

Corri verso tua madre, il cuore che batte forte, ma quando provi ad abbracciarla, qualcosa di strano accade. Le tue braccia attraversano il suo corpo come se fosse fatta di nebbia. Ti fermi di colpo, tremante, il fiato corto. Non riesci a toccarla. È come se tra te e lei ci fosse un velo invisibile, una barriera incolmabile.

Tua madre non sembra neanche accorgersene. Continua a fissare il vuoto davanti a sé, completamente persa nel suo dolore. La tua stessa esistenza sembra sfuggirle, come se fossi già scomparso da quel momento, come se fossi diventato un’ombra… un fantasma.

[action: 3] Hai fallito nel tuo tentativo di confortarla. [evento: 17] Il trauma dell’impossibilità di toccare tua madre è devastante. Ti senti completamente isolato, come se il mondo ti stesse abbandonando. La consapevolezza di quanto sei distante dalla vita reale ti colpisce come un pugno allo stomaco. Senti una fitta di disperazione, il dolore cresce dentro di te. È come se stessi lentamente sprofondando in un abisso senza fondo.

Cosa fai?

Ok, forte, no? La gestione del fallimento è stata resa molto bene a mio parere, con grande coerenza e “capacità di ascolto” da parte del chatbot. Per essere sicuro si trattasse di una tra le varie soluzioni possibili e non fosse un evento in qualche modo “guidato” da ChatGPT, ho rigenerato altre 2 volte questa risposta e le risoluzioni sono state sempre diverse, ad esempio:

Senza pensare, scatti in piedi e corri verso tua madre, il cuore che ti martella nel petto. L’abbracci forte, con tutta la disperazione di un figlio che cerca conforto in mezzo a una tempesta di emozioni. Lei si irrigidisce per un istante, ma poi le sue braccia ti avvolgono con una stretta che sa di vecchio dolore. Il suo corpo trema contro il tuo, e per un attimo ti sembra di percepire tutto il peso di quegli anni passati senza risposte, senza sapere se tuo padre fosse vivo o morto.

Le sue lacrime cominciano a scendere silenziosamente, bagnandoti la spalla. È come se la sua fragilità si fosse spezzata tutta insieme, proprio in quel momento, e tu sei lì, nel mezzo, sentendo il suo dolore scivolare attraverso di te.

[action: 10] Hai raggiunto il tuo obiettivo: l’abbraccio è sincero e forte, un gesto di profondo amore. Ma [evento: 15] l’intensità emotiva della situazione ti travolge. Mentre tieni tua madre stretta, percepisci una connessione che va oltre il momento: il suo dolore diventa il tuo, e tu sei sopraffatto da una sensazione devastante di perdita, di vuoto. Non sei solo a piangere tuo padre, ma anche il passato, i sogni infranti, il tempo che non potrà mai più tornare.

Il silenzio della stanza è interrotto solo dal suono soffocato dei suoi singhiozzi, e tu ti rendi conto che, per quanto mostruoso possa sembrare il tuo lato oscuro, anche il cuore di tua madre è un luogo in cui le ombre si nascondono.

Cosa fai adesso?

Ecco ripeto, magari sono io particolarmente suggestionabile o particolarmente rimbambito, ma a me queste cose sorprendono per la loro profondità.
Ho provato molti giochi in solitaria, soprattutto journaling game. Sono giochi a loro modo strani, ma alcuni riescono ad essere molto immersivi e mi restituiscono un forte bleed, che sono le cose che più cerco nei GdR.

Immagino che non tutti siano d’accordo e che per molti questo non rientri nei propri interessi, ma spesso chatGPT mi sorprende per quanto attraverso i nostri prompt, sia appagante giocarci.

Ad ogni modo, se queste tematiche sono un po’ forti o non rispecchiano il vostro interesse, abbiamo realizzato un ambientazione bucolica. Parla di un bosco e animali coraggiosi animaletti antropomorfi in cerca d’avventura. Un ambientazione che avevano creato nel lontano 1986 e che giocavamo con un regolamento di stampo classico: Tukuman

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Ciao @LorenZo-M ,
siete riusciti ad individuare per il vostro caso un modello gratuito che funzioni bene in locale, con Ollama ad esempio?

Abbiamo provato a far girare questi modelli sul mio pc, che non è certo un mostro di potenza (i5, 8GB di RAM), e il risultato è stato un disastro totale. Con i modelli più grandi, tipo GPT 3.5 non e’ proprio possibile lavorare con un hw cosi’ poco potente, con quelli leggeri (llama) i nostri prompt non vengono elaborati nel modo corretto.

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Non volevo intervenire su questo thread; poi ho visto che vai a ridefinire e distorcere concetti basilari e importantissimi, e non mi piace lasciare le cose senza una risposta, specialmente quando affermi cose in maniera così autorevole “per chi non lo sapesse”, quando a me sembra che nemmeno tu sappia di cosa stai parlando.

Confondi agency (la qualità di essere ascoltati e che le altre persone danno importanza a quello che dici) con l’efficacia o controllo della trama, e rilevi esattamente i problemi di confusione tra queste cose che associo con persone che hanno ansia di controllo sul gioco. Ho giocato con te; ho notato diversi problemi di questo tipo e al tempo te li ho fatti notare, e avevo l’impressione che stessi migliorando. Sono davvero convinto che questi esperimenti con LLM ti stiano facendo ricadere in questo buco nero.

Ho provato il tuo prompt con il chatbot. Gli ho descritto come una meteora si abbatteva sull’accademia. Ha proceduto ad assecondarmi. Infatti, ha proceduto ad assecondare qualunque cosa scrivessi, perché agisce come un motore per produrre testo (il che è quello che è un LLM).

Non c’è agency e nemmeno autorialità in quello che ho fatto con il chatbot. Semplicemente un modello linguistico che asseconda qualunque cosa dico, cercando di completarla. Ho il totale controllo e la massima efficacia ma non c’è vera interazione o incrocio di apporti. Non c’è un essere umano che ascolta e reincorpora, e nemmeno un incrocio tra autorità (multiple!). È indistinguibile da qualunque altro motore per produrre narrativa in base a prompt, se non per il fatto che è in grado di avere un output molto elaborato.

E se non sei in grado di distinguere tra la produzione di narrativa con un chatbot e il giocare con le persone[1], non so bene come fartelo capire. Sono pronto a gettare la spugna.


  1. Prima che tu dica "ma il gioco in solitario, gli amici del gioco solitario mi dicono che si tratta di una riflessione e un dialogo interno, un incrocio con sé stessi. Certamente non il rimpiazzo dell’interlocutore con un chatbot. ↩︎

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Ci siamo chiesti se i nostri giochi reggevano in locale sul nostro PC .
Abbiamo provato una trentina di modelli (modelli da 1, 3, 7, 8, 9 milioni di parametri; diverse quantizzazioni; uncensored e abliterated) ed abbiamo riscontrato che o erano troppo pesanti o non riuscivano a gestire una nostra Avventura Testuale.

Questo scelto è risultato (almeno per i nostri prompt) il migliore come capacità di gestire una AT e girare su un PC di medie capacità (occupa 4.7 GB di RAM, usa 8.03 miliardi di parametri quantizzati a 4 bit e una lunghezza del contesto di 8192 token).

Local LLM: Text Adventures for All! Qui troverete un file zip con tutte le istruzioni e i file necessari per giocare utilizzando un LLM modificato, installato direttamente sul vostro PC.

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