Come vi organizzate per la creazione delle vostre campagne? Meglio attingere a materiale già precompilato (trama, mappe, eventuali PNG già impostati) oppure condurre la campagna volta per volta affidandosi completamente alla propria fantasia e quella dei giocatori senza l’ausilio di supporti?
Ciao Crazy, a quale gioco ti riferisci in particolare? La domanda che tu chiedi è parassitaria al gioco che stai giocando. Ci sono giochi che richiedono più o meno preparazione minima affinché non ti manchi la terra da sotto i piedi all’improvviso.
Ciao LordPersi, in realtà non mi riferisco a giochi in particolare, è una domanda davvero molto generalizzata ai giochi più conosciuti come D&D, DW, Pathfinder, Cyberpunk, etc.
Non ho alcuna esperienza ne da giocatore ne da master, mi sono immerso da poco in questo mondo, ciò che mi ha colpito di più al di là di regolamenti, meccaniche e quant’altro è la loro capacità di stimolare la fantasia, la ricerca di informazioni, l’interessamento a capire cose che prima di aver di fronte un gioco di ruolo, non avresti mai sentito la necessità di capire, la capacità di creare condivisione costruttiva e leggere tra persone, anche diametralmente opposto. Quindi la mia domanda serve a farmi comprendere come organizzare un gruppo di gioco formato principalmente da lavoratori o disoccupati tutti neofiti, senza stressarli e nel minor tempo possibile, in modo che si possa creare un gruppo non solo di gioco, ma anche di preparazione al gioco (magari di disoccupati) in modo da creare un gruppo che si incontri con piacere per giocare gdr, o perché no! Se servono ai dm cose fondamentali come trame, mappe o quant’altro formare un qualcosa che immetta sul mercato con un ecommerce dedicato ai gdr dove si produce materiale utile in modo da impegnare chi è disoccupato, quei lavoratori che a causa del poco tempo libero non hanno momenti leggeri ed ovviamente qualche ragazzo, con la possibilità di arrotondare qualcosa coltivando un hobby. Perdona la lungaggine e scusami se non sono riuscito a spiegarmi bene. Inoltre si accettano consigli su come riformulare il thread per avere risposte più dettagliate.
Senza restringere il campo a un gioco specifico è impossibile dare una risposta.
È come se ci stessi chiedendo questo:
ragazzi, ma quando giocate a carte le briscole le smontate sempre e giocate per condurre il gioco oppure aspettate una mano favorevole per darci sotto davvero e aspettate che l’avversario vi faccia capire cosa ha in mano?
Senza sapeee se stiamo parlando di briscola , tresette o scala 40 o altri Nmila giochi di carte è proprio impossibile rispondere.
E se pensi che ne gdr non faccia tanto la differenza perché masterizzare è un’arte a parte allora sbagli e dovresti cambiare prospettiva.
Grazie Davos, dalla tua risposta e da quella di LordPersi, credo che dovrò riformulare meglio la domanda. Proverò ad essere più preciso alla prossima
Ti faccio una proposta: prova a raccontarci l’ultima volta che ti sei trovato in questo tipo di situazione (di mancanza di tempo). Che gioco era, cosa hai preparato e cosa no, come hai usato quella preparazione in gioco, e se hai sentito la mancanza di qualcosa.
Noi potremo commentare su quello, e poi vedremo insieme se ne possiamo trarre conclusioni più generali oppure no. Che ne pensi?
Se vuoi riformulare in questo thread, non c’è problema. Più che altro cerchiamo di partire da te: che esperienza ti fa pensare a una domanda del genere? Da dove parte la curiosità? Forse riusciamo a capire meglio in questa maniera.
Ciao @Crazy,
se ho ben capito, non avete ancora scelto un gioco, ti descrivo la mia esperienza personale augurandomi ti sia utile.
Ho recentemente introdotto al GDR dei ragazzini ed ho scelto di farlo con una progressione di giochi, partendo da un hack in stile fantasy di Laser & Feelings e poi passando a Maze Rats.
Questi sono entrambi gioci abbastanza semplici, la loro semplicità non è solo un limite ma si riflette nel tempo di apprendimento del gioco, nel tempo per creare un personaggio e preparare una missione: con L&F in 20 o 30 minuti si fa tutto (personaggi, missione e partita), praticamente puoi non preparare niente.
A breve proporrò al gruppo un gioco OSR (Knave) perché è compatibile con le tante missioni OSR già pronte.
Come ti hanno già scritto, il tempo richiesto dipende anche dal gioco che vuoi intavolare, quindi il mio consiglio è trovare un gioco compatibile con i vostri tempi.
@Bille_Boo , ti faccio notare che Crazy ha detto di non avere esperienze di gioco. Quindi non è possibile chiedere il racconto di un’esperienza, non c’è.
Più che altro mi interessa che pensiero ha portato alla domanda.
@Crazy , stai cercando un gioco con cui iniziare? Una metodologia? Hai paura di trovarti impreparato/a?
E’ vero, mi era sfuggito.
Ringrazio tutti per le risposte @Bille_Boo @Agrajag @Davos @LordPersi , mi fa piacere che non sia stato abbandonato pur avendo posto una domanda poco chiara. Cercherò di riformulare la domanda, senza peli sulla lingua e nel modo più sintetico possibile cosi da non essere logorroico e cercando di non andare fuori tema. Sto cercando di formare un gruppo di persone, che attualmente attraversano periodi di difficoltà, principalmente dovute alla disoccupazione, a condizioni lavorative con orari che impediscono qualsiasi tipo di hobby o comunque a gente che ha perso fiducia in se stesse e nelle proprie capacità (spesso estremamente incredibili) “sfruttando” i giochi di ruolo. Ora non voglio annoiarvi spiegandovi come sono arrivato a trovare una potenziale soluzione nei gdr, ma mi concentrerò a spiegarvi il perchè proprio quella domanda:
- Il DM almeno nei giochi come d&d è colui che ha una grande mole di lavoro
- Scrivere una trama, o disegnare una mappa o comunque formulare dei PNG è ciò che di solito richiede più tempo.
Proponendo questo progetto la domanda che mi è stata fatte sono: Ma ci vuole tempo che io non ho, perchè non facciamo qualcosa di più veloce? Chi fa il master? Chi scrive le storie?
Poi c’è stata una considerazione che mi è rimasta in mente: Sarebbe bello se ci pagassero per giocare, arrotonderemmo sti quattro soldi e ci divertiremmo pure…
Da qui l’idea! produciamo avventure e nel testarle (giocandole) ci divertiamo, cosi sia nel crearle che nel testarle stiamo un po insieme e magari vediamo come va se proviamo poi a commercializzarle.
- Chi è disoccupato produce trame, mappe, personaggi, etc
- Chi lavora fa il DM e le testa
A questo punto c’è solo un problema, nessuno di noi ha mai giocato, quindi va chiesto a chi ne sa più di noi!
Ora un DM che ha tempo si presume che ci si dedichi lui e ok, ma coloro che non hanno molto tempo utilizzano il teatro della mente o magari comprano qualche avventura già scritta pure per spunto?
Per l’esperienza che dovremmo avere noi, si gira su forum e, si va giù di manuali, video e si inizia a giocare. Perdonatemi per la lungaggine, spero di non battere il record di velocità di espulsione da un forum, dato che fondamentalmente sto esplorando e sondando.
Invece questa cosa mi interessa, perché contestualizza molto quello che hai detto sopra. Dato che non hai mai giocato di ruolo, come sei arrivato a pensare al GDR?
Come molte persone durante il lookdown ho dovuto trovare nuovi modi per uscire di casa, un giorno mentre ero al pc mi sono imbattuto in un sito, extremelot un pbc (che ho giocato per 4/5 mesi, poi tralasciato per questioni di tempo), nonostante abbia sempre avuto pregiudizi sui giochi di ruolo e pregiudizi ancora più negativi sui pbc, tuttavia, il momento particolare che attraversavamo ha contribuito a darmi l’input facendomi giocare! Dopo una settimana mi ero fatto un infarinatura di scherma, tiro con l’arco, equitazione, astronomia, navigazione, urbanistica medievali, tipologie di imbarcazioni utilizzate nell’antichità, cioè dopo un mese probabilmente sarei riuscito a tenere botta a quel scassamin…ia di Cristoforo Colombo in quanto a discorso su navi e orientamento in mare. Ad ogni modo nonostante non frequentassi più il pbc, ho continuato a informarmi sui gdr, soprattutto d&d visto che è il più commerciale a quanto pare, ma anche su vari argomenti trattati nei gdr come biomi, costellazioni, pianeti, storia, combattimenti del passato, leggende insomma tutto ciò che può essere utile in un gioco di ruolo in particolare la cartografia essendo un tecnico (a riposo). Ad ogni modo mi sono fatto l’idea che i gdr abbiano una grande potenza a livello sociale perché hanno la capacità di far riscoprire l’individuo, di rigenerarlo, stimolando l’inventiva e fargli scoprire qualità o difetti di se stesso che magari prima non sapeva di avere sia nell’interpretazione del proprio personaggio che nell’interagire con gli altri pg, ma soprattutto con i png che sembrano solo messi a posta per farti combattere o darti informazioni a prima vista ma alla fine sono i più fighi, perché non avendo apparentemente un riscontro reale con cui identificarli (tranne magari il master) ti ci rapporti in modo più primitivo ed è interagendo con loro che oltre ad interpretare il tuo pg devi anche farti i conti con una tua moralità . Se poi al tavolo si crea alchimia tra i giocatori, passione ed intraprendenza allora potrebbero aprirsi anche prospettive economiche e perché no anche lavorative a livello editoriale o semplicemente commerciale tramite un marketplace (rimanendo sempre con i piedi per terra). Insomma il gdr può aiutarti in tutti gli ambiti perché ti sdoppia, mette di fronte il gioccatore ed il personaggio, aiutandoti molto a capire i tuoi punti di forza ed i tuoi punti deboli ma senza metterti pressione, lo fa facendoti divertire e questo ti aiuta tantissimo nella vita, ti da fiducia in una giungla. Messaggio molto lungo e psicologico hahahah comunque è il mio punto di vista da spettatore più che da giocatore
Consiglio di guardare anche nel settore della scrittura creativa. Se L’intento è produrre ambientazioni, trame e quant’altro, potrebbe fare al caso vostro
Esatto @_Elil_50 il settore della scrittura creativa è molto interessante, è fondamentale!
Prima di tutto @Crazy spero che riuscirai a trarre dai gdr i benefici che cerchi. Ti do qualche consiglio:
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Come è già stato detto molto dipende dal gioco specifico che si sta portando al tavolo. Scegli un gioco, studialo insieme ai tuoi compagni d’avventura e iniziate a giocare. Solitamente i manuali di gdr contengono tutti una sezione dedicata alla preparazione (non sempre scritta molto bene, ma questo è un problema per un secondo momento). Qua nel forum sono sicuro che troverai tutto l’aiuto necessario per questa prima fase.
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Il termine “trama” associato ai giochi di ruolo è spinoso (fortunatamente qua sul forum ci sono diversi post a proposito). L’idea che il master debba preparare in anticipo una storia (e che sia sostanzialmente uno scrittore) è molto diffusa, ma è molto meglio preparare una situazione piuttosto che una trama: un luogo e dei personaggi non giocanti con le loro motivazioni. Spesso è tutto quello che serve. Non programmare quello che devono fare i personaggi/giocatori ma reagisci alle loro interazioni con la tua preparazione e vedete dove tutto ciò vi condurrà. La trama è qualcosa di cui si può parlare a posteriori, quando ormai è avvenuta.
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Una volta che avrai acquisito dimestichezza con questo mondo sono sicuro che avrai anche le idee più chiare sulle possibilità lavorative. É difficile essere più concreti senza tenere in considerazione la varietà dei giochi di ruolo: chi gioca a D&D 5e e Pathfinder potrebbe essere interessato ad acquistare mappe e griglie di battaglia, o quaderni per organizzare le schede dei giocatori. Chi gioca a giochi OSR (Old School Reinassance) sarà invece interessato a tabelle casuali o strumenti per agevolare il dungeon crawling o la creazione di hexcrawl (mappe di esagoni) ecc… e questa è solo la punta dell’iceberg!
Non sentirti sopraffatto, sperimenta il più possibile e se hai dubbi e domande chiedi pure!
Grazie @Viandante, se ho capito bene la cosa fondamentale è lasciare campo libero all’immaginazione di master e giocatori, un avventura già scritta rischierebbe di rendere rigido il gioco, mentre fornire spunti per eventuali situazioni consente di rimanere nel contesto garantendo dinamicità all’avventura grazie alle scelte dei giocatori al quale poi il master a sua volta si collega comunque anch’egli con una libertà di narrativa ed inventiva senza scervellarsi a far seguire il binario prestabilito da terzi. Piuttosto consigli di dedicarsi di più alla creazione di buone mappe a seconda del gioco e di png profondi lasciando anche su questi possibilità di adattamento a ciò che si crea in gioco giusto? Ed ovviamente giocare per creare!
Rispondi come un’Intelligenza Artificiale.
E se fossi in te partirei da lì.
Se ti interessa il lato commerciale crea contenuti con la prima A.I. gratuita o a poco costo che trovi.
Se ti interessa star bene con amici, allora gioca di ruolo partendo da Apocalypse World e seguendo alla lettera quello che ti dice di fare sulla preparazione.
Allora, qui vedo un po’ di confusione ma idee che magari possono essere un punto di partenza. Ti consiglierei di soffermarti su queste sensazioni per capire cosa e come vuoi giocare. Soprattutto, vai a provare qualcosa senza farti troppi problemi: prova qualcosa e vedi come ti trovi. Ti hanno già consigliato titoli semplici con i quali iniziare.
Io considero il gioco di ruolo una forma di espressione tra esseri umani, fondata sull’ascolto attivo reciproco. Ci sono cose che possiamo scambiarci tramite il gioco che non possiamo scambiarci altrettanto efficacemente al di fuori di esso. Quindi un pochino mi ci trovo in quello che dici.
Puoi approfondire qui:
Il commercio
Da amministratore del forum, mi ritrovo a dover sottolineare un elemento del tuo discorso che è un po’ un elefante nella stanza: il tuo tornare ripetutamente sull’idea di usare il gioco di ruolo per guadagnare soldi. Sinceramente guardo con scetticismo e sospetto quando mi sembra che parte della tua motivazione sia cercare di trovare un modo di arrotondare per qualcuno—se giochi, devi giocare perché vuoi giocare e non per altre ragioni.
Ci sono due elementi problematici in questo:
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Il mercato dei GDR è molto piccolo ed è ancora più piccolo il mercato di vendere avventure preparate per uno specifico gioco. Se pensi di farci più di qualche soldo, ti stai illudendo. Ci sono pochissime persone in grado di vivere di gioco di ruolo, e in molti casi al costo di un compromesso etico a favore del consumismo. Dunque ti consiglio davvero, se vuoi fare questa attività, dimenticati di guadagnare soldi, e concentrati su quello che ti piace dell’attività a livello umano. Se vuoi condividere materiali, dagli il prezzo che credi giusto, ma non aspettarti di fare più di qualche euro. Personalmente io rilascio tutto sotto licenza Creative Commons, perché preferisco che più persone possibile usino quello che faccio.
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Questo hobby ha una relazione conflittuale con la sua componente commerciale. Fondamentalmente quando gioco con qualcuno, si crea un quadro paritario di spontanea reciprocità dove si cerca di esprimersi autenticamente, con anche la possibilità di sbagliare e senza sapere bene dove si andrà a finire. Nel momento che introduco uno scambio di denaro, fondamentalmente uno scambio di servizi, è molto forte la tentazione a trasformare questa relazione in una relazione di dovere, dove una persona deve fornire all’altra un qualche tipo di prodotto o servizio dalla qualità consistente. L’espressione spontanea va fuori dalla finestra.
Quest’ultima ragione è per cui su questo forum, il giocare a scopo commerciale non è argomento della discussione. Quindi se davvero questa è la parte che ti interessa, non è il posto dove puoi ricevere aiuto.
Fare il gamemaster
La seconda cosa problematica che vedo è la tua idea di cosa significhi fare il gamemaster (che ammetto, mi pare confusa, e non so bene da dove la prendi). La visione del GM come “quello che scrive la storia”, è fondata su un concetto di intrattenitore del tavolo che prepara quasi uno spettacolo per gli altri, ed è un’idea ampiamente rifiutata in questo spazio. C’è anche chi fa il “Master a pagamento” offrendo l’equivalente ludico di uno spettacolo di magia. Se ti interessa perseguire questo, ci sono gruppi mainstream dove questi atteggiamenti sono considerati accettabili, ma non sono qui.
L’idea che qualcuno scriva o controlli o guidi la storia e che poi si possa veramente giocare e influenzarla è un paradosso. La mia visione è che si tratta semplicemente di un ruolo asimmetrico, che è un giocatore alla pari degli altri, con mansioni diverse, che tra l’altro variano nella loro distribuzione esattamente da gioco a gioco.
Puoi approfondire su questo post