Facilitare senza essere il GM

Sì. Tutti i giochi. Senza alcuna eccezione.

  • Ci sono i compiti di un GM al tavolo, ovvero le sue autorità in gioco, che possono essere più o meno asimmetriche – se esiste – e variano da gioco a gioco.

  • E ci sono i compiti di organizzazione sociale (quello che chiamiamo facilitare), che può fare più o meno chiunque e che ci si può distribuire come ci si pare. L’arbitraggio delle regole, ovvero il controllare che si rispettino le regole pattuite, fa parte di questa parte [1]!

Il non essere in grado di distinguere tra queste cose e di appioppare le responsabilità sociali a un’unica persona è una delle cause principali a mio parere di comportamenti disfunzionali nel gioco di ruolo. [2]

Ti consiglio la lettura di questo articolo di Ron Edwards, che affronta l’argomento di cui parli.

E di questa discussione su Adept Play, dove tra l’altro @Karaburan ha superato alcuni problemi simili ai tuoi.


  1. Parlo di arbitraggio in senso stretto. Non mi riferisco qui all’idea old school di “arbitro”, che comprende sia il ruolo sociale di arbitraggio che delle autorità asimmetriche in gioco. ↩︎

  2. Il che non vuol dire che sia l’esistenza di un GM a essere il problema. ↩︎

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