Mi permetto di aggiungere due cose:
La prima è che penso che l’approccio di usare le regole per “influenzare” o “incentivare” o egualmente “disincentivare” sia sbagliato. Il gioco non è una macchina per il condizionamento operante di skinner. È uno strumento che va usato in modo giocoso e sperimentativo.
In secondo luogo non è uno strumento per aiutare te, gamemaster, a condizionare i giocatori in comportamenti che vuoi ottenere (yuck, che pensiero orrendo fare una cosa del genere ai propri amici). È uno strumento per tutti quanti, gamemaster e giocatori, per giocare insieme, girare le manopole, vedere cosa esce. Vedi il mio argomento sul gioco che si gioca da solo.
Tutte le volte che ho provato a riscontrare questo luogo comune delle meccaniche che incentivano o disincentivano qualcosa, l’ho trovato enormemente povero e distante dalla realtà fattuale di come si gioca.
La seconda cosa che volevo aggiungere è che D. Vincent Baker ha scritto una serie di articoli che vanno molto a fondo su come scrivere un PbtA e come affrontare la sua costruzione. La domanda che ti ho fatto prima “che cosa fai quando giochi” era per capire se ti erano chiare le arene di conflitto che vuoi andare a regolamentare, che è uno degli argomenti di questa serie di articoli.
Ti consiglierei di leggerli e partire dall’inizio, invece di saltare subito alla costruzione delle “caratteristiche”. A mio parere stai saltando molti passi essenziali presumendo che i giochi di ruolo funzionino tutti nello stesso modo fino a quel punto.