Ciao a tutti.
BitD è un gioco che apprezzo particolarmente e che, qualche anno fa, ha contribuito a ridefinire le mie aspettative e personali convinzioni rispetto a questo medium nonché a darmi la spinta per continuare a cercare di migliorare come giocatore.
Nella mia esperienza come GM (non particolarmente lunga ma nemmeno irrilevante: due stagioni di una quindicina di episodi ciascuna) ho avuto l’impressione che, arrivati ad un certo punto, i Tiri Azione diventino piuttosto “semplici” togliendo un po’ di mordente alla minaccia e appiattendo il sistema a narrazione emergente del 6-. Vengo, quindi, al tema della discussione.
Chi ha giocato a BitD sa che il gioco è sapientemente costruito per logorare i personaggi attraverso una lenta ma inesorabile consumazione delle loro risorse: che sia stress, traumi, denaro o ferite si gioca per scoprire se la Banda può prosperare tra le minacce di Doskvol, mettendo quindi in debito conto la possibilità che i PG cambino mentre la banda resti. Tutto ciò è ovviamente esaltante.
La meccanica del 6- (e gli eventuali tiri resistenza) fungono da motore della storia, introducono complicazioni, svolte inattese e sicuramente la rendono più interessante per tutti quelli che vogliono giocare per scoprire cosa succede e non per “vincere”.
Ho tuttavia notato che, in una prima fase della stagione, il tipico pool di dadi a disposizione dei giocatori supporta benissimo questo tipo di obiettivo. Magari il PG ha 2 pallini nella propria azione “primaria” ma meno (talvolta nessuno) in altre azioni che comunque potrebbe volere portare in scena. Diciamo che, in questa fase, mediamente si tira con un pool di 3 (raramente 4) dadi se ci si spinge al limite e/o ci si fa Assistere: c’è quindi grossomodo tra il 30 ed il 40% di probabilità di ottenere un 6.
Ad un certo punto, con il raggiungimento di un certa dose di px (una quindicina?), i giocatori hanno giustamente puntellato i pallini delle loro azioni ed il pool di dadi aumenta significativamente.
Nel concreto del mio tavolo, ma immagino sia esperienza comune, si è arrivati facilmente a comporre pool di 5 (o anche 6) dadi tra valori dell’azione + bonus (es. patto col diavolo o push + assistenza + eventuale Abilità speciale banda), il che porta la probabilità di ottenere un 6 pieno intorno al 60%: in sostanza, più di una volta su due, il PG otterrà Successo Pieno.
In questa situazione, quando sono iniziati a fioccare 6 uno dopo l’altro, ho notato un appiattimento generale del motore della storia e una mia personale difficoltà a mantenere interessante l’evoluzione della giocata (anche perché preparandomi poco, io stesso mi “appoggio” sui 6- per contribuire alla sua evoluzione).
Venendo al dunque: è un falso problema? Perché tanto la storia comunque progredisce e il GM può introdurre ostacoli anche a prescindere dall’emersione di conseguenze per effetto di tiro? Avete notato e accusato anche voi questo aspetto? E se si, come vi comportate quando la matematica di un colpo comincia a propendere pesantemente verso il Successo Pieno e le sfide cominciano ad essere senza (o con meno) mordente?
Grazie a chi vorrà rispondere