6- e fallimento

si, DW ha iniziato a “deragliare” rispetto a questo.
Perciò nell’altro thread collegato a questo ho scritto:

A mio parere è un difetto per un sistema. Senza se e senza ma.

Per tutte le ragioni riassunte qui da @ranocchio ed esposte nel podcast citato.

Aggiungo che un simile meccanismo (regola) è abbastanza inutile.
A cosa mira? Dove spinge? quale è lo scopo di un potere di salvezza-correzione rispetto all’esito del randomizzatore concesso ad uno solo dei partecipanti al gioco?

Per evitare effetti ridicoli o castranti sul pg, se ci pensate, non è infatti assolutamente necessario.

Al di là della descrizione estetica, che di per sè spesso basta ad evitare figuracce o effetti di crassa incompetenza, ciò che fallisce è l’obiettivo, l’intenzione, non l’azione.

Lo sanno un pò tutti, ma non sempre ci si ricorda di questa cosa quando si gioca.

Se Indiana Jones prende a spallate la porta della camera di Miss Blondie perchè sente le sue grida mentre viene aggredita da due cultisti in turbante è chiaro subito a tutti che l’obiettivo di Indie è salvare Blondie dai cultisti ed evitare che la rapiscano; buttare giù la stramaledetta porta chiuse a chiave dall’interno è solo l’azione strumentale per il raggiungimento dell’obiettivo.

Un 6- significa allora che Indie non ce l’ha fatta nel raggiungere il suo vero obiettivo, ma l’azione può ben essere gestita come si vuole.

La porta andrà giù, perchè vedere Indie che si sfascia la spalla su una porta rimanendo dolorante con la porta che lo prende a fischi e pernacchie è cosa maligna (che poi chi lo ha detto…in un film del genere a me strapperebbe più di una risata e ci starebbe un casino nell’auto humor del protagonista…), tuttavia andrà giù alla terza spallata…troppo tardi! e Indie osserverà miss Blondie svenuta o scalciante che viene asportata dai due ceffi dalla porta finestra della camera e portata via.

Ci sono sistemi che questa procedura la esplicitano in modo chiaro e anche un pò pedestre se vuoi: fanno fissare formalmente l’obiettivo, fanno fissare formalmente il tipo di azione che usi per raggiungerlo, fanno descrivere il risultato dell’azione separatamente dal risultato dell’obiettivo, indicando per ogni step chi ha diritto di narrare e in che termini e con quali limiti.

Non è detto che sia per forza migliore come procedura.

AW condensa tutto nella Mossa e nei suoi outcome. Va, come dice la Ranochiella nazionale, in modalità ninja, in stealth.

Ma questo non significa che sia corretto stravolgere il meccanismo di base e consentire che un fallimento dell’obiettivo diventi un suo successo con associata una sfiga roboante magari di tutt’altro genere.

Una volta questa cosa l’ho sbagliata di brutto in AW.
Il Pilota ha provato a sedurre una militare (con cui peraltro in una delle prime puntate si era preso a botte stendendola e lasciandola sanguinante con un paio di cicatrici…) con cui si era stretto un rapporto.

E’ andata male sul tiro, 6- , proprio mentre l’atmosfera si era fatta intima.
Il giocatore mi guarda preoccupato.
E io ho cannato.
Ho descritto come la seduzione andava a buon fine e scoppiava un affetto fra i due…ma ho continuato raccontando che il PG, travolto dalla passione momento non si accorgeva come durante la notte i militari che avevano occupato il villaggio erano riusciti a sottrargli il mezzo (in gioco avevo già esplicitato che i militari andavano requisendo mezzi, armi e altro).

Al giocatore è andata giù si e no. Aveva ragione lui, non c’era alcun collegamento fra il dolore occorso e il momento e l’obiettivo del tiro, o comunque il collegamento era davvero stirato.

Ma la cosa più importante, peggiore, è che ho deciso solo io la trama della storia.
Potevamo non tirare, tanto ho deciso sul momento che la seduzione andava a buon fine…probabilmente perchè mi piaceva così, mi faceva comodo così per avere più “romance drammatica” e perchè mi sembrava proprio che il giocatore desiderasse quello.

Il giocatore non ha avuto voce in capitolo e non c’è stata alcuna coincidenza fra il randomizzatore impersonale e le libere decisioni dei giocatori del conflitto, c’è stata solo la mia sovrascrittura.

A posteriori e dopo la giocata ho immaginato come sarebbe piegata la storia se la giovane tosta militare avesse tirato un cartone al Pilota. E mi sono detto che sarebbe stata davvero migliore. La militare stessa come png ne sarebbe risultata più credibile, meno “cartonato da hollywood quale tipica femmina da film ridotta a clichè”. E il Pilota, se davvero ci teneva a quel png poteva iniziare una poderosa parte di storia alla rincorsa per farle cambiare idea e desideri, magari con Orologi ad Hoc.
Ed oltretutto così facendo io non sono stato minimamente sorpreso dalla storia in quel momento.

Me ne rammarico.
Ma tutto è partito dall’errore sul 6- ed il suo significato.
Anche io sono evidentemente vittima del clima imperante da “fail forward”, che odio cordialmente come già scritto.

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