Questo discorso potrebbe diventare lungo e portare a considerare la struttura della conversazione fra Master e giocatori in molti gdr.
Non si può dire che l’esempio da te riportato sia sbagliato secondo il manuale di DW.
Credo anzi che la maggior parte dei giocatori lo giochi così senza problemi e con tanto divertimento.
È uno dei punti a mio avviso discutibili di DW, ovvero che non è chiaro sullo scopo oggettivo del gioco e dunque sul modo di giocarlo.
Io penso che il modo e l’esempio di gioco postato siano effettivamente scorretti, ma con ogni probabilità posso essere visto come strano.
Ciononostante continuo a pensare che siano scorretti.
Il perchè lo penso, in modo un pò più serio e ragionato, lo si può capire dai post nel thread “realtà di un mondo immaginato”
Ma forse lo si intuisce anche solo da questa considerazione: che tipo di Autorità sta esercitando il master quando rivela quella scomoda verità e presenta il minotauro come costrutto?
Autorità di backstory.
Sta cambiando o inventando la backstory.
Sta introducendo i costrutti meccanici tipo robot-androidi-macchine-automi o simili. E quindi i loro ideatori, costruttori, le forme di energia-alimentazione, i materiali, i motivi per costruirli, eventuali scopi, nemici-alleati dei costruttori , luoghi di assemblaggio, tipo di rapporto con la magia di quel mondo (integrato, contrastante, concorrente) etc etc etc … millemila altre cose.
Ma quando lo sta facendo e in base a cosa e a quale regola?
All’improvviso nella risoluzione di un’azione di combattimento e senza alcuna connessione con altro che sia un colpo di ascia, cioè un elemento di fiction di quel tipo di mini conflitto. (e dunque, peraltro, senza concorrenza o partecipazione dei giocatori nemmeno con le classiche domande).
È chiamato a dare un esito di un tiro, di un mini conflitto e usa Autorità di Backstory al posto di Autorità Narrazionale.
Il giocatore si aspettava la risoluzione di un combattimento con quel nemico, magari tattico, magari scenografico, con complicazioni legate alle abilità di quel nemico e magari legate alla storia presente dei fronti e invece si ritrova un altro nemico inventato su due piedi e di cui nessuno sa nulla, nemmeno il master, il quale infatti lo ha improvvisato, prendendolo dal “vuoto” di un’intera parte del mondo mai udita prima.
Un conto è improvvisare la risoluzione di un’azione, un conto è improvvisare una parte del mondo.
Tra l’altro, di fatto, nell’esempio stai improvvisando anche sull’identità di un png/nemico.
Si è scoperto che il Minotauro in realtà è una macchina.
Poteva allo stesso modo e con la stessa facilità essere fatto di pan di zenzero e assorbire il colpo dell’ascia grazie alla sua dolce morbidezza.
Le due scelte sono sorrette (o meglio non sorrette) allo stesso modo, cioè non hanno una meccanica specifica nè un’informazione chiara e trasparente come presupposto alla base della scelta e dipendono interamente dalla pura libertà arbitraria dell’Autorità di Backstory del master, ma esercitata su due piedi in un momento e “luogo” che non è deputato a quello dal regolamento.
Anzi di più: ora sappiamo che, alla prossima “scomoda verità”, il Master potrà rivelare, usando lo stesso criterio, che il Minotauro è davvero diventato di pan di zenzero… perchè potremmo venire a sapere (con un certo sconcerto…) che le macchine possono modificarsi e simulare altri materiali e sostanze, ovvero che il Minotauro-Macchina era solo illusorio perchè il vero Minotauro secerne sostanze stupefacenti allucinogene, oppure semplicemente perchè si! tanto in prosieguo in qualche modo scopriremo perchè.
E via di seguito.
Così qualunque cosa può diventare qualunque cosa in qualunque istante.
I Fronti stessi potenzialmente si polverizzano e divengono del tutto liquidi.
Nulla in contrario se esistono i Minotauri Macchine intendiamoci.
Ma allora devono avere una loro coerente collocazione, con Fronti, Minacce, informazioni trasparenti, Mosse, in modo che i giocatori possano affrontarli e decidere, devono essere presentati in qualche modo.
Nulla in contrario se i Fronti cambiano anche vorticosamente, ma lo devono fare in base alle azioni di gioco dei Pg, non in base a scomode verità rivelate dal nulla sul colpo di ascia ad un minotauro.
C’è invece questa idea (non la tua, dico in generale) che ormai si è affermata, che i giochi moderni li puoi prendere e puoi giocarli seduta stante, senza una dura e approfondita preparazione e puoi come in un flusso Joyciano buttare lì al momento la roba in una zuppa di Autorità narrative che si mescolano nei vari momenti di gioco e basta che venga fuori qualcosa di divertente.
A me sembra che il Minotauro divenuto Macchina per un “rivela scomode verità” su un “taglia e spacca” corra questo pericolo.
Certo, se si tratta di un “mostro errante”, un incontro a tenuta stagna che inizia e finisce con quel combattimento, allora nessun problema.
È cosa eccentrica che serve allo scopo e poi torna nella borsa degli effetti eccentrici del momento, lasciando i giocatori a chiedersi e speculare su cosa diavolo fosse quel congegno e da quale parte del passato-futuro magico provenisse.