Allora, io ho giocato a Tales from the Loop e a Alien.
Sono due giochi molto differenti tra di loro, anche se usano entrambi l’YZE.
Io l’ho paragonato a BW perché alcune parti del sistema sono molto simili (compresa la risoluzione dei conflitti); anche se BW ovviamente è un altro mondo come raffinatezza di design.
A livello di caratterizzazione dei personaggi, fa un buon lavoro secondo me: in ogni gioco c’è qualcosa che spinge il giocatore a usare il suo personaggio secondo un’agenda (o interessi specifici, o credi, ecc).
Di solito ogni personaggio ha un oggetto / memento / ancora che gli permette di superare momenti difficili o fallimenti critici.
Tende a essere un sistema che spinge il gioco in una direzione abbastanza cinematografica anche se… il tallone d’achille (per me) è il sistema di combattimento a turni.
Infatti, il gioco che mi piace di più tra tutti quelli che sfruttano questo sistema è Tales from the Loop che non ha proprio un sistema di combattimento (dato il tema del gioco) e credo scorra meglio.
Alien, però, è un gioco più completo (e complesso). E, soprattutto, supporta tipi di avventure differenti rispetto a un mistero da risolvere (che invece è il cardine di TftL).
Parlando a livello meccanico puro: è un pool system, dove solo il 6 è un successo. Con più successi puoi acquistare degli stunt specifici per ogni skill utilizzata (come se fossero opzioni di una mossa di un PbtA).
Di solito i vari giochi hanno una valuta da spendere (stress, luck, ecc) che permette di ritirare un fallimento ma pagando delle conseguenze.
Il lancio di dadi ha tre esiti (e mezzo):
- Successi in eccesso (acquisti gli stunt)
- Successo (ottieni quello che volevi)
- Fallimento - che si divide in due sotto casi
-
- fallisco e accetto le conseguenze OPPURE provo a pushare , prendendo delle conseguenze e tirando di nuovo. Quindi il Fallimento copre il range 7-9 (se pusho), perché ci riesco ma pago delle conseguenze, oppure il 6- (se accetto il fallimento).