SILIKA - un quicksetting per Fantasy World

Riporto l’annuncio dal gruppo Facebook :slight_smile:

Siamo orgogliosi di annunciare che SILIKA l’ambientazione rapida per Fantasy World RPG è stata rilasciata!

Gratis!

Per sempre!

Per te!

Se ti piace, sostieni il nostro imminente Kickstarter qui:

https://www.kickstarter.com/projects/920776380/fantasy-world

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Per tutti gli altri il link per il download è questo
https://unplayablegamesrpg.itch.io/fantasy-world-silika

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Cactus! Cactus viventi!

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E pirati!

Everything 's better with pirates!

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Se siete in vena di accettare feedback, e/o se il PDF è vivo, quindi soggetto a continui aggiornamenti, vorrei sottoporre correzioni e semplici commenti.

Per iniziare, io preferisco Quick Setting, a QuickSetting. So che è una quisquiglia… proseguiamo!

A pagina 4, toglierei le parti che ho evidenziato:

Questa è già un’attività che in FW conta come gioco attivo e che può piacere a tutti, senza contare che ogni momento ad essa dedicato porterà grandi benefici per le fasi di gioco future.

Più in generale, molte frasi le ho trovate un po’ lunghe, o semplicemente appesantite da avverbi. Un esempio a caso, sempre da pagina 4 (enfasi mia); altri seguiranno poi:

Altrimenti usate quello che vi piace del QS per ispirarvi nel procedere con le normali procedure di definizione dell’ambientazione; scegliete cosa tenere, lasciare o cambiare; nessun elemento del QS è indispensabile.

Un’alternativa può essere:
Altrimenti usate quello che vi piace del QS per ispirarvi. Procedete con la definizione dell’ambientazione: scegliete cosa tenere e cosa cambiare; nessun elemento del QS è indispensabile.

Pag. 8, Typo:

Chiunque ci cada dentro va semplicemente giù a fondo

Inoltre io toglierei il “giù”, ridondante.

Pag. 15:

… o formazioni che sembrano corna o palchi.

Io cambierei la seconda parola. Se come immagino con quella intendevate i “palchi di corna”, ha senso solo descritta completamente, ed è effettivamente un doppione. E’ un po’ come se il significato fosse “sembrano corna o corna ramificate”; ma ora è come se fosse scritto “sembrano corna o ramificazioni di.”

Sempre a pag. 15, le frasi sono sempre lunghe, separate da “;” quando potrebbero essere tranquillamente dei “.”, e c’è un uso continuo di “Alcuni”, che potrebbe essere variato (anche a pag. 16 per i Khiton, e in altre pagine più avanti).

Pag. 16

hanno bisogno di respirare, mangiare, bere e dormire, provano dolore e piacere, provano emozioni e sentimenti.

Separerei meglio gli elementi di questa frase, ma soprattutto l’ultimo pezzo a me suona un po’ ridondante.

Pag. 17 Typo:

Vetromentei

Pag. 21:

Riconoscibili dal caratteristico abbigliamento grigio, i suoi membri rivestono un ruolo pubblico ma contraddistinto da un colore segreto

Qui serve a me un chiarimento. Cosa sta a significare quel “colore segreto”? Se s’intende il bianco o nero dei pezzi, allora ha poco di segreto :slight_smile: Se vedo uno fare domande in giro su un caso, probabilmente è un detective (quindi una Torre Bianca); se vedo uno che cura feriti, probabilmente è un medico (quindi una Torre Nera). Ma tutto questo non mi sembra avere un significato particolare. Perfino per le Maestà, non posso immaginare quale grande segreto possa nascondersi dietro il loro pezzo (immagino… “Comandare”, visto gli altri pezzi) o il loro colore.

Pag. 21:

Tutti i neonati che mostrano segni di essere una Vetromente devono essere portati a un enclave Sem’ya Razum (famiglia della mente) dove saranno marchiati con un tatuaggio sulla fronte che brilla quando focalizzano le proprie capacità.

Curiosità mia: Come si rendono conto dei loro doni, se sono neonati? E se un neonato non viene portato all’enclave? Niente tatuaggio, ma tutto funziona come al solito?
Immagino sia qualcosa che può essere decisa al tavolo, ma dato che viene descritta nel testo, sembra un punto per il quale l’ambientazione ha già un’idea abbastanza definita.

Pag. 22: typo:

semplicemente-estendendo (c’è un “-” di troppo).

PS: con lui, la Sem’ya Razum ha fallito miseramente, come insegnamenti e codice di condotta :laughing:

Pag. 23:

In tal senso gli appartenenti all’Ordo sono l’alto clero degli ingranaggi e delle rotelle.

Anche qui, solo come commento, userei parole diverse. Ingranaggio e rotella tutto sommato sono molto simili.

Più avanti:
Qualche volta è usato “elettro-forgiato”, qualche volta “elettroforgiato”.
Inoltre, un po’ ovunque, talvolta viene indicato qualcosa in maiuscolo, poi in minuscolo, poi nuovamente in maiuscolo.

Pag. 25:

Anche se il gioco non può creare Problemi e Dubbi al posto vostro, può rendere più facile trovare buone idee aiutandovi a focalizzarvi sulle caratteristiche uniche dell’ambientazione in questione, man mano che seguite la procedura standard di creazione dei PG.

Io userei una di queste due alternative:

  • Aiutandovi a focalizzare le caratteristiche…
  • Aiutando a focalizzarvi sulle…

Poi, personalmente tirerei via “in questione”; sempre abbastanza ridondante.

Il mondo di Silika è duro e spesso rende la sopravvivenza difficile
e crudele.

Io direi piuttosto: Il mondo di Silika è duro e crudele, e rende difficile sopravvivere.

Typo:

Trovare qualcuno di cui fidarsi (un amico o amante, una comunita)

Pag. 34:

Questo è il mio corpo Artificium
• Una parte di te è meccanomagica:
» È piccola e [occultabile]



• È [ingombrante] e [rumorosa]; scegline un altro:

Purtroppo, se scelta piccola e occultabile, va un po’ in conflitto col fatto che di base è sempre ingombrante e rumorosa.
Ok, si può scegliere di togliere quei tag, con le qualità, ma questo ti riduce ad avere una parte meccanomagica che sostanzialmente non fa nulla, e probabilmente causa rogne con i suoi lati negativi, oltre allo stigma sociale.

Forse, si potrebbe rivedere la lista delle varie sezioni, per ottenere qualcosa di altrettanto modulare e interessante, ma un po’ più equilibrato.
Un’idea potrebbe essere (come ha fatto AW in passato… vado a memoria), partire con un numero di qualità/tag diversi a seconda della grandezza della parte. Quindi, una parte piccola è occultabile, ma magari ha solo una qualità aggiuntiva; una parte enorme è evidente, rumorosa ecc. ma magari ha tre qualità positive da scegliere. Ecc.

Pag. 39:

L’Ordo esercita un monopolio quasi completo sulla produzione e manutenzione di questi dispositivi, vendendoli solo a poche persone selezionate…

Anche se la pagina 23 ci insegna che: La tecnologia dell’Ordo non viene
mai venduta! :wink:

Lame di vetro grezzo
… queste armi seghettate di forma irregolare sono ancora più forti e affilate di quelle vetroforgiate.

La pagina precedente ha:

Una lama fatta di vetro sarebbe affilata ma estremamente fragile, mentre una lama vetroforgiata è resistente quasi quanto una fatta di metallo.

Quindi, abbiamo le lame di vetro che si spaccano da nulla, le lame vetroforgiate che sono praticamente metalliche, e le lame di vetro grezzo che sono super fichissime. Ok, ci sta. Ma per non fare casino al tavolo, il troverei un nome più ganzo per quel “vetro grezzo” :slight_smile:

Pag. 40: Typo:

un accrocco arraffazzonato

un accrocco raffazzonato

Pag. 41: Refuso alla fine del primo paragrafo:

ma la natura di questa connessione non è ancora chiara .locations

Inoltre, alcuni paragrafi hanno le intestazioni in inglese (Issue, People, ecc.), ma non credo sia voluto.

Come gusto personale, io userei le descrizioni in italiano per gli Archetipi di Compagnia. Capisco il chiaro riferimento ai giochi, ma non mi sembra che alla fine sia elegante per i giocatori italiani, trovarsi con quei titoli inglesi in mezzo al resto del manuale italiano.

Pag. 43:

Collettivo Wonaqua
Tutto ciò che vive è umido. L’acqua dentro è ciò che permette alla
materia secca di muoversi e parlare. Queste sono verità universali,
che stabiliscono ogni persona di qualsiasi scorza come parte di un
unico grande genere umido. Stranamente questo credo unificante ha
generato molti culti e dottrine, dagli aggressivi proseliti Wonunda
agli isolazionisti e riservati Wonroro.
“L’acqua trasforma. L’acqua purifica. L’acqua unisce.
Possa la nostra acqua fluire insieme in Wonoqua.
Siamo gocce. Siamo un mare. Siamo una cosa sola.”

Typo nel titolo, o più avanti nella citazione. Uno con la “a”, uno con la “o”.
PS: io cercherei un’alternativa anche a quel “stabiliscono”.

Pag. 44

Azar

Potrebbe per certi versi ricordare il tizio che si vede a pag. 22, che era già stato fonte di commenti qui sopra. Ma quello è indicato come Izar, lì. Typo? O semplice quasi-omonimia? Resta il fatto che la noia non mi sembra sposarsi bene con la descrizione di pag. 44.

Infine, sempre come semplice gusto personale, devo ammettere che le varie parole latineggianti (che ne seguono anche le regole per il singolare / plurale) non mi hanno fatto impazzire. Un po’ lungo tutto il testo si trovano delle intestazioni (ad. esempio Artificii, o Anima), che poi nel testo diventano Artificium o Animus. Certo, potete dare per scontato che chi legge si sia fatto un po’ di liceo, ma in alternativa potreste trattarli come parole difettive: quindi potreste decidere che Anima si riferisce alla singola creatura, così come ad un gruppo; o potreste usare Artificium anche per il plurale (gli Ordo e i loro Artificium sono molto apprezzati), ecc.

Pag. 46

possono apparire anche se la loro materia non è completamente carica, possono apparire indipendentemente da chi è nelle vicinanze, possono
essere pericolosi se provocati, e mostrano un comportamento molto
più simile a quello di scorze senzienti, il chè rende i loro pensieri
imperscrutabili ancora più misteriosi.

A parte la frase pesantina come costruzione e punteggiatura, così come già visto altrove, segnalo il “chè” da disaccentare, in quanto pronome.

Orsi della sabbia
Grande come un veicolo intero

Personalmente toglierei “intero”.

Pag. 46

I pescatori di riflessi
Piccoli uccelli divoratori di carogne, sono abbastanza innocui e persino belli quando vengono gestiti singolarmente, offrendo un buon prezzo quando vengono venduti come animali domestici in alcuni bastioni. Ma quando si incontrano in sciami (una rottura di riflessi) manifestano innate capacità da vetromente che usano per attirare ignari viaggiatori in un qualche terreno pericoloso, evocando visioni illusorie di cibo, acqua, rifugio o qualsiasi cosa la vittima desideri di più; una volta che il bersaglio ha incontrato una fine prematura, gli uccelli possono banchettare con la loro carcassa.

Gestiti e prezzo forse non sono le parole più adatte.
Inoltre, probabilmente non ho capito io il gioco di parole della “rottura di riflessi”, anche cercando un significato collegato al loro nome “pescatori di riflessi”.

Ok, finito. Spero di essere stato utile.

5 apprezzamenti

Uff! Tempo, tempo, mi serve più tempo. Giornate di 35 ore o giù di lì :stuck_out_tongue:
Intanto un grosso GRAZIE ad @AndreaParducci per il certosino lavoro di editing che si è smazzato. È sia utile che gradito :heart:

SILIKA non è (al momento) in sviluppo attivo. Ma essendo un manuale in formato digitale, mai dire mai. Tutto sta nel trovare il tempo di metterci mano :grimacing:

Io personalmente posso implementare le varie correzioni e suggerimenti sul gDoc originale, magari dopo che avrò finito il lavoro sul manuale base. Ma poi mi servirà l’intervento di @Luca_Maiorani per applicare tali modifiche sul file impaginato.
Questo per dire che SILIKA non sarà aggiornato a breve, ma che la volontà (se non il tempo :stuck_out_tongue: ) di sistemarlo c’è ed eventualmente si realizzerà in una versione 2.0 accessibile a tutti :sunglasses:

Intanto salvo il post e prendo nota di tutto :slight_smile:

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