Quoto tutto, a questo ho solo un’aggiunta da fare.
L’unica volta in un gioco dove se ci fosse stata una X-card al tavolo so che l’avrei chiamata è anche una situazione in cui la X-card avrebbe fatto danni.
Giocando a city of myst con un personaggio femminile, per come era girata la partita in seguito a un tiro fallito, la mia PG provava fiducia cieca verso un PNG che era la reincarnazione di Barbablù (e un serial killer). Il clima al tavolo era buono e la cosa non mi creava problemi di sorta. Il master lo sapeva, è un buon amico e c’è sempre stata molta fiducia reciproca, quindi la situazione era tranquilla. Finché non ha descritto una cosa nemmeno così “fuori” (Barbablù sfiorava la mano della PG mentre erano soli e diceva una frase melliflua che nemmeno mi ricordo) , ma recitata in un tono di voce che ha fatto scattare qualcosa. Mi sono ammutolita, lui ha capito che ero a disagio e ha chiuso la scena passando a un altro personaggio, ma il PG era ancora “bloccato” in quella situazione dalla fiction (Barbablù l’aveva già convinta a isolarsi dagli altri personaggi, di fatto) quindi sono andata in paranoia per tutta la sessione.
Dopo ne abbiamo parlato, gli ho spiegato cos’era successo e ci siamo venuti incontro: lui ha evitato di calcare così tanto sul lato “relazione abusiva”, abbiamo trovato un’apertura per cambiare la situazione e il “capitolo Barbablù” si è concluso in una trama interessante con un bel confronto finale (se ben ricordo l’ho bruciato vivo una volta liberata :P).
Perché dico che la X-card avrebbe fatto danni? Perché come dicevi tu, è una pezza. Se l’avessi premuta avremmo fermato la giocata, al tavolo non so quanto sarei riuscita a spiegare il mio disagio e probabilmente avremmo finito per abortire quel capitolo della storia sul nascere. Ma soprattutto il master non avrebbe capito perché avevo voluto fermare: fino a quel punto era andato tutto bene e nella fiction erano successe cose ben più gravi di una mano sfiorata (anche restando nell’ambito “relazione abusiva”).
Insomma, il genere di cosa che davvero fa sentire il bisogno di un “freno” o di una “pezza” (e se si parla di trauma può scattare in qualunque momento, per cose del tutto irrazionali) secondo me è anche il genere di cosa che vale la pena prendere di petto e affrontare parlandone, sapendo che gli altri giocatori sono lì per ascoltare. Avere la X-card al tavolo probabilmente avrebbe incoraggiato ad andare avanti che tanto va tutto bene e al massimo c’è il freno di emergenza. Non avere il pulsante rosso secondo me promuove l’ascolto attivo, in un certo senso: devi fare attenzione agli altri.