Ho fatto notare la cosa per far intendere quanto fosse sul pezzo più che come commento negativo. Ai partecipanti non è stato detto cosa avrebbero giocato e penso che nessuno dei ragazzi al mio tavolo sapesse dell’esistenza di altri gdr oltre a D&D. Durante la sessione aveva la tendenza a chiamare i tratti come fossero le abilità di d&d (es. “uso Razziare per…”), ma era super interessato e ben disposto, dopo avergli spiegato le differenze tra The Pool e la 5e si è subito adattato.
Ho iniziato a chiedere ai giocatori cosa pensavano del setting e se avevano in mente dei personaggi presi da altre fonti (il giocatore con la scheda di d&d ha tirato fuori un personaggio ispirato ad un videogioco, Borderlands). Poi loro hanno iniziato a chiedermi dettagli sul mondo man mano che scrivevano la descrizione, ad esempio come fosse il deserto e l’aspetto dell’IA. Nel mezzo chiacchieravamo della loro scuola e del perchè avessi portato quel gioco.
Io ho detto loro che avevano totale libertà in materia, che potevano collaborare all’interno della Ribellione, essere rivali o qualunque via di mezzo. Loro hanno deciso di voler giocare come gruppo, il gioco si è sviluppato in tal senso in maniera naturale. Non ci sono stati conflitti tra i personaggi.
Questa seconda domanda mi permette di sviluppare ulteriormente il ragionamento iniziato con la risposta precedente, sono contento della tua domanda perchè nel frattempo ho chiarito alcune idee (per questo motivo ho liquidato questo aspetto della sessione con una frasetta conclusiva nel primo post).
Ritengo che la sessione giocata non sia stata un’ottima sessione a The Pool, ma piuttosto un’ottima sessione di gdr. Date le circostanze (giocatori neofiti, poco tempo a disposizione, lontananza generazionale) è stato per me naturale (e me ne sono reso conto solo tornato a casa) prestare più attenzione a principi base del gioco di ruolo (ascoltarsi al tavolo, rispettare le scelte dei giocatori e rendere concrete le loro azioni, chiarire gli obiettivi) che alle procedure di The Pool. La scarsa dimestichezza con il gioco ha fatto il resto. Faccio qualche esempio:
Descrizioni dei personaggi: non ho fatto nessun intervento nonostante ci fossero molti elementi generici e liste di aggettivi.
Conflitti e scene: nella scena iniziale è scoppiato un combattimento tra loro e i soldati che si è sviluppato in maniera più simile ad un combattimento di d&d che ha un Conflitto di The Pool. I giocatori hanno attaccato a turno i soldati e il combattimento si è tradotto in tre Conflitti (Personaggio A attacca prima guardia, fallisce e viene disarmato; Personaggio B colpisce la prima guardia e la uccide; Personaggio C attacca la seconda guardia e la uccide).
Insomma, ho piegato alcuni aspetti del gioco perchè mi sembravano più d’intralcio che d’aiuto in quel particolare momento e ho dato la priorità ai “principi base” piuttosto che a pratiche tipiche di The Pool ma non universali.