Ispirato da @Bille_Boo con il suo Yes, the End, annoto anch’io per i posteri l’ulteriore hack di Not the End che ho partorito dopo le discussioni che abbiamo fatto a proposito di questa sessione. Anche in questo caso poi non abbiamo fatto seguito col gioco giocato, quindi potrebbe non funzionare in modo catastrofico. Per esempio, ho molta paura che succedano un sacco di nulla di fatto che semplicemente allungano il brodo con una complicazione, ma al contempo non sono sufficientemente motivato da fare i conti e vedere quali siano le probabilità dei vari esiti .
Not the Pool
Si fanno i personaggi come in Not the End.
Si inizia con una riserva di sette dadi (perché otto sono tratti da +1).
Nelle prove, si usano tanti dadi positivi quanti sono i tratti che vanno in gioco. Si usano tanti dadi negativi quanta la difficoltà, a cui aggiungere eventuali sventure o cicatrici. Si possono scommettere dadi a piacimento dalla riserva. Il narratore non aggiunge dadi positivi.
Nei dadi positivi si guardano gli 1. Nei dadi negativi si contano i 6. Le cicatrici entrate nella prova possono assorbire un 6 negativo (e si tengono il segnalino come in Not the End). 1 positivi e 6 negativi si cancellano uno per uno.
Al termine del tiro:
- se rimangono 1 positivi si ha successo e si recuperano i dadi scommessi dalla riserva. Gli ulteriori 1 positivi si possono usare uno a uno per aggiungere esiti positivi al successo o per aggiungere dadi alla riserva. Narra il giocatore.
- se rimangono 6 negativi, diventano tutti una sventura sola con tanti segnalini quanti 6 negativi. I dadi scommessi dalla riserva vanno persi. Se la prova aveva Pericolo, si esce di scena consumando altrettanti 6 negativi, che diventano una sola sventura da un segnalino (ma può comunque peggiorare con altri 6 negativi). Narra il narratore.
- se non rimane nulla, si perdono i dadi scommessi dalla riserva e c’è una complicazione. Narra il narratore.
Le prove cruciali funzionano come in Not the End.