Morte nel saloon @ Zine Quest 2024

Qui non avevo ancora segnalato che sto raccogliendo fondi per pubblicare Morte nel saloon su Kickstarter, come parte della Zine Quest 2024. Si tratta di un “filler di ruolo” che ho scritto con @StorytellingOwl in occasione del viaggio in macchina di ritorno dalla CrocoCon Classic 2023.

Si tratta di un gioco di spunti pensato per 3-5 giocatori, dalla durata di un’ora circa. Lo abbiamo scritto pensando a quelle serate tra amici che, di solito, non giocano, ma che potrebbero apprezzare il gioco di ruolo e che sono disposti a dedicarci un’oretta del loro tempo.

Se vi interessa, potete sostenerci al link sotto o condividerlo con i vostri amici:

https://www.kickstarter.com/projects/geeckoonthewall/death-enters-the-saloon

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Se avete domande sul gioco, sulle regole o sul suo processo di sviluppo, sono più che contento di parlarne.

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Mi piacerebbe avere un resoconto di una delle partite di playtest per sapere che tipo di atmosfere porta al tavolo. Perché da un lato mi attira e dall’altro non vorrei che tirasse fuori argomenti troppo cupi…

Una curiosità sulle regole: su Kickstart c’è scritto che chi ha il Jolly nero è colui che è puntato dalla morte e gli altri giocatori pescano dalla sua mano. Ma quante carte ci sono nella mano? Non ho ben capito, inoltre, la differenza tra quando le carte si accoppiano e quando no…

Ciao :slight_smile:
PS: è adorabile quando progetti come questo vanno in porto :slight_smile:

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Allora, di resoconti scritti delle partite non ne abbiamo, né registrazioni, per ora. In parte credo di aver già risposto a queste curiosità in una discussione sulla “Tana dei Goblin”. Scusami se copio e incollo la risposta:

Allora, la meccanica delle carte voleva essere una cosa semplice, quasi che si giocasse da sola, per non spaventare la gente con regole troppo complicate. In poche parole, chi inizia col jolly nero in mano è il Condannato e la Morte ha lo sguardo fisso su di lui. Chi resta con solo il jolly nero in mano viene portato via dalla Morte: è il personaggio che muore e, con la sua morte, finisce la partita (gli altri sono salvi).

In senso orario, tutti pescano, a turno, una carta dalla mano del Condannato. Se è il jolly nero, lo sguardo della Morte si sposta su un nuovo Condannato. C’è una frase rituale per questo, perché non ci sono altre conseguenze meccaniche, per rendere tutto rapido e semplice. Se si pesca una carta che si accoppia con una delle proprie, questa va scartata al centro del tavolo e si punta il dito contro il Condannato usando uno spunto dall’handout corrispondente al valore della coppia. È una cosa del tipo: “Tu dici che non vuoi morire, ma la Morte è qui per te perché in passato hai fatto questa merdata. Cosa hai da dire a tua discolpa?”. Infine, se si pesca una carte che non si accoppia, si usa il suo valore usando uno spunto dall’handout per scagionarsi. Qualcosa del tipo: “La Morte non è di sicuro qui per prender me perché io…”.

Si possono sempre fare delle domande aggiuntive per approfondire quanto abbiamo appena scoperto sui personaggi e sui retroscena. L’effetto è che quello che viene a generarsi è una piccola città con un passato torbido: ognuno ha fatto qualcosa di cui potrebbe pentirsi e non esistono anime candide. Inoltre, la Morte porterà via una persona a caso, per cui la morale che emerge, se vuoi, è che non c’è senso alla Morte. Nessuno può dirsi sicuro e a volte sono davvero i migliori che se ne vanno.

Però questa è una morale emergente, se vuoi. Il punto del gioco è divertirsi a vedere che retroscena emergono. Si potrebbe quasi dire che è un gioco di costruzione dei retroscena della comunità e di esplorazione dell’animo e delle motivazioni dei personaggi. Però così sembra dannatamente serio. A me sembra molto più leggero da giocare.

Per il tono delle partite, preciso anche che, di solito, il tono delle mie partite è sempre stato abbastanza serio, ma è successo proprio a fine dicembre che ci fosse una partita dal tono molto più scanzonato. Non è stato un problema né per gli altri partecipanti né per @StorytellingOwl, che vi partecipava. A mio giudizio, il gruppo può semplicemente attestarsi sul tono che preferisce dare alla partita, e farlo direttamente mentre gioca (senza accordarsi prima). La mia preferenza personale è per le partite più serie, però.

Spero di essere stato abbastanza chiaro su tutti i punti. In caso contrario, chiedimi ancora. In ogni caso, tutte le regole sono già disponibili qui (il testo è in revisione, ma le regole ci sono tutte):

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Sarò un pirla io, ma ci ho messo un po’ per capire che l’immagine del primo post era un link al Kickstarter. Passandoci sopra pensavo che cliccando si sarebbe aperta a tutto schermo e stop.

Un link per i pigri:
Link kickstarter death-enters-the-saloon

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Ho letto le regole. Sembra carino. Bravi!
Sicuramente il testo è da ottimizzare in vari punti, e di istinto prevederei qualcosa di più semplice per il “controllo” del Jolly che passa dalle mani di tutti. Io proporrei di mettere il Jolly Rosso in mezzo al tavolo, e di avere una moneta a testa. Quando il Jolly Nero passa di mano, chi lo riceve mette la sua moneta sopra il Jolly Rosso. In questo modo, se passa di mano a tutti, quindi se tutte le monete sono sul Jolly Rosso, scatta la Fine del Gioco dove tutti scampano alla Morte.
Non appena uno butta giù una coppia, si riprendono tutte le monete.
In questo modo non devi più ricordare a mente dov’è passato il Jolly Nero.

Poi riguardo a:

Se qualcuno è costretto a scartare tutte le carte che ha in mano in questa fase, fino a non averne più nessuna, perché ogni carta nella sua mano si accoppia con una delle altre, ritirate le carte di tutti i giocatori e ripetete questa fase da capo.

Questa situazione è troppo bella per farsela scappare di mano con un “nulla di fatto, ripartite”. Io ci metterei la regola che la nuova partita inizia con quel giocatore che automaticamente prende il Jolly Nero (perché ha già provato a fregare la morte una volta, e la morte gli ha messo gli occhi addosso) E quando vengono distribuite le carte ogni altro giocatore può dargli una carta di quelle che ha in mano, perché sono rincuorati dal fatto che ci sia con loro una figura così segnata dalla morte, e il loro animo si fa più leggero… :innocent:

Infine, qui c’è un ovvio errore:

…seguendo la scala decrescente di valori:
A > 10 > 9 > 8 > 7 > 6 > 5 > 4 > 3 > 2 > 1

L’1 non esiste :wink:

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Grazie per i riscontri. Di sicuro li analizzeremo e prenderemo delle decisioni a riguardo. :wink: