Sembra che il problema non sia chiaro.
Il gioco obbliga il Master a “segnalare” il pericolo trappola.
Nell’esempio postato dall’utente sopra, il ponte veniva, a seconda delle versioni di gioco concreto proposto, descritto e segnalato più o meno intensamente come un pericolo. Ed è corretto, nessuno contesta e ha mai contestato questo.
Il punto è che, dopo una descrizione nella conversazione di gioco di quel tipo, cosa vuoi mai che dica qualunque giocatore di qualunque personaggio.
Un Ladro cercherà trappole.
Di fatto tuttavia la trappola è già manifesta. Tiriamo solo per vedere come il personaggio la affronta.
Come se il master avesse già descritto un mostro presente. Se vuoi un mostro distratto o addormentato.
Ma anche un altro tipo di personaggio starà allerta e cercherà segni di un pericolo specifico, ovvero meccanismi, trabocchetti etc.
Cioè nella conversazione di gioco il giocatore, che so, del ranger dirà cose tipo "aspetta, il ponte non mi quaglia per niente, lancio sassi nel suo centro e sulle assi per capire se qualcosa cede, se il tonfo rivela qualche meccanismo o del vuoto o mi segnala qualcosa, faccio scorrere acqua per vedere se ci sono fessure sospette, tiro con forza le corde di fissaggio etc etc etc millemila cose.
E tirerermo Discernere o altro.
“Da cosa devi stare in guardia?” “dalla botola che si apre a metà del ponte, lì un sasso ha fatto un rumore sinistro”.
Cambia che il Ladro lo fa in fretta, immagino senza rumori e senza necessità di descrivere nulla di specifico.
A parte l’opinabilità della cosa (“controllare” non è così chiaro come verbo al riguardo, anche in relazione al successivo attraversamento dell’area), rimane il fatto che il ladro non può ancora fare domande per un qualche strano motivo. Se quello descritto fosse il suo vantaggio dovrebbe conoscere ora, subito, le risposte alle sue domande, invece deve attraversare l’area e, sembra, decidere di spendere prese, interrompere la conversazione e dichiarare che spende la presa e fa la domanda.
Cioè deve procedere sul ponte. Più o meno (anzi da certi punti di vista più ) quello che ha dovuto fare il ranger dell’esempio sopra per fare le sue domande di Discernere.
Se la conversazione di gioco divenisse: "procedo sul ponte: “ci sono trappole?” in senso assolutamente generico e immediato, cioè con priorità delle domande rispetto alle conseguenze di un attraversamento effettivo allora sarebbe come se il ladro ottenesse le domande e le risposte prima di attraversare. Prima di qualunque altra parte di conversazione ed in particolare di qualunque altra cosa possa faree o dire il Master.
Le domande insomma interrompono l’innesco delle trappole.
I fatti, nella mia esperienza di gioco è quello che i giocatori tendono sempre afare, scaricano subito le domande e l’attraversamento dell’area diventa solo nominale, formale.
Perché se invece di quella appena riportata la conversazione fosse: “procedo sul ponte…sto allerta e tiro le corde , osservo da vicino le pietre e le loro fessure…” o qualunque altra frase , ma senza ancora porre domande allora si pone il problema dell’innesco della trappola per l’attraversamento dell’area.
Insomma una cosa di questo tipo: “ok, procedo sul ponte, sto allerta per una botola in qualunque momento , pronto a saltare sui punti in corripondenza delle colonne del ponte che ho controllato solide (le ha controllate diciamo)”
“mentre procedi un dardo all’improvviso ti viene lanciato contro dalla prima colonna sulla sinsitra del ponte, è un marchingegno dei tempi antichi! Cosa fai?”
“Ci sono trappole?”(…!?)
…
Se la le domande interrompono le trappole o vengonio poste subito oppure se il master nell’esempio in cui scatta il dardo durante l’attraversamento ha barato se, allora non capisco perché la Mossa imponga di attraversare per spendere le Prese.
Immagino che in fiction questo consenta di avere il Ladro e il party comunque già sul luogo del pericolo.
Poi.
Una volta scovata la trappola sia il ladro sia il ranger tireranno ancora. Il Ladro per rimuovere trappole, il ranger per aggirarla in qualche modo.
Non vedo bonus rispetto al pericolo trappola del ladro nemmeno qui.
Entrambi potrebbero anche descrivere azioni che vengono dal master (pardon, dalla Fiction) ritenute o palesate sufficienti a sfuggire automaticamente al pericolo trappola.
Poi
Mi chiedo.
Più avanti nel ponte descritto ci sono altre 2 trappole, una botola e un altro dardo.
Finita la presa ottenuta o addirittura tutte le prese massime della Mossa…il Ladro è scoperto? Si ovvio.
Ritira la Mossa e prende altre prese? Ma come, allora
a che è servito vedere quanto successo ha avuto il primo tiro Esperto Trappole? Tanto può ritirare.
Il Ranger invece può sicuramente continuare a Discernere.
E se mentre attraversa il ponte il Ladro si mette anche a fare le azioni specifiche di controllo che ha descritto il ranger? Tiriamo anche Discernere?
Chiaro che se la conversazione concreta diventa esclusivamente e non può che esserequesta: “attravero, ci sono trappole?” allora vengono meno molti problemi ( non tutti ), ma la Mossa è scritta male e non ha senso distinguere il momento dell’innesco da quello delle domande/prese.
Ma onestamente oltre ad essere brutto, appunto l’attraversamento necessario ha poco senso.
Poi.
Quel ponte in realtà diciamo che da preparazione non ha trappole .
Il Ladro però si insospettisce nonostante la descrizione del master sia stata piana e tranquilla.
Lo facciamo tirare lo stesso?
È stato detto di si. La Mossa non dice nulla a tlriguardo, stiamo solo seguendo l’opinione di un nuovo utente, è sostenibilissimo che il master dica semplicemente: non è pericoloso in realtà, il tuo occhio esperto non ha dubbi, tranquillo. Sarebbe ciò che l’onesta richiede.
Ma seguiamo pure l’ipotesi dell’utente.
È un tiro a vuoto c’è poco da fare.
A meno che non sia un fallimento.
È più che un tiro a vuoto. È pericoloso per il Ladro .
Può di fatto generare la trappola che non c era da preparazione.
Poi.
Siamo di fronte al ponte. Tutto ttanquillo, è filato tutto liscio nella comversazione e nella preparazione del master la trappola non c’è.
un altro personaggio nell’attraversare canna qualcosa, fa un 6-.
Il Master: “è diabolico. Eravate praticamente certi che il ponte fosse solo un ostacolo alla vostra destrezza ed Ingombro, questione di attenzione, agilità e imbracature buone…
invece… un rumore metallico e sinistro annuncia che una salva di dardi è in volo contro di voi… cosa fate?”
Il Master sul 6- ha creato una trappola. Lo può fare?
Probabilmente qualcuno scriverà che la Fiction precedente non può essere contraddetta.
Ma è una cazzata. Il Master lo può fare.
E su una trappola scattata in questo modo, tra l’altro ancora come mossa morbida e di pericolo, la Mossa del Ladro in questione non aiuta per nulla.
EDIT: Letteralmente il verbo usato nell’innesco di Esperto di Trappole (edizione italiana Narrattiva) è ispezionare.
Si può tranquillamente tenere l’interpretazione “basta un’occhiata”, per me ha senso e non mi dispiace, tuttavia ispezionare ad essere sinceri è proprio qualcosa di più di “dare un’occhiata o controllare” e, alla luce del significato più pregnante di ispezionare, anche l’espressione precedente dell’innesco: ti prendi un momento sembra avere il significato di richiedere un attimo tranquillo e di concentrazione, cioè può sembrare richiedere qualcosa di più come requisito e non agevolare l’azione come “un’occhiata e basta”, altrimenti la Mossa avrebbe fatto meglio a dire semplicemente appunto: “quando osservi per un attimo” o cose del genere.
Invece ha detto che ti devi prendere un attimo (cioè fermarti e avere la possibilità di svolgere con calma quell’attività senza essere disturbato) per ispezionare la zona pericolosa.
Interpretazione di tutto questo: …“basta un’occhiata”?
Ma come fai a ispezionare se non camminando dentro e attraversando l’area PERICOLOSA?
Che è esattamente quello che completa l’innesco della Mossa.
Ma allora non è plausibile che la Mossa richieda l’ispezione dell’area più o meno come Discernere? Ovvero camminandoci dentro stai con calma ispezionando e abbiamo solo anticipato il tiro
I problemi rimangono anche seguendo l’interpretazione “basta un’occhiata”, ma aumentano se si mette (e lo si può fare ragionevolissimamente) in dubbio questa interpretazione dell’innesco.
In ogni caso la scrittura dell’innesco è di per sè goffa