Il Master che inquadra la gente!

Era una fiera tipo Modena play del mio paese.
Cerchero di dire le cose nella maniera più oggettiva possibile.

Eravamo io e due miei amici, girando nella fiera c’era questo autore che facevo demo dei suoi giochi, iniziamo a guardare i manuali e le schede.
Ci chiede se vogliamo provare il gioco?
Gli chiediamo quanto dura.
Ci risponde “20 minuti, è scritto fuori dalla porta”
Accettiamo, e il master ci fa sedere.
Il gioco era una sorta di cyberpunk con patti demoniaci.
Il master non ci chiede il nostro nome, non ci chiede se sappiamo giocare di ruolo, inizia letteralmente subito a spiegare l’ambientazione di gioco.
Ci fa la intro della Oneshot, e ci manda subito diciamo alla scena finale. Si doveva entrare in questo capannone, mentre apriamo la porta ci dice che vediamo una sorta di corda che attiverà un allarme.
Mentre cerchiamo di capire cosa fare fra giocatori (neanche 1 minuto passa), il master continua a dire “c’è una soluzione semplicissima per superare l’ostacolo guardate la vs scheda, guardate la vs scheda!!”
Insisteva insisteva, capita l’antifona guardo in scheda e avevo un oggetto che mi aiutava. Uso oggetto e proseguiamo.

Arriviamo al fatidico scontro finale, stessa cosa iniziamo a discutere fra giocatori su cosa fare per affrontare il boss, e il master ci dice quasi seccato “su forza, la soluzione è semplicissima”’ intanto gli si chiedeva chiarimenti sulla lore c’è li diceva finendo però la frase con: “…Ve lo avevo detto prima, ascoltate no!”

Gli chiedo un chiarimento su una delle abilità, il master mi dice altamente seccato “ma si è come la percezione dell’incantesimo xyz di d&d, è ad area che domande mi fai”

Gli rispondo “io non conosco tutti gli incantesimi d&d” (che è vero)

Gli dico chiaramente seccato " calmati, non ti incazzare?"

Ma andiamo avanti, ad un certo punto c’è una scena di dialogo con i png.
Non mi metto a ruolare il mio personaggio e parlo in terza persona, e il master mi guarda storto e insiste che devo ruolare in prima persona, e visto che insisteva gli ho ruolato teatralmente come voleva lui, ma lui si lamentava che non azzeccavo i dettagli della lore che ci aveva spiegato velocemente a inizio gioco, questa cosa lha fatta anche con il mio amico.

La nostra amica, stava zitta perché avevo visto dal suo sguardo che non voleva più stare al tavolo.
Dopo un po la missione era finita. Il master ci chiede se ci siamo divertiti?

Gli rispondo “Ni” il sistema era veramente carino e ce l’ha spiegato bene. Ma stavo per spiegargli che se ha questo modo di fare le demo può spaventare la gente o le persone che non hanno mai giocato. Non mi ha neanche lasciato finire di parlare, che mi ha detto “ma io sapevo che voi siete giocatori appena siete entrati!!”"
Mi sono cadute le palle e non ho insistito a dirgli più nulla.

Io e miei amici salutiamo, ringraziamo e andiamo via e parlandoci abbiamo avuto tutti le stesse sensazioni, “un master seccato, che voleva che si facesse le cose solo come voleva lui, che sapessimo la lore del suo gioco subito.”
Abbiamo dedotto che era una persona che nn voleva ascoltare, e ci siamo interrogati sul fatto ma se ha scritto 3 giochi e come fa a fare giocare la gente così?

È veramente la prima volta che mi capita un master così insopportabile.
La demo fra regole e scena è durata sui 30 minuti.

Mi sorgono delle domande.
Se fossi stato un neofita avrebbe avuto un atteggiamento diverso?
Perché aveva tutte queste pretese dai giocatori?
Oltre ai giocatori tossici ci sono anche Master tossici?
Avrei potuto fare qualcosa di diverso per godermi il gioco?
Perché cmq i suoi atteggiamenti erano sopportabili per me. Però parlando coi miei amici la mia amica dopo 10 minuti non voleva più stare al tavolo, il mio amico invece ha resistito per 20.

Nb. Queste demo che fa sono per vendere il suo gioco.

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Ottimo thread Alfonso! Ti rispondo a tempo debito, ma ottimo contributo.

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Giocare come voleva lui: ti sembrerà strano ma la prima volta lo troveresti anche divertente. Dalla seconda non so quanto.

Per il resto poco altro da dire: come esistono giocatori tossici, esistono anche Master tossici. E non è detto che si sia accorto di esserlo…

Ciao :slight_smile:

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Sinceramente Alfonso, sei stato fin troppo paziente. Io mi sarei sinceramente alzato dal tavolo esprimendo il fatto che non mi stessi divertendo.

Questa roba è veramente supponente: trattare da stupide le persone se non trovano una soluzione a un problema per cui il GM si aspetta un’unica soluzione accettabile.

Non si dovrebbe normalizzare questo tipo di atteggiamento e sarebbe buona norma appellarsi al fatto di alzarsi quando non c’è rispetto in tutti i sensi. Rispetto non solo di offendere con epiteti, ma anche di offendere la propria intelligenza.

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La cosa più assurda è che queste “demo” le fa per presentare il suo gioco e venderlo

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in genere no MA il fattore tempo potrebbe aver avuto un ruolo in questo atteggiamento

perché se va alle fiere di settore mediamente gli capitano probabilmente solo già giocatori e quindi per lui…non solo sono già giocatori ma giocatori che conoscono dnd a memoria (io faccio anche il master di dnd…ma se mi chiedi l’incantesimo X o Y mica li so a memoria)

eeeeeee hai voglia! Fin troppi…in genere io li ho beccati nelle associazioni che considerano loro feudo

non credo…avresti potuto mentire dicendo che non conosci i gdr (spesso lo faccio per avere una spiegazione senza preassunzioni da parte del mio interlocutore)

ovviamente tutto imho

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Mi spiace molto per questa tua esperienza veramente brutta.

Non lo sapremo mai. Bisognerebbe giocare con questa persona in un contesto neutrale, che non influenzato dalla necessità di promuovere un prodotto da vendere. Non mi pare che tu abbia questa gran voglia di giocare nuovamente con lui :slight_smile:

Ricordiamoci che il Game Master è solo un ruolo nel gioco. Non credo che le persone siano tossiche in modo selettivo rispettivamente a ciò.

Da quello che hai scritto mi sembra un pessimo venditore.

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Mi aveva già generato “antipatia” Ancor prima di iniziare a giocare quando gli abbiamo chiesto quanto durava la demo.

Cmq in altro contesto sarebbe curioso rigiocare, ma prevedo che ci litigherei di brutto perché abbiamo visioni del gioco molto differenti.
Per lui il suo sistema è super innovativo perché usa le carte francesi, e puo essere innovativo per chi ha sempre giocato ai GDR con dei d20.
Per me che ho provato più di 200 sistemi di gdr diversi uno vale l’altro.
Ho giocato troppa roba

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Purtroppo, questo comportamento è ormai comune nei cosiddetti “Autori” di GDR (con le dovute eccezioni), pochi dei quali sono persone effettivamente capaci di giocare con gli altri in maniera espressiva e interattiva.

E la loro posizione privilegiata di “Autori” e la necessità di ostentare comprensione e mantenere lo status gli impedisce a quel punto di fare l’autocritica e l’autoanalisi necessaria per migliorare come giocatori. Si tratta di uno stadio effettivo di sviluppo arrestato, dal quale questi personaggi non possono uscire a meno di rinunciare allo status e alla loro posizione di rilievo nella gerarchia clientelare dei nerd italiani.

È un argomento sul quale sto sviluppando un workshop, perché mi sono reso conto che tocca più o meno la maggior parte dei problemi che le persone hanno a interagire con il gioco di ruolo in italia, e nessuno ne parla abbastanza.

Ci troviamo in uno stato paradossale di sottosopra dove le persone che meglio possono insegnarci a giocare sono persone che non hanno mai aperto un libro di GDR e che incontri in biblioteca, e che le persone che peggio possono insegnarci a giocare sono gli autori/celebrità/influencer che incontriamo alle fiere.

In più, abbiamo il problema che questo socialmente si è proprio comportato da stronzo. Il che non è così fuori dal comune in queste sessioni “dimostrative”, ma di solito è fatto con una manipolazione molto più sottile di così. Buon per te che fosse palese.

A me è capitato recentemente con un autore molto più subdolo, che ha cominciato ad accusarmi di cose e mettermi parole in bocca per screditarmi davanti al resto del tavolo, per mantenere la sua posizione di leader e soprattutto di persona che “conosceva il gioco di ruolo”. Se conoscete il mio temperamento con stronzi di questo tipo, non è finita bene.

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Cosa intendi che le persone migliori per insegnare gdr si trovano in biblioteca?
Può spiegare meglio

Perché qui in paese da me c’è una biblioteca che mi ha chiesto portare giochi da tavola e GDR in biblioteca

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Intendo che la condizione della sottocultura GDR è tale che spesso mi trovo meglio a giocare con persone che non vi sono mai entrate a contatto (la biblioteca è uno dei tanti luoghi dove incontrarle), e che spesso sono loro ad avere cose da insegnare a me, piuttosto che il contrario. Mi considero banalmente mediocre a questa attività, perché ho speso anni a imparare cose sbagliate che poi ho dovuto correggere.

Quando mi ritrovo a giocare con “veterani” che già credono di sapere tutto, è molto più difficile disinsegnare abitudini disfunzionali.

Un esempio eclatante di neofita bravissima è la mia conoscente Helma Lindow (RIP), che purtroppo è venuta a mancare quest’anno per degenerazione di un melanoma.

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