Il mago di Jacob Randolph: dubbi e opinioni

Boh, io il Principio di Czege (“creating your own adversity and its resolution is boring”) l’ho preso sempre come una regola empirica, non una realtà assoluta. E si riferisce specificamente all’atto di risoluzione, non all’invenzione di limiti e dettagli per un personaggio.

Non ci vedo problema a determinare i propri limiti, se fa parte dell’invenzione di questo tipo di magia in maniera da renderla ricca di potenziale creativo. È chiaro che non posso definirne i limiti allo stesso momento in cui la adopero, ma il libretto è chiaro che questo avviene per la maggior parte in creazione.

Altrimenti perché mai scegliere altri tipi di difetti e limitazioni per il proprio personaggio? A mio parere è una cosa naturale e normale. Se mi invento che al mio personaggio manca un braccio sarò io a portarlo in gioco, non c’è bisogno di un GM che mi obbliga a farlo o di qualche valuta che mi tende una carota per invogliarmi.

Non dico non ci sia valore in un sistema più rigido – e infatti quello che state sviluppando nell’altro thread è interessante – ma a mio parere questo pure funziona.

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A questo punto, perché non dire al Guerriero: puoi superare ogni tipo di avversario, con le tue armi; tira, e raccontaci come hai fatto.
Magari lì c’è un esercito, davanti a te: tira, e raccontaci come li hai battuti tutti.
Se non fosse così, il povero guerriero non avrebbe più un significato, in gioco.

Se praticamente sta solo ai giocatori doversi porre dei limiti, tutto il resto delle regole del gioco crolla; per certi versi non stanno più giocando Dungeon World.

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Volevo solo dire che mi sono accorto che avevo già citato questa classe in un altro post:

Fondamentalmente, sono anche d’accordo con voi. È che non penso questi siano dei veri negativi della classe, non so. Ci ho avuto delle giocate molto particolari che non avrei potuto avere con altri libretti.

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Ho pensato un po’ a quello che hai detto, Andrea.

Ma sai che DW prescrive che un attacco faccia danno a qualunque quantità di nemici abbia senso al momento?

Se abbiamo stabilito nella diegesi che il tuo guerriero può tagliare in due un intero esercito con un singolo fendente della sua ascia demoniaca, allora, posto un successo di Hack & Slash e abbastanza danni, lo farà.

Nella pratica, non mi è mai capitato con più di tre nemici (a meno di sciami). Ma è completamente legittimo.

Penso che questo Mage funzioni uguale. Non ha senso utilizzarlo senza avere in testa che devi inventarti un sistema magico con una certa quantità di coerenza e fare molte molte domande su come funziona la magia. Dopodiché il gamemaster può presentare dei Fronti che incalzino i punti deboli di tale magia. Ed è chiaro che una magia senza difetti non sia interessante: infatti il Mage ti dice esplicitamente di creare delle limitazioni quando inventi il tuo Focus.

Anche senza il Mage, la quantita di cose che posso dichiarare sul mio personaggio, in creazione, è praticamente illimitata.

Ho avuto campagne dove:

  • Uno dei PG aveva una famiglia di draghi che lo aiutavano di tanto in tanto;
  • Uno dei PG era capace di volare;
  • Uno dei PG era il principe di una nazione di nani.

Insomma, il Power Level non esiste in DW. Non c’è bilanciamento. Un personaggio fatto bene ha difetti e punti deboli, e un GM che capisce i personaggi incalza tali difetti e punti deboli – non per creare una sfida, ma per generare conflitti produttivi e interessanti!

Ti consiglierei di dare un’occhiata alla One Unique Thing (“Caratteristica Unica”, credo) di 13th Age. È una meccanica molto singolare che a mio parere è molto facile e naturale da importare in DW. Puoi dichiarare una qualsiasi cosa riguardo al tuo personaggio, e quella cosa ce l’hai solo tu.

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Qui si va un po’ OT, ma riguardo alla One Unique Thing di 13th Age, l’ho odiata profondamente. Con tutto me stesso. E’ una delle paraculate più vergognose degli ultimi vent’anni di GdR, e mi stupisco sinceramente ogni volta che vedo qualcuno nelle recensioni o nelle discussioni elogiarla, come se fosse la novità che spacca di brutto, e che eleva 13th Age ad un livello superiore :slight_smile:
E’ di una pigrizia concettuale così grande che non può averla pensata un game designer, l’ha pensata uno degli sceneggiatori di Boris…
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Senza contare che cozza mostruosamente con tutto il resto del gioco. Praticamente abbiamo un simil D&D, con regole per tutto, il crunch nelle solite aree trite e ritrite, i cento attacchi a turno, i Punti Ferita che vanno giù a secchiate, tanto per scimmiottare un po’ i danni stile videogioco, e poi BAM! la menata narrativa della Cosa Unica buttata lì, totalmente a caso.
(e sì, anche la parte delle Icone è di una tristezza parificabile)

Torniamo a DW.
No, io non sono molto convinto della cosa. Ci sono molti elementi che incanalano il power level del gioco in binari specifici. Ed è un bene:

  • Il dado del danno che tu stesso citi, impedisce al guerriero di raccontare che con un fendente butta giù un esercito.
  • Il ladro non può dichiarare che si muove furtivo fra le ombre e le guardie cadono morte ai sui piedi, perchè lui si sente come Naruto… perché la sua mossa di Attacco Furtivo spiega bene cosa può e non può fare.
  • Se hai un Barbaro volante, stai umiliando il mago e la sua magia di Volo, o mettendo in ombra il Druido (a meno che tu non stia giocando ad Inverse World, dove più o meno tutti i libretti “volano”, perchè è adatto all’ambientazione). Ecc. Ecc.

Ok, puoi tirare un pò la corda sugli elementi di contorno, come ad esempio il tuo principe dei nani. Finchè è un titolo, o poco più, non dà alcun problema; se questo gli permette di farsi bello con tutti i nani, ancora è accettabile (ma comincia a pestare i piedi al Bardo); se il PG vuole andare in giro con una scorta di venti guerrieri nani, continuamente, questo cambia un bel pò il focus dell’esplorazione, stravolge il puntamento del riflettore durante un combattimento ecc.

Insomma, mi pare che i libretti aiutino a definire cosa i giocatori possono aspettarsi dai PG, talvolta anche solo andando per esclusione, leggendo cosa fanno gli altri libretti, o le mosse avanzate.

Ben diverso, se invece parliamo di Fate, come regolamento. Lì, praticamente tutto è trapping, che tu sia un principe volante, o il migliore assassino del mondo, devi sempre spendere un Punto Fato per avere quel +2 al tiro di dado, e far valere il tuo Aspetto. E sì, gli Aspetti in teoria sono sempre veri, ma lì si entra in un terreno paludoso, fatto di abilità che devono essere abbastanza alte per supportare quel che stai dichiarando, e di consenso per il tipo di gioco che si sta portando al tavolo: se decidiamo di usare Fate per giocarci una campagna alla Exalted, o alla Marvel Super Heroes, allora al tavolo sappiamo che praticamente tutti i PG sono in grado di sfondare muri coi pugni, o arringare folle intere, ma la scala di valori di Fate sarà sempre quella, cambia solo il respiro della narrazione: con DW la cosa non funziona, perchè troppi sono gli elementi “fissi” che sono sparsi ovunque, fra i libretti, e che riportano il gioco a quel genere di campagna, con quella tipologia di PG, con quel power level che gli autori avevano in mente.

Per tornare totalmente sul binario del topic, concludo finendo per ripetermi (senza nessuna pretesa di avere ragione, ovviamente - rimarco solo per chiudere il post): se usi quel tipo di magia fortemente freeform, rischi di inquinare DW scardinando quei binari invisibili di cui parlavo prima. E’ un tipo di magia che vedo più adatto in Fate, o in Cortex. Tiri per creare un Vantaggio, o per superare un Ostacolo… che tu lo faccia descrivendo le tue movenze ninja, o sfondando una parete con la testa come guerriero, o che tu lo faccia descrivendo la magia freeform che hai richiamato al momento che ti trasforma in nebbia e ti ricompone dall’altra parte, a livello meccanico non cambia assolutamente nulla.

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e vi lamentate del fatto che ho proposto che il master stabilisca un costo di mana in base a tabelle che diventa il riferimento pee lanciare la mossa di magia?

A seguire il postone di Pardu sembra che debba sempre tutto essere sotto “aggiustamento” e “calibratura” del master…

Per Icone e One thing in 13th Age ho sempre pensato anche io che siano cose del tutto inutili e fuori contesto

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Oddio, spero di non essere stato travisato.
Come dicevo, sono le mosse stesse che si trovano nei libretti ufficiali dei PG che tendono (secondo me) ad inquadrare DW in un certo genere di fantasy e di powerlevel. Il master non ha nulla a che fare con questo, è il gioco stesso che aiuta il gruppo ad “equilibrarsi”, se sfrutta le mosse che vede usandole come benchmark.

A proposito del sistema di magia freeform… Invece di continuare a dire la mia in modo molto generico, e criticare le vostre pensate, butto lì anch’io un’idea, anche se TOTALMENTE abbozzata e sicuramente mai provata. Siccome è una delle cose che mi son saltate in mente, mi andava di sottoporvela:

In molti GdR, c’è un talento (o un’intera classe) che permette di fare il Jack-of-all-Trades/Master of None, insomma il tizio che sa fare un po’ di tutto, ma non è specializzatissimo nel farlo.
Io vedo un ipotetico mago freeform come un Jack-of-all-Trades. Quindi, per esempio, potrebbe avere una mossa che gli permette di guadagnare poche Prese (possibilmente con un bel rischio di caos e/o effetti collaterali su 6-, ma guadagnando comunque almeno 1 Presa), idealmente una volta per scena, e di spendere le suddette prese per usare una mossa di un qualunque libretto (quasi fosse un copycat), purché sia nella sua fascia di livello (1 / 2-5 / 6-10). In fiction, questa mossa copiata viene narrata come magia/evocazione/incantamento/stand/quellochevolete.

Quindi potrebbe spendere una presa per usare Piegare Sbarre del guerriero, e sfondare una parete con una magica onda d’urto dirompente. Più avanti spenderne un’altra per lanciare Malocchio, sempre del guerriero, narrando come la magia trasformi le sembianze del mago in una mostruosità terrificante. Ecc. Ecc.

Se non esite una Mossa che somiglia all’effetto che vuole ottenere, non può usare la sua magia freeform. Questo gli permetterebbe di essere enormemente adattabile, ma di avere uno spotlight limitato, mentre classi specifiche possono spammare le loro mosse continuamente.

Di certo, non la soluzione che stavate cercando, ma comunque… cibo per la mente! :grin:

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Quindi è il giocatore che deve farsi il suo “libretto degli incantesimi” :laughing:

Ok, sto zitto… :face_with_hand_over_mouth: