Ciao a tutti!
Inizio pinnando @Hasimir e @Luca_Maiorani nel caso vogliano rispondere, visto che chiamo in causa il loro pargolo.
Settimana scorsa ho avuto l’opportunità di giocare a FW, iniziando due corte avventure sulla falsa riga di quella ispirata a Bloodborne. Con un gruppo abbiamo scelto un setting fantasy-ellenico (fortemente ispirato a Theros) e con l’altro un setting piratesco. Sono andate molto bene e la creazione della compagnia e del mondo di gioco è stata coinvolgente in entrambi i casi. Giunti alla creazione dei personaggi penso di poter dividere tale fase in due parti, con esperienze abbastanza dissimili tra loro. Bellissima la scelta di Sangue, Stirpe, Problema e Dubbio (sono uscite alcune idee che spaccano), meno soddisfacenti la presentazione dei libretti e la loro scelta. Ciò mi ha portato a voler esternare alcune considerazioni, alle quali si aggiungono l’esperienza de Il Mondo in Cenere e quella dell’avventura a tema Bloodborne. Grazie a queste esperienze ho visto in azione tutti i libretti ad eccezione del Sacerdote (ho provato come giocatore l’Animista, tutti gli altri libretti li ho osservati dal punto di vista del Mondo).
Parto mettendo nero su bianco il punto focale delle mie perplessità, ovvero la somiglianza tra le mosse iniziali dei libretti di FW e quelle di DW. Lascerei fuori da questa discussione i libretti del Menestrello, del Sacerdote, dell’Occultista e del Furfante, che mi hanno parzialmente (chi più chi meno) convinto. Per quel che riguarda i restanti libretti mi sembrano per lo più gemelli di quelli di DW (es. l’ordine del Cavaliere che alla fine ricalca la Cerca del Paladino, l’arma del guerriero, la polimorfia del druido, il compagno animale del Viandante ecc…). Per quel che mi riguarda non ci sarebbe niente di male, la mia critica non punta a questo. Il problema, approcciandomi al gioco, sta nel far combaciare questa somiglianza con il presupposto di portare al tavolo un’esperienza diversa rispetto a DW. In quest’ottica tantissime mosse iniziali non mi sembra aiutino nel fare ciò, compito che mi è parso sia tutto sulle spalle delle fasi di creazione precedenti (Sangue, Stirpe, Problema, Dubbio e creazione della Compagnia) nel corso della Prima Sessione. Da Mondo ho osservato che i giocatori di quei libretti tendono a uno stile di gioco molto simile a quello usato a DW, non permettendomi di distinguere i due gdr in tali aspetti e rendendomi difficile attenermi al genere richiesto da FW. Non ritengo sia un problema da imputare ai giocatori, ma ad uno dei loro strumenti fondamentali, ovvero le mosse iniziali di classe. Porto ad esempio un altro Pbta, ovvero The Sword, The Crown and The Unspeakable Power, che condivide con FW il rimando a Game of Thrones nella presentazione del gioco. Ma quest’ultimo, con i suoi libretti (molto più simili a quelli di AW rispetto a FW), riesce nell’obiettivo molto più di FW, in base alle mie scarse esperienze. Non è mia intenzione sostenere che uno sia migliore dell’altro, ma ho portato ad esempio SCUP perché a differenza di FW mi è parso avere delle mosse iniziali che supportano le premesse del gioco (e l’obiettivo di somigliare più al papà dei Pbta che a DW).
In conclusione mi sembra ci sia una dissonanza tra le mosse iniziali dei libretti e il resto del gioco e non mi è ben chiara la scelta di mantenere tutte queste somiglianze, a livello di mosse dei libretti, tra FW e DW. Capisco che il fantasy drammatico potrebbe anche non dipendere dalle mosse dei libretti (bensì da tutto il resto), ma la dissonanza rimane (che si è sempre mutata in fatica durante la fase di presentazione dei libretti e oltre). Da fruitore del gioco mi paiono, con tutte le dovute eccezioni, un’occasione mancata. Ci tengo ad aggiungere, in conclusione, che ritengo di dover ancora elaborare queste mie perplessità e che spero di averle esposte, seppure ancora in forma embrionale, in modo chiaro.
Sono molto curioso di sentire l’opinione degli autori, ma anche di sapere se altri hanno queste perplessità.