Ha senso avere una mossa sola?

@Matteo_Sciutteri, ti faccio la mia breve premessa: a me piace Blades in the Dark. Ci ho giocato un casino, ho imparato a giocarlo, l’ho portato in giro e lo stavo giocando anche prima che iniziasse la quarantena. Io non ho problemi con quel gioco e con la sua meccanica principale, il tiro d’azione, che puoi vedere come una specie di grande mossa unica.

Tuttavia, ti dico anche cosa ho visto in questi anni: la gente, statisticamente parlando, fa fatica con quel tipo di meccanica. Per uno come te che ci si trova bene, ne trovo almeno dieci che mi restano bloccati e si chiedono “E adesso, cosa faccio?”. Allo stesso modo, anche io non amo quella meccanica così generica, seppure ne riconosco i pregi: ho imparato a gestirla, ma mi piace molto di più avere delle mosse specifiche che mi guidino lungo tutto il processo.

Insomma, mi piacerebbe riassumere che c’è legittimamente gente che si trova meglio con una grande mossa e gente che si trova meglio con tante mosse specifiche. Non ha senso che proviamo a convincerci su con che approccio dobbiamo trovarci meglio, perché dipende troppo dai singoli (ed è legittimo che sia così). Però, credo che ci toccherà perlomeno accettare che la maggior parte delle persone riescono a giocare meglio con più mosse specifiche che ti guidano lungo tutto il processo creativo della risoluzione.

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