Mi focalizzo specificamente sulla domanda che chiude il post (e che ne è il titolo). Secondo me la risposta è certamente sì, così come in modo speculare “certamente sì” abbiamo bisogno di regole diegetiche.
Provo a dare un paio di definizioni, solo per avere un terreno comune. A grandi linee, io interpreto che le regole diegetiche siano espresse esclusivamente in termini di ciò che è nel mondo immaginario (personaggi, PNG, la magia, la tecnologia o le scienze del mondo di gioco, i suoi costumi e tradizioni…), mentre le regole meccaniche coinvolgono il mondo reale, dove noi giocatori giochiamo. Così a naso mi sembra una partizione dell’insieme delle regole, ma tanto non credo che migliorare la precisione delle definizioni sia utile all’argomento, né credo che il fatto che sia davvero una partizione, una copertura o che qualche regola rimanga fuori sia utile all’argomento. (E sì, sto davvero usando partizione e copertura in una rigorosa accezione matematica da teoria degli insiemi.)
Ora, fatto questo preambolo lungo e doloroso, spiego perché a mio avviso è autoevidente che non si può costruire un GdR senza l’una o l’altra categoria di regole. La G di GdR, così come la s nascosta in FKR, ci dicono che inevitabilmente avremo una regola, più o meno esplicita, che ci dice in che relazione stiano i giocatori e che compiti abbiano al tavolo. Con la definizione sopra, questa è una regola meccanica, perché parla dei giocatori. Al contempo, quando descriviamo un sasso che cade in un pozzo e tutti al tavolo annuiscono, è perché stiamo applicando una regola diegetica: in sostanza, stiamo facendo un parallelo con il mondo reale e implicitamente applicando la regola per cui “un grave tende a cadere verso la superficie del pianeta”, che parla soltanto del mondo immaginario. (L’esempio magari non è proprio l’apice dell’intelletto umano, visto che confonde le acque, però questo mi è venuto in mente.)
Da questo punto, il discorso si potrebbe spostare sulla domanda: qual è un insieme minimale di regole meccaniche? E anche sulla domanda: l’insieme minimale è unico? A mio avviso rischia di diventare una preoccupazione meramente accademica. Comunque ci sono tanti esempi di giochi ultralite, FKR o altre fantasiose etichette, per il mio gusto più che speculare sarebbe meglio giocarli! Così si possono convincere gli amici con affermazioni perentorie come dobbiamo provare questo nuovo gioco per il bene della scienza. (E qui mi taccio, perché sto iniziando a partire per la tangente.)