FKR Abbiamo bisogno di regole meccaniche in un GdR?

Mi focalizzo specificamente sulla domanda che chiude il post (e che ne è il titolo). Secondo me la risposta è certamente sì, così come in modo speculare “certamente sì” abbiamo bisogno di regole diegetiche.

Provo a dare un paio di definizioni, solo per avere un terreno comune. A grandi linee, io interpreto che le regole diegetiche siano espresse esclusivamente in termini di ciò che è nel mondo immaginario (personaggi, PNG, la magia, la tecnologia o le scienze del mondo di gioco, i suoi costumi e tradizioni…), mentre le regole meccaniche coinvolgono il mondo reale, dove noi giocatori giochiamo. Così a naso mi sembra una partizione dell’insieme delle regole, ma tanto non credo che migliorare la precisione delle definizioni sia utile all’argomento, né credo che il fatto che sia davvero una partizione, una copertura o che qualche regola rimanga fuori sia utile all’argomento. (E sì, sto davvero usando partizione e copertura in una rigorosa accezione matematica da teoria degli insiemi.)

Ora, fatto questo preambolo lungo e doloroso, spiego perché a mio avviso è autoevidente che non si può costruire un GdR senza l’una o l’altra categoria di regole. La G di GdR, così come la s nascosta in FKR, ci dicono che inevitabilmente avremo una regola, più o meno esplicita, che ci dice in che relazione stiano i giocatori e che compiti abbiano al tavolo. Con la definizione sopra, questa è una regola meccanica, perché parla dei giocatori. Al contempo, quando descriviamo un sasso che cade in un pozzo e tutti al tavolo annuiscono, è perché stiamo applicando una regola diegetica: in sostanza, stiamo facendo un parallelo con il mondo reale e implicitamente applicando la regola per cui “un grave tende a cadere verso la superficie del pianeta”, che parla soltanto del mondo immaginario. (L’esempio magari non è proprio l’apice dell’intelletto umano, visto che confonde le acque, però questo mi è venuto in mente.)

Da questo punto, il discorso si potrebbe spostare sulla domanda: qual è un insieme minimale di regole meccaniche? E anche sulla domanda: l’insieme minimale è unico? A mio avviso rischia di diventare una preoccupazione meramente accademica. Comunque ci sono tanti esempi di giochi ultralite, FKR o altre fantasiose etichette, per il mio gusto più che speculare sarebbe meglio giocarli! Così si possono convincere gli amici con affermazioni perentorie come dobbiamo provare questo nuovo gioco per il bene della scienza. (E qui mi taccio, perché sto iniziando a partire per la tangente.)

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Mio Dio.
È la fine.
Non solo concordo a pieno (dai, forse solo al 99%) con il post di @Davos, ma mi ha praticamente tolto le parole di bocca per quanto è chiaro e puntuale :scream:
Non lo so, ha senso continuare a vivere oltre? ( :rofl: :kissing_closed_eyes: :heart: )

Personalmente l’intera faccenda, non intendo questo thread specifico ma l’intera esistenza del movimento FKR così come anche quello NSR e delle loro più o meno recenti argomentazioni teoriche, mi suscitano sentimenti ferocemente contrastanti.
Non li esprimerò qui perchè sarebbero davvero tanto tanto OT.
Mi limito a one-uppare @Davos e attendere l’imminente fine :grimacing: :face_in_clouds: :dotted_line_face:

EDIT:
Il singolo 1% con cui non concordo è la sua affermazione che i FKR non siano “oggettivamente funzionali”.
Oggettivamente sono funzionali agli scopi di chi li gioca, perchè li giocano e funzionano :stuck_out_tongue: diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Il Sistema 0 è funzionale, di per se. Banalmente la riuscita o meno del gioco dipende da regole sociali estrinseche al gioco, spesso messe in tavola NONOSTANTE il testo del gioco… e gli FKR hanno molto poco testo di gioco… so, profit? :roll_eyes:
Da notare è anche come la CULTURA specifica dei FKR sia ancora più polarizzata e col coltello fra i denti di quella OSR, cosa che rende molto più chiare nette e non negoziabili le regole sociali necessarie a far funzionare il gioco al tavolo: ha MOLTE più richieste minime, ma è anche MOLTO più intransigente nel pretenderle e nel tagliare via chiunque non si adegui a tale standard aureo.
Chi si siede a un tavolo FKR (e ci rimane) è il frutto di una serrata selezione sociale.

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Mi dispiace tu qui stia facendo uno straw man. Ti invito a leggere i post che ho linkato ad inizio del thread.

Per quanto riguarda @Davos, il tuo post mi appare molto confuso. Fai uso di parecchi termini senza definirne la semantica o che potresti sostituire con termini di uso comune. Ammetto che ho avuto anche io la mia fetta di colpa: sarebbe stato meglio usare il termine verosimile o credibile. Avrebbe creato meno fraintendimento.

Più che rispondere alla domanda nel merito, ognuno ha espresso le proprie ansie rispetto regole e ruolo dell’Arbitro. Come detto, avevo una domanda specifica. Ho ottenuto razionalizzazione psicoanalitica di vostri traumi al tavolo oppure un giudizio estetico. In generale ho visto anche un certa faziosità di persone che non hanno provato a mettere in dubbio la propria idea.

Effettivamente si può anche chiudere il thread: è ufficialmente deragliato.

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hai ragione.

A volte è sufficiente dire poco.

Fa tutto il master non è un buon sistema di gioco a mio giudizio.

Non crea maggiore solidità, realismo, immersione usa la semantica che ti pare.
Tende inesorabilmente all’ illusionismo, a mio giudizio, e questo è il motivo per cui, secondo me, il tipo di esperienza/percezione/significazione al tavolo non riproduce analogicamente quanto avviene nella Realtà Primaria.

È un’idea molto vecchia, nonostante qualcuno la possa spacciare come una scoperta. Lo dico perchè sono il più vecchio.

Personalmente non credo di avere traumi al tavolo da gioco. Ma non si sa mai. In fondo traumi ne abbiamo tutti.

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Aspettate a chiudere il Thread perché io prima voglio capire una cosa: io ho iniziato a giocare nel modo descritto nel primo articolo, anzi ho iniziato a fare il Master in quel modo, quindi non ho un pregiudizio in sé e per sé. Di più, io sono uno di quei Master che alcuni qui non sopporterebbero perché mi piace creare trame che i giocatori vanno a sviscerare, uso l’illusionismo per tagliare le parti morte e cerco di dare alla fiction il giusto peso (e questa frase scatenerà i dubbi di molti ma chissenefrega). Ma sono anche un Master che ha capito che fare tutto da solo non aiuta, che andare a braccio può portare a problemi, per questo cerco giochi che abbiano regole per quello che voglio fare (anche adattabili, eh!) perché io sono una persona, ho delle mie idee, ho delle mie convinzioni e ho l’idea di come si dovrebbe svolgere la scena. In altre parole, inconsciamente, se i giocatori mi assecondano ce la fanno, altrimenti avranno difficoltà (o non ci riescono proprio). Delle regole oggettive, invece, mi permettono di considerare anche fattori fuori dal mio controllo: se un PG riesce o no a nascondersi, me lo dicono le regole, non la mia idea che ho in testa. Ora, ciò detto, veniamo alle domande di inizio thread:

E la risposta è stata: sì, semplicemente perché rendono il gioco oggettivo e non soggettivo. Nonostante io pieghi le regole al mio bisogno, le regole meccaniche servono perché sono oggettive e non soggettive.

La risposta alla domanda è stata: è meglio averle perché rendono la risoluzione delle azioni oggettive e non soggettive.

Oggettività vs Soggettività: le regole meccaniche sono oggettive, quelle digetiche (l’ho scritto bene?) sono soggettive; e l’esempio del lupo è calzante:

Soggettività vs Oggettività. E non si parla di realismo, verosomiglianza od altro. Se vuoi parliamo di questo, ma non mi sembra lo scopo del thread.

Ciao :slight_smile:

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Leggendo, vedo un sacco di cose interessanti e che condivido, ma la discussione ha preso una piega ideologica che non mi piace.

È un peccato, perché secondo me potevano nascere degli spunti interessanti su cui confrontarsi.

Non so perché, ma trovo che il “mondo” FKR abbia un suo fascino, qualcosa di “primordiale”, qualcosa che, nonostante degli aspetti che oggettivamente non trovo a me più congeniali, stuzzica comunque il mio interesse.

E sì, credo che in un gioco di ruolo da tavolo debbano esserci delle regole “meccaniche”, non fosse altro che per preservare banalmente il suo lato boardgame (che, onestamente, apprezzo).

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L’argomento è chiuso temporaneamente in quanto mi è stato segnalato da diverse persone che ha preso una piega poco produttiva. Interverrò fra poco.

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Allora, prima di tutto faccio un mea culpa perché avrei dovuto seguire questa discussione più da vicino. Non penso nemmeno vagamente siamo arrivati a un punto di degenerazione, ma è evidente che si sono intese diverse cose sul “di che cosa stiamo parlando” e avrei dovuto obbligare @LordPersi a chiarire meglio di cosa voleva parlare prima di lasciarla procedere. Per piacere, la prossima volta segnalatemi le discussioni in maniera proattiva – non posso vedere tutto.

Il problema parte dall’apertura: “regole meccaniche” non è qualcosa con un significato chiaro, e avendo tempo ed energia mi sarebbe scattato il solito campanello d’allarme e avrei dovuto chiudere il thread fin quando @LordPersi non si fosse espresso con più chiarezza. Senza un tema chiaro, il thread è diventato presto “cosa ne pensi di FKR” – ciascuno a dire la sua, nessuno a scambiarsi niente.

@Davos ha inserito i propri temi, probabilmente percependo un vuoto di orientamento nella discussione, @Hasimir qui ha solo seguito e risposto – non posso fare colpa di ciò a nessuno dei due, dato che non era chiaro nemmeno a me cosa fosse fuori tema in questo contesto.

In breve, se fossi più in forma avrei gestito questa discussione più da vicino e saremmo riusciti a spezzettare i vari sotto-argomenti come in passato, e generato meno frustrazione per tutti. Ci farò più attenzione.

Faccio un commento separato sul fatto che la discussione è stata linkata con un po’ di sfogo da @LordPersi in un ambiente vicino a noi ma esterno (la chat Ruling the Game su telegram). Anche se ho un’intesa con gli amministratori di questa chat e condivido lì in automatico i messaggi nella categoria #antro-old-school con un bot, questo non significa che postare lì una discussione, in maniera che partecipanti ad essa possono essere criticati ove non possono rispondere, sia una cosa corretta. Ho capito che @LordPersi l’ha fatto in buonafede e quindi ho intenzione di lasciar correre la cosa.

In generale, se postate in Giochi e giocare, aspettatevi un confronto con persone con storie di gioco personali anche molto diverse dalle vostre, e che non necessariamente condividono i vostri principi di fondo, parlano con lo stesso vocabolario, o vi danno le risposte che vi aspettate. Questo forum non è luogo dove arroccarsi sulle proprie filosofie. Diverso è se c’è un deragliamento attivo e distruttivo, ma non mi è sembrato questo il caso – più una confusione sul di che cosa si volesse parlare.

Come ultima cosa, so bene che parte del vocabolario usato da @Hasimir, e parzialmente da @Davos evoca per molti fantasmi di ambienti elitisti e settari. Non mento – li ricorda anche a me. Ma ho parlato con entrambi e non li ritengo un’espressione di questo tipo di cultura. Bisogna accettare che questo è il vocabolario con cui decidono di esprimersi con onestà e tutto quello che possiamo fare è chiedergli spiegazioni quando non capiamo.

Per concludere: aspetto un commento in privato di @LordPersi per decidere se riaprire la discussione o se invitarvi ad aprirne altre separate ispirate da questa.

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