Partita di ieri sera a Fiasco con scenario “Quel ramo del lago di Como”.
4 giocatori: P. (io, il facilitatore, esperienza 1 partita), N. (esperienza 1 partita), V. (esperienza 1 partita), A. (nessuna esperienza).
Partita gestita in videoconferenza su Skype con tiro-dadi e appunti importanti su Discord (probabilmente si potrebbe fare tutto su Discord, in effetti).
Preparazione
Condivido lo scenario e tiriamo i 16 dadi. Mi chiedono di iniziare, siccome sono “esperto” (siamo messi bene), l’ordine sarà P., A., V., N…
Alla fine della fase di spiegazione del gioco e preparazione dello scenario (35 minuti), la mappa che emerge è questa.
I personaggi sono: Don Attanasio (P.), Guidobaldo da Bisentrate (A.), Bertoldone (V.) e Sorella Candida (N.).
Attanasio e Guidobaldo sono due rivoltosi che vogliono pareggiare i conti con una perpetua troppo pettegola.
Bertoldone e Guidobaldo sono untore e vittima alle prime avvisaglie, legati dal Tribunale della Sanità di Milano.
Bertoldone e Candida sono colpevole e unica testimone, con l’obiettivo di sposarsi e mettere su famiglia.
Attanasio e Candida sono sacerdote e monaca, legati da degli attrezzi da sarto.
Qui abbiamo sbagliato, perché poi ci siamo accorti che l’abbinamento giusto sarebbe stato prete/perpetua e sagrestano/monaca.
Scartiamo tutti i dadi e siamo pronti con il primo atto. La sequenza è sempre P., A., V. e N…
Primo atto
Scena 1 (P. inquadra): Attanasio viene svegliato nottetempo dall’arrivo delle guardie della legione spagnola presso la sua chiesa. Qualcuno ha spifferato che qui potrebbe esserci del materiale compromettente, il sacerdote deve lasciarli entrare a controllare o… Attanasio non riesce nemmeno a temporeggiare: i soldati entrano, ma prima che possano arrivare negli uffici privati del sacerdote e trovare documenti compromettenti, trovano dei cenci sporchi di sangue e pus tra le panche della chiesa. Opera di un untore! Attanasio non riesce a discolparsi e viene immediatamente arrestato, sotto l’occhio curioso della perpetua Nerina, che osserva da lontano. Nero (0-1).
Scena 2 (A. inquadra): Guidobaldo si alza dal letto l’indomani mattina molto presto, sudato e afflitto da tosse insistente e respiro affannoso… Apre il suo forno, come se niente fosse, ma il suo garzone lo avvisa che Attanasio è stato portato dai soldati al Tribunale della Sanità. Guidobaldo interrompe il lavoro, raccoglie una pergamena e si reca al Tribunale, ma… poco lontano da casa si imbatte in due malfattori, che gli strappano la borsa con la pergamena! Il fornaio si difende e nella colluttazione, pur avendo la peggio, sporca del suo sangue uno degli aggressori. Nero (0-2).
Scena 3 (V. inquadra): Attanasio viene portato al cospetto di Bertoldone, che ha il compito di istruire i casi per i giudici del tribunale. Sorella Candida accorre per difendere il sacerdote, dicendo che non è stato lui a gettare il cencio in chiesa… prima che qualcuno possa dare peso alle parole della monaca, però, Bertoldone offre al sacerdote di lasciarlo andare, ma in cambio dovrà sposare lui e la donna che ama! Attanasio, che non aveva mai voluto quel poco di buono nella sua chiesa, è costretto ad accettare per avere salva la vita. Bianco (1-2).
Scena 4 (N. risolve): La perpetua Nerina rovista per tutta la canonica, ispezionando anche l’appartamento di Sorella Candida, approfittando della sua assenza, e trova degli attrezzi da sarto e un abito da sposa! Nerina si mette a gridare e a suonare le campane della piccola chiesa, per attirare i fedeli e rivelare davanti a tutti cosa trama quella svergognata! In mezzo alla folla, però, si fa largo Sorella Candida, che ammette che quel vestito è per una povera fanciulla della parrocchia, che non ha il denaro per avere un abito come si deve. La perpetua non si fida, vuole le prove e chiede di incontrare la futura sposa! Nero (1-3).
A posteriori, poteva starci un bianco? N. ha giocato in maniera troppo protettiva verso il suo personaggio? In fondo ha strappato un accordo per evitare di essere svergognata, scomunicata e anche di peggio…
Scena 5 (P. risolve): Le guardie rilasciano Don Attanasio, ma gli assicurano che controlleranno da vicino la sua chiesa, anche per scoprire dove si nasconde l’untore. Il sacerdote torna alla chiesa, ma in mezzo alla piccola folla viene intercettato da due bravi: i malfattori hanno un documento compromettente che riguarda Don Attanasio e sono pronti a farlo vedere al loro padrone, il vice-governatore di Milano… certo, se il sacerdote riuscisse a impedire a tutti i costi il matrimonio di Bertoldone, potrebbero dimenticarsi di questo documento… Nero (1-4).
Stesso dubbio di prima. Sono stato troppo protettivo verso Attanasio con questo finale di scena? Mi sono preso il nero perché avevo già promesso a Bertoldone di sposarlo, quindi questo accordo, per quanto eviti un problema immediato, mi creerà sicuramente grandi problemi poi.
Scena 6 (A. risolve): Guidobaldo, pesto e affaticato, spinto dal chiasso, arriva in piazza e riesce – senza farsi vedere – ad ascoltare il dialogo tra Attanasio e i bravi. Coglie la palla al balzo e si offre di aiutare Candida, promettendole che dirà a tutti che il vestito era per sua figlia. In cambio, però, la monaca dovrà trovare il modo di farlo entrare a casa di suo padre, il vice-governatore della città. Bianco (2-4).
Scena 7 (V. risolve): Flashback di circa cinque anni prima. Bertoldone lavora come stalliere nella tenuta della famiglia di Candida, i Beretta. Ambrogino, fratello della ragazza, è compagno di bagordi del ragazzaccio e, quando non è in sé, rivela di non essere davvero figlio di Oreste, ma di essere stato accettato poiché il capofamiglia voleva un erede maschio e per togliere di mezzo Candida (al secolo Selvaggia), la manderà a farsi monaca. Bertoldone, fiutato l’affare, sfrutta il suo ascendente sulla giovanissima selvaggia e le strappa una promessa di matrimonio! Bianco (3-4).
Scena 8 (N. inquadra): Sorella Candida affronta Bertoldone, confessandogli che l’ha visto lasciare il cencio appestato in chiesa. Bertoldone gli dice che lo ha fatto perché voleva distruggere Don Attanasio e la sua chiesa, che erano solo di ostacolo al loro amore, lo ha fatto per lei… Candida non è più convinta di sposarlo, quindi Bertoldone decide di lasciarle il tempo che le serve, ma vuole che abbia una lettera, almeno come suo ricordo se deciderà di non sposarlo. Candida accetta la lettera e Bertoldone se ne va, con un ghigno che non promette niente di buono. Nero (3-5).
Il ripensamento di Candida ci può stare? Oppure il primo atto è troppo presto per “mandare all’aria” la necessità del suo personaggio?
Situazione dadi: P. (1 nero), A. (2 bianchi, 1 nero), V. (1 bianco, 1 nero), N. (2 neri).
Il tilt è “vinto” da A. con 3 bianco e N. (che non ha nemmeno tirato, perché avrebbe dovuto fare almeno 2 nero con 2 dadi).
Ci siamo divertiti molto, ma, rileggendo ora, devo dire che siamo andati “lunghi” e non abbiamo ancora esplorato la missione di farla pagare alla perpetua, né il mio legame con gli attrezzi da sarto (meno male che ero quello esperto!). In realtà, tra una scena e l’altra, abbiamo prodotto qualche idea che quasi certamente verrà sfruttata nelle prossime scene, però ho cercato di non pre-narrare troppo, per non vincolarci a una vicenda che verrà sicuramente scompaginata.
Abbiamo anche faticato un po’ a inquadrare alcune scene, perchè abbiamo cercato di collegare i personaggi che non lo erano in fase di preparazione (Atttanasio con Bertoldone e Guidobaldo con Candida). Lo vedete come un passaggio necessario, o comunque utile, oppure abbiamo fatto uno sforzo inutile?
Confido nel tilt per scombinare le cose e farci accelerare, fino al disastro finale.
La prossima settimana dovremmo chiudere, quindi cercherò di pubblicare tilt, secondo atto ed epilogo.