Il punto è quando cambia la situazione in fiction, non se hai ancora prese.
Nella mossa esperto di trappole, vedi il famigerato thread in flame, la “situazione” che deve mutare per ritirare la mossa è l’area esaminata, perchè muti la situazione e la mossa possa essere ritirata, occorre cambiare l’area esaminata.
Il vero dubbio, ciò che può far la differenza nel ragionamento, è insomma se per decidere quando ritirare la mossa devi far riferimento al comportamento soggettivo in fiction del personaggio dichiarato dal giocatore, perché in tal caso fino a quando ha prese si presume che il suo comportamento sia regolato da quelle, oppure alla fonte oggettiva del pericolo dichiarata dal master.
Esiste in fiction un contesto di azione, una fonte di pericolo quale situazione oggettiva, che delimita a priori quando e quanto puoi difendere.
La Mossa Difendere d’altronde è prettamente passiva, di risposta (ed è scritta meglio di Esperto di Trappole, tanto che alla fine la soluzione migliore per correggere Esperto di Trappole è probabilmente riscriverla sulla falsariga di Difendere).
Per quel pericolo a mio avviso si lancia una volta sola la Mossa Difendere, che tu abbia o meno finito le prese, che tu cambi o meno tipo di difesa o azione, con il limite, come scritto testualmente nella descrizione della mossa, che se smetti di difendere attivamente allora non puoi usare le prese già acquisite.
Ex: cadono massi dalla vetta del Monte Caradhras e il Portatore dell’Anello è sulla traiettoria mortale di un masso rotolante.
Aragorn si frappone e lancia Difendere.
Quante volte vuoi lanciarla la Mossa?!
Una sola.
E se l’azione si protrae e rotolano contro il portatore più massi in successione?. Se cioè il master dopo il primo masso della slavina ne mette in zoom come nuovo pericolo un altro?
La scena onestamente non mi convincerebbe, credo proprio sia sufficiente un unico tiro, un unico livello di zoom per un tipo di “attacco” del genere, da considerarsi preferibilmente come unico pericolo.
Ma chi può conoscere i gusti dei Master?
Esiste comunque un ben più comune caso in cui la stessa fonte di pericolo reitera “attacchi” nello stesso contesto di fiction ed è ovviamente il combattimento contro un qualunque mostro, in cui il nemico più volte può “assalire” un amico o una donzella in pericolo, anche di seguito.
In tal caso ad ogni pericolo di danno, cioè ad ogni nuovo assalto del mostro, derivante da dichiarazioni del master o mosse dei personaggi si può attivare nuovamente la Mossa Difendere.
Sarebbe infatti punitivo e ridicolo consentire al master, dopo il primo masso o il primo assalto del lupo mannaro, di far seguire un nuovo masso o un nuovo assalto e così via a nastro, pretendendo però che il giocatore mantenga sempre il numero di prese ottenute con l’unico lancio iniziale della mossa Difendere o se il gioco consentisse in tali casi un nuovo lancio solo a prese finite.
È un nuovo pericolo come nuova situazione di fiction che consente una nuova risposta e un nuovo lancio della Mossa.
Dal che, a mio avviso, si capisce ancora una volta una semplice cosa.
Dietro l’innesco di una mossa c è un’ Autorità, che viene per sua natura prima della fiction.
Il giocatore ha autorità sul comprotamento del personaggio in risposta al pericolo, ma il master ha autorità sul pericolo.
È il master che deve essere chiaro e trasparente sul pericolo, chiarire se si tratta di un nuovo “attacco” o se l’azione del nemico ha la caratteristica della continuazione, dell’immediatezza, perchè si possa decidere se lanciare nuovamente la Mossa.
Di per sé il fatto che il giocatore abbia ancora prese da spendere non è dirimente.
E quindi, le vecchie prese? Se ne fossero avanzate dal precedente lancio della Mossa Difendere quando un nuovo pericolo si manifesta?
Vanno perdute imho.