Spero che la sezione sia giusta. Se non è così spostate pure in Fuori tema.
Allora questa ambientazione che mi è venuta in mente nasce dalla mia passione per le ambientazioni un po’ selvagge e verdi. E poi dentro c’è finita altra roba di cui mi interesso, rendendola un po’ una ambientazione “Mary Sue” (Mary Sue - Wikipedia), spero non troppo.
Comunque l’idea è di questa immensa palude in cui vivono tribù umane dalla pelle grigia. Queste tribù umane sono ad un livello non particolarmente primitivo perché comunque l’ambiente non è così “amichevole”. Quindi qualcosa se lo sono dovuti inventare per avere una vita un po’ più “agiata”.
D’altronde lo sviluppo tecnologico è comunque un po’ arrestato perché insomma siamo pur sempre in una palude.
La palude ha un’estensione enorme. Non ci interessa neanche tanto sapere quanto. L’importante è che è enorme.
La palude fra l’altro non sembra essere bonificabile (ne parlerò poi).
Comunque queste tribù vivono grosso modo in pace le une con le altre, a parte piccoli scontri di sconfinamento o cose del genere.
Oltre agli uomini grigi nella palude abbiamo anche uomini alligatore. Non me li immagino però come i classici bruti, semplicemente sono uomini alligatore. Hanno le loro zone, le loro usanze diverse e anche loro sono divisi fra tribù diverse fra di loro.
Vogliamo mettere anche che la palude come assieme sia “un po’ viva”? Ma direi di sì. Magari è senziente, magari è solo inconscia ma viva come un essere unico. Se porti squilibrio troppo velocemente la palude si irrita e te la fa pagare, se lo porti con lentezza, bè in fondo è l’evoluzione che va così.
Magari c’è un luogo, nel profondo della palude dove solo pochi iniziati vanno ad adorare la palude stessa che prende vita.
Ora, lo so, questi uomini grigi già così sembreranno troppo i buoni selvaggi. Ho già usato il termine Mary Sue?
Continuo prossimamente con qualche altro elemento.