[Trollbabe] Seminare delle guardie

Tempo fa stavo giocando come GM a Trollbabe, e si è presentata questa situazione: la trollbabe aveva fatto evadere un prigioniero (che era la posta dall’avventura) ed era scappata insieme a lui, inseguita dalle guardie della prigione. Il giocatore ha dichiarato che seminava le guardie assieme al prigioniero.

Mi è sembrato un conflitto, nel senso che c’era una volontà, quella delle guardie, che entrava in conflitto con quella della Trollbabe. Ma di che tipo? Combattimento, Magia o Sociale?

Dato che nessuno dei tre tipi sembrava funzionare, ho rinunciato a dichiarare conflitto, e ho invece dichiarato che le guardie riuscivano a raggiungere il prigioniero: dopotutto l’autorità sui PNG che non sono relazioni è del GM al di fuori dei conflitti.

1 apprezzamento

Combattimento è se si stanno facendo male, Magia richiederebbe tempo e magia rituale, per cui direi che è Sociale che sottintende un cambiamento di comportamento da parte dei personaggi. Spero di non averti detto cavolate.

1 apprezzamento

Ciao Alek,
il tipo di azione vincola solo l’obiettivo della Trollbabe e non il modo con in cui essa lo ottiene.
Quindi potevi chiamare un conflitto di combattimento se volevi vedere la Trollbabe liberare qualcuno con l’uso della violenza. Eventualmente sociale se volevi vedere la Trollbabe intimidire/spaventare le guardie così da lasciarli andare, che ovviamente avrebbe previsto comunque qualche botta da parte della protagonista. Magia lo avrebbe potuto chiamare la Trollbabe allo scopo di farlo fuggire senza nemmeno entrare nelle prigioni :slight_smile:
Inoltre, ti ricordo di considerare la Scala dell’obiettivo. Esempio a Scala 1 è una persona.

3 apprezzamenti

Forse nel senso che il comportamento da cambiare era quello del prigioniero, che grazie alla sua guida non si sarebbe fatto prendere. Può funzionare come interpretazione, anche se mi convince di più come ho fatto io, non dichiarando conflitto.

Quindi stai dicendo che, se l’ambito di conflitto non è ovvio, scegliendone uno come GM vincolo l’obiettivo che sceglierà il giocatore di conseguenza?

No è proprio così in generale. L’obiettivo lo sceglie sempre la Trollbabe che è vincolato dall’ambito del conflitto scelto (il tipo di azione).

Questo è un ottimo esempio.

Ed il classico esempio che mette in crisi il sistema di Trollbabe, cioè costringe a comprendere fino in fondo il sistema.

Quando scatta un Conflitto?
Quando un partecipante al gioco lo chiama. Cioè lo vuole, in base ad un suo giudizio sulla fiction, cioè in base a come, a “se” , giudica compromesso diegeticamente, nella fiction, l’interesse del personaggio per cui “parteggia”, Trollbabe da un lato, PNG dall’altro.

Questo è vero anche al contrario: se nessuno chiama il conflitto allora il conflitto non c è.

Il Conflitto lo devi volere.
Inutile chiedere alla fiction se si deve fare un conflitto o addirittura se ci sta bene un conflitto in quella situazione.
La situazione di gioco va giudicata per l’interesse della Trollbabe e del png coinvolti (e poi alla fine ti rendi conto che per la tua Trollbabe in realtà sei tu stesso che vieni “presoin mezzo” dalla fiction, che l’interesse tende a diventare il tuo), come presupposto di un tuo giudizio di volontà, non come prescrizione oggettiva contro la tua volontà.

È vero che il manuale suggerisce che in alcune occasioni, specialmente laddove nella situazione di fiction qualcuno può farsi male a causa di qualcun altro, un conflitto dovrà pur essere chiamato da qualcuno dei partecipanti al gioco, ma questo non sostituisce e non può sostituire mai la chiamata volontaria e tanto liberatoria: “Conflitto!”

Cosa significa tutto questo?

Che nell’esempio da te riportato ben potevi non chiamare alcun conflitto e creare una nuova scena dopo la liberazione in cui le guardie avevano trovato e raggiunto la Trollbabe e il prigioniero.

Che tuttavia, se tu avessi voluto, avresti anche ben potuto liberamente chiamare un conflitto.
Di che tipo?

Qui ha ragione @Digio, che però non so se si è reso conto di aver risposto :face_with_hand_over_mouth:

Sei libero. Come sempre.

Le guardie inseguitrici tirano con balestre, fionde e frombole, sono veloci come il vento e ti assalgono fianco a fianco dai cavalli, hanno carri falcati che ti falciano etc etc etc (a seconda della fiction che era stata creata)? Chiama un Conflitto Combattimento.

Le guardie arrivano con un certo ritardo o comunque la Trollbabe è stata attenta in qualche modo a depistarle o ingannarle, devono trovare le sue tracce, devono non perderladi vista, addirittura si è nascosta o si nasconde in qualche anfratto o da qualche parte, o minaccia le guatdie mentre la inseguono o tenta di corromperle oppure cerca banalmente di convincerle a desistere con una forsennata maratona o di scoraggiarle con una velocità lampo che le demotiva? Chiama conflitto sociale.

La Trollbabe o le guardie intessono incanti per riuscire a fuggire o riuscire a bloccare? Chiama conflitto magia.

Insomma. La situazione suggerisce il tipo di conflitto, ma fai presto a crearla e modificarla, ad introdurla per assecondare il tipo di conflitto che vuoi.

Non è un escamotage, non è barare, non è railroadare.

È come funziona il gioco di ruolo e chi, in occasioni come queste, ti dice che decide la fiction, che c è un’unica risposta, che il gioco ti fa fare una o l’altra cosa, non sa di cosa parla.

Trollbabe è didattico proprio per questo.
Ti insegna che in un gdr fatto bene, davvero decidi tu come prosegue la storia, sei tu che decidi quando una regola e una procedura va usata.
E lo decidi perché vuoi che l’immaginato si modifichi proprio in quel determinato modo.

E nota che in ogni tipo di conflitto descritto sopra l’iniziativa e la scelta del conflitto era, è, nelle mani del master esattamente come in quelle del giocatore.

Significa che il master può limitare il tipo di obiettivo della Trollbabe?

Si.

Nessuno scandalo: il giocatore ha a disposizione la chiamata del conflitto, se lascia che il master chiami conflitto prima implicitamente sta dicendo che vuole vedere fin dove le guardie arriveranno, sta dicendo che è pronto a far male alle guardie se queste lo mettranno alle strette.

Inoltre che cosa di preciso succede nel conflitto viene stabilito con la fase equa e trasparente altrettanto che con la chiamata del tipo di conflitto e con l’obiettivo scelto.

Se il giocatore della Trollbabe mette come obiettivo di un conflitto combattimento chiamato dal master solo"riesco a scappare" e nella fase equa dichiara che li getta a terra senza trafiggerli e anzi stando attenta a non fare loro male vero, allora il racconto dell’outcome da parte del master dovrebbe onorare la fase equa da regole.

Le guardie se ne andranno acciaccate, moralmente sconfitte e con tagli e lividi, ma senza danni veri e magari a causa delle classiche ruzzolate da cavallo o circostanze esterne. Tipici film alla Zorro.

Anche qui Trollbabe è didattico: insegna l’agency, cioè a prestare ascolto e ad onorare la “musica” degli altri, perché il master non ha letteralmente altri strumenti tecnici per descrivere cosa succede che aver ascoltato e riallacciarsi a quanto detto dal giocatore nella fase equa, nessun principio, nessuna mossa o reazione, nessun outcome predescritto da un 7-9 di una Mossa etc etc etc.

Solo nuda agency.

4 apprezzamenti

:roll_eyes: (sbuffa e pensa a quanto si stava bene quando il Davos era in punizione…).

1 apprezzamento

@Digio, so che siete amici, ma il lettore medio del forum non lo sa. Normalmente questo tipo di battutina sarebbe fuori luogo. Dico solo per chiarezza rispetto agli altri che non trovo normalmente accettabile perculare chi viene sanzionato.

2 apprezzamenti

Ok hai ragione.
Io ed il Davos ci punzecchiamo sempre e fatico a non rispondergli quando mi provoca.

Sei stato molto chiaro!

Ma nell’esempio di gioco concreto con cui ho aperto la discussione, la scala era uno. Quindi, cosa avrebbe potuto dichiarare il giocatore della trollbabe nel caso avessi voluto sbattergli in faccia un conflitto di tipo sociale? A me sembra che semplicemente non ci fosse modo di dichiarare un conflitto di tipo sociale o magia. Combattimento sì, avrei potuto, ora me ne rendo conto.

A quel punto, che agentività esprimo come master dichiarando un conflitto di tipo combattimento, se tanto il giocatore può dire in fase equa e trasparente che non fa male seriamente a nessuno? Inoltre, Il manuale dice che:

The Fighting Action Type is wholly straightforward. In it, the trollbabe must try to subdue, incapacitate, or out-and-out kill somebody. The most positive version might be to escape or to rescue someone, but even then it has to be accomplished by doing harm to the threatening individuals.

Scala 1 = 1 o 2 persone. La Trollbabe e il prigioniero se dichiari l’obiettivo in senso riflessivo o fino a 2 guardie se lo dichiari in modo transitivo.

Sociale valgono gli esempi di fiction che ho fatto, con obiettivo le guardie lasciano perdere o (ancora meglio visto che è transitivo rispetto alla Trollbabe) li semino/svio/inganno/faccio desistere, ma, visto che è Scala 1 avrebbe solo potuto descrivere che nella Scena il conflitto aveva effetto su quelle 2 guardie, non di più, e tuttavia, dopo la chiusura del Conflitto, dichiarare un altro conflitto con altre guardie.

È nelle regole questa possibilità? Si.
In una giocata un mio giocatore ha affrontato a Scala 1 un mezzo reggimento. Cosa succede in un caso come questo (che mi sembra come il tuo)?

  1. il giocatore mette focus e chiama il conflitto su questo vikingo del cazzo e conflitta contro questo singolo nemico.

Ha isolato la fiction alla sua scala. Ne ha diritto.
Finito il conflitto con quel vikingo, però,
la assalgono altri vichinghi ratti e astuti come … come… i vikinghi, perché tu (o lui se decide di andsre in berserk mode…) chiami un altro conflitto.
E via che si procede a insaccare tutto il reggimento di vichinghi 1 o 2 alla volta. Epico. E potete smettere in qualunque momento della carneficina, perché mantenete entrambi il controllo delle chiamate del conflitto.
Chiesi a Moreno Roncucci, mi disse che andava bene anche per Ron.

  1. tu metti focus e chiami conflitto su questi 2 vichinghi del cazzo , vedi sopra, la cosa è del tutto analoga. Si può, o non può, cominciare la rumba.

  2. il giocatore mette in conflitto tutte le guardie , va quindi fuori scala.
    Immagino che tu conosca la conseguenza da regole, ma mi preme sottolineare che, a parte la meravigliosa figura che da regole la Trollbabe deve fare se vince il conflitto, tu sei completamente libero di descrivere l’esito dell’intero conflitto … e puoi comunque dargliela vinta. Come puoi lasciarlo sostanzialmente sconfitto. Non sei costretto a farlo sconfiggere insomma. Può “entrare lo stesso nel castello”, può lo stesso “vincere contro il reggimento”.
    Certo, qui occorre stare attenti a non rendere agli occhi del giocatore tutto “finto”, ma hai autorità per decidere l’esito liberamente.

  3. tu metti in conflitto tutte le guardie . Qui la cosa è più complicata ma simile. Lo puoi fare.

È una carognata. Lo costringi a sperare che sia conflitto combattimento (dove può cmq mettere a Scala 1 se stesso e il prigioniero in obiettivo: "riusciamo a scappare) oppure a selezionare in un Conflitto sociale un Obiettivo a scala minore come "riusciamo a seminare (solo) i primi 2 vichinghi.

Ma ATTENZIONE: tu come master non puoi imporre conflitti a Scala superiore alla Trollbabe.
La Scala è sull’Obiettivo che è deciso dal giocatore.
Buttagli addosso all’inseguimento tutto l’esercito e lui ti chiama che semina Giorgio e Fausto.
Poi verranno Mattei, Marco, Giovanni, Alberto, Gregorio etc etc etc … e ripartite di conflitti come nella rumba della carneficina su conflitto combattimento, solo che qui li semini e li fai desistere ad un paio di guardie alla volta.
Comunque epico.

E nota che, ogni nuova volta dopo un conflitto, è una vostra scelta se chiamarne un altro o se no ed è una tua scelta di master decidere se il resto del reggimento continua a provarci o se è venuto il momento di cmabiare scena.
È una scelta di uno o dell’altro, in base a quello che è stato descritto nel precedente conflitto e in base alle vostre scelte di coerenza/posizionamento ed estetiche sulla fiction.

Anche su questo aspetto Trollbabe è naked, anche su questo mette a nudo come funziona il gdr: c’è un’Autorità che sceglie la possibilità di fiction che segue in base alla fiction che precede

Magia : valgono gli esempi di fiction che ho fatto con tutti i casi e gli obiettivi che trovi sia nel co flitto combattimento che nel conflitto sociale visti sopra.

Qui faccio in più solo notare al mondo intero che reattivamente, cioè su un conflitto chiamato dal master, la magia della Trollbabe può anche essere veloce e fruibile durante un combattimento o altro arrassement magico

Segue altra risposta appena riesco a depistare mia moglie…

1 apprezzamento

E perché, la tua agentività consiste nel costringere la trollbabe a fare pesantemente male a qualche png?

La tua agentività come giocatore - master si concretizza atttaverso i png e la loro agenda, sono quelli le icone per cui devi parteggiare secondo i loro interessi e tutto questo è il mezzo più importante per te per costruire una storia emergente nella quale, come sempre, ti interessa scoprire la risposta ad una domanda, che è quella sulla POSTA .

La tua agency insomma è relativa alla posta e i singoli conflitti dovrebbero essere orientati a quella, secondo l’agenda dei vari attori del conflitto e della scena.

Senza contare il fatto che lividi, tagli, cadute brutte da cavallo in un inseguimento e batoste non sono proprio “non gli capita nulla di male perché la trollbabe ha descritto che non voleva storpiarli seriamente”.
Se poi tu volessi spingere un po’ di più, è certamente lecito, visto che il successo lo descrivi cmq tu master, in casi come questo descrivere che qualcuno degli inseguitori subisce danni ben maggiori senza magari azione diretta e quindi responsabilità diretta della Trollbabe, come nel caso in cui pur di inseguirla decidano di saltare il burrrone che la Trollbabe ha saltato prima di loro per fuggire…e invece ci finiscano dentro semi mortalmente.
Una descrizione dle genere potrebbe anzi essere interessante e innescare fraintendimenti in successive scene: “hai ucciso Giorgio e Alberto maledetta!” - “Io non ho ucciso nessuno! Loro si sono condannati ad un salto impossibile per tutti tranne che per me! Ho cercato di avvisarli, ma è stato inutile, non avrei mai voluto, stavo solo salvando un innocente, mi devi credere! CONFLITTO!, lo persuado che le cose sono andate così, mi crede”.

PS. Ho editato anche il precedente messaggio, ora dovrebbe essere più comprensibile

1 apprezzamento

Se io GM prendo attraverso un PNG la decisione di entrare in conflitto di tipo combattimento, per qualche motivo relativo alla posta, sto esprimendo la mia agentività attraverso la volontà di quel PNG. Leggendo quel passo del manuale che ho citato mi sembra che l’importante, quello che conta a livello di esiti nel dichiarare un conflitto di tipo combattimento, rispetto agli altri due tipi di conflitti, è che la trollbabe esercita violenza sui suoi avversari. Per cui non mi convince che possa esserci una descrizione, in fase equa e trasparente, che sminuisce questo aspetto. Detto ciò, arrivati a questo punto mi sarà probabilmente più chiaro vederlo in gioco, quando ne avrò l’occasione.

Invece, per tornare all’inizio del thread…

Nei tuoi altri esempi mi torna, ma come può essere li semino/svio un obiettivo di tipo sociale?

Si, è così, giochi i Png come persone reali e (una volta si diceva) avochi i loro interessi: li hai creati tu, li intrecci tu nelle scene e fra loro e fra loro e la Trollbabe, sai tu a cosa vogliono rispondere per se stessi, a quali domande, cosa vogliono per la propria vita e cosa vogliono rispetto al centro di gravità permanente che è la Posta.

È quindi giusto e soddisfacente che ad un certo punto ti trovi a constatare che a causa dei rimbalzi del gioco (inteso come play) Grinnar non ne possa più e debba voler per forza mettere mano all’ascia contro la Trollbabe (o contro altri e la Trollbabe è nel mezzo, come l’esempio del Troll nel manuale, dove l’umano lotta contro la Trollbabe ma con l’obiettivo, suo non della Trollbabe, di uccidere il Troll).

Cosa non ti convince, che puoi anche non spaccare l’avversario in due o ridurlo una morchia o maciullarlo?

Nel manuale, che non ho sotto, ad un certo punto (mi pare fosse nella parte della risoluzione della Posta) fa l’esempio di Conflitto Combattimento fra la Trollbabe e Oskel, voluto da Oskel (cioè chiamato dal master) in cui la Trollbabe vince e … lega ad un albero Oskel dopo averlo sottomesso per lasciarlo lì a “riflettere”.

Non mi sembra roba splatter o da sangue pesante…e non mi sembra tanto diverso dall’esempio degli inseguitori beduini che abbiamo fatto, in cui a causa dell’inseguimento questi ruzzolano da cavallo, rimangono contusi, battuti, con tagli e lividi.

È la cosa più normale del mondo poter graduare il livello di violenza desiderato da parte della Trollbabe, sarebbe proprio strano il contrario. Lo posso fare in AW, in DW, in D&D, in quasi ogni gioco.
Che senso avrebbe che qui invece sempre e comunque: Conflitto Combattimento = sangue per Khorne ?!

Descrivere in Fase Equa solo azioni di sottomissione e contusione/atterramento non è sminuire il Tipo di Conflitto voluto dal Master. È mantenere il controllo del proprio personaggio.

Cambi il loro comportamento.

Non ti inseguono più (non sulla pista giusta per lo meno).
Anche qui, dipende cosa descrive la Trollbabe nella Fase Equa. Perché è chiaro che la finalità vera è non averli più addosso , il che, da un punto di vista di meccanica tecnica del gioco significa che per il resto della scena non saranno più un problema (almeno non saranno un problema da Conflitto).

Persuadere, Ingannare, Affascinare etc … sono tutti Obiettivi da Conflitto Sociale.

Anche se la tua attività in fase equa è di tipo fisico , come danzare, nascondersi, lanciare sguardi, anche arrampicarsi o produrre performance “sportive” eccezionali (si sa che i Vichinghi sono assai sensibili alle valchirie toste…), o ancora come intimidire con dimostrazioni marziali o come … correre talmente veloce da lasciare a lingua pendula e con animo preda della delusione gli inseguitori …

1 apprezzamento