[Tirnath-en-Êl Annûn] Tyrn Gorthad

Sessione 0

Venerdì della scorsa settimana abbiamo iniziato una nuova campagna. Durante la sessione zero, infatti, abbiamo creato la partita e i personaggi di Daniele, Donato, Greta e Marco.

Periodo

Abbiamo deciso di giocare nel periodo della caduta dell’Arthedain (l’ultimo dei periodi disponibili nel gioco), subito dopo il 1851 della Terza Era, quando Re Araval dell’Arthedain, grazie all’alleanza con gli Elfi del Lindon e di Gran Burrone, riesce a ricacciare temporaneamente le armate del Re Stregone.

Problemi

Il problema attuale della campagna, però, riguarda la riconquista del Cardolan, resa più difficoltosa dalla presenza degli spettri dei tumuli. Inoltre, nonostante l’euforia della vittoria in battaglia, il malcontento è in agguato (il problema incombente infatti riguarda la perdita di speranza che fa serpeggiare il sospetto tra gli abitanti di ciò che rimane dell’Arnor).

Personaggi

I personaggi sono Angion (il miglior armaiolo di Fornost Erain, che in passato ha avuto a che fare con gli spettri dei tumuli), Erthadis (capitana di umili origini), Alagos (diplomatico cresciuto con gli Elfi) e Beorhtmund (studioso in rotta con il padre). Si tratta di un gruppo eterogeneo. La cosa più interessante è la mancanza di ruoli “classici”, come il guerriero o l’esploratore. Non abbiamo ancora deciso se ci si muoverà in gruppo fin dall’inizio o, come piace a me, le varie storie si intersecheranno in qualche modo.

Facce, luoghi e oggetti

I giocatori hanno anche scelto luoghi, facce e oggetti che vorrebbero vedere durante la campagna:

  • un forte al limitare delle lande meridionali, Brea, la vecchia foresta;
  • Re Araval, il guardiano Therion (mentore di Erthadis), l’elfa Telumissë (vecchia conoscenza di Alagos) e l’hobbit Gerontius Serracinta;
  • un palantír.

Il periodo che abbiamo scelto è drammatico, oscuro e denso di minacce. Riusciranno i nostri eroi a tenere alto il nome dei guardiani e preservare ciò che rimane del regno di Arnor dagli attacchi di un nemico sempre più potente e insidioso?

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Te l’ho già detto, ma lo ripeto volentieri: avete messo davvero delle belle basi per una campagna. Mi ispira molto. :smile:

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Sessione 1

Ieri sera abbiamo iniziato la prima sessione della campagna. Tutti i personaggi, chi per un motivo chi per un altro, si trovano a Fornost Erain, alcune settimane dopo la vittoria contro le armate del Re Stregone. La città è in festa, gli abitanti sono speranzosi e i nuvoloni neri sembrano essersi diradati.

La prima scena è il sogno di Alagos (il PG di Greta): alcune navi, il mare mosso, lingue di fiamme, una spada la cui lama reca un’iscrizione indecifrabile, una voce metallica che pronuncia parole incomprensibili come se a parlare fosse la spada, infine un personaggio di spalle che si volta: Telumissë, l’elfa che Alagos non è riuscito a salutare quando ha dovuto lasciare Gran Burrone di fretta e furia.

La seconda scena ha visto protagonisti l’artigiano Angion (il PG di Marco) e la capitana Erthadis (il PG di Donato), entrambi convocati dal thirn Therion, mentore di Erthadis. Senza troppi preamboli, Therion spiega ai due guardiani che dalla Contea giungono voci allarmanti sulla vecchia foresta e sui suoi abitanti, gli alberi. Costoro infatti, a detta degli hobbit (la cui opinione è presa in gran considerazione da Re Araval), stanno avanzando e si stanno avvicinando pericolosamente ai villaggi dei mezzuomini. Angion, sebbene con riluttanza dato che non ha mai digerito la cessione della Contea agli hobbit, accetta la missione. Erthadis, poco prima di lasciare il luogo dell’incontro, viene ammonita da Therion: “Non addentratevi troppo nella foresta e vi prego di tenervi lontani dai tumuli”.

La terza scena ha per protagonista Beorthmund lo studioso (il PG di Daniele), il quale nell’antica biblioteca di Fornost Erain riceve un consiglio dal vecchio bibliotecario Romvor: «Non è tra questi libri che devi cercare le informazioni sulla spada che custodisci tanto gelosamente». Beorthmund viene quindi a conoscenza del fatto che a Gran Burrone vive qualcuno in grado di decifrare e comprendere le iscrizioni sulla lama della spada che lo studioso ha sottratto al padre, quando è andato via di casa.

Intanto Angion ed Erthadis si preparano per la missione. Marco decide di creare un vantaggio sfruttando i clienti della sua fucina per scoprire se è vero ciò che riferiscono gli hobbit. Il tiro ha successo e scopre quindi uno degli aspetti della vecchia foresta (Un uomo vestito di bianco si aggira nella foresta), ottenendo un’invocazione gratuita. Anche Donato decide di attivare i propri informatori per identificare subito l’hobbit che sa più cose sulla faccenda: tale Gerontius Serracinta ottiene quindi l’aspetto L’ho visto con i miei occhi ed Erthadis ottiene un’invocazione gratuita.

L’incontro tra Alagos e Beorthmund avviene per strada. Il diplomatico sta fumando fuori dalla porta della locanda in cui pernotta e vede passare lo studioso a cavallo, riconoscendo subito l’elsa della spada. I due si ritrovano a parlare nella locanda. Alagos racconta a Beorthmund il sogno che ha fatto la notte precedente e chiede di poter vedere la spada. Lo studioso è un po’ riluttante, ma poi la sfodera salvo rinfoderarla quando Alagos si avvicina per toccarla.

Angion ed Erthadis fanno il loro ingresso nella Contea e raggiungono la casa di Gerontius Serracinta. Ovunque vi sono cartelli e fogli che intimano l’alt e tentano di tenere lontani gli estranei. Svelo uno degli aspetti dell’hobbit: L’hobbit più eccentrico della Contea. Angion lascia parlare Erthadis la quale, dopo essere scesa da cavallo, si avvicina alla porta. Prima di bussare, Donato decide di creare un vantaggio: la sua intenzione è quella di leggere i cartelli per capire se c’è modo di intrufolarsi nella barriera eretta tra quell’hobbit e il mondo esterno, una parola o una frase che permettano a Erthadis di stabilire un contatto. Il tiro fallisce (anche perché decido di spendere uno dei miei punti fato), Donato accetta il fallimento e creiamo quindi il terzo aspetto di Gerontius (Diffido particolarmente della gente alta) con un’invocazione gratuita per l’hobbit. Erthadis bussa alla porta, nonostante tutto.

È tardi, la locanda chiude perché l’oste deve pulire e rassettare per l’indomani. Alagos e Beorthmund escono a fare due passi, sono ancora indecisi sul da farsi. Il diplomatico chiede di nuovo di poter vedere la spada e toccare le incisioni. Beorthmund accetta ma, nel momento in cui le dita di Alagos toccano le lettere, il diplomatico ha una visione del volto preoccupato di Telumissë. I due decidono quindi di partire per Gran Burrone.

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Sono molto soddisfatto anche io. Certo, avere quattro giocatori significa perdere un po’ più di tempo nella creazione di due scenari, dato che (come sai) non amo particolarmente i party. :smiley:

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Ho letto il resoconto della prima sessione, sopra, e mi sembra davvero un buon inizio.

P.S. Per chi non lo sapesse, ho affiancato Antonio durante la creazione dei due scenari, per cui so cosa c’è sotto. :wink:

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Bellissimo resoconto @antonioamato.
Spero continuerai a riportare le sessioni future, perchè ormai sono tremendamente curioso di sapere come va avanti :grin:

Sono dannatamente invidioso perchè questo gioco lo vorrei provare da quando ho visto la vostra giocata sul tubo con Mrqualcosa (mi sfugge il nomme mannaggia). saranno 2 anni almeno?

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Grazie! Sì, ho intenzione di scrivere un breve resoconto di ogni sessione, esattamente con la stessa struttura di questi: ciò che emerso a livello di storia con qualche approfondimento a livello di meccaniche. :wink:

Vuoi provarlo con uno di noi? Te lo chiedo perché il playtest kit è stato pubblicato, quindi puoi provarlo con il tuo gruppo!

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Sì magari!!! :slightly_smiling_face:
Il playsetkit l’ho anche scarivato, ma non ho avuto tempo di leggerlo e…in questo periodo sto facendo l’MC ad il mondo dell’apocalisse quindi non mi dispiacerebbe fare il giocatore più che il master :stuck_out_tongue:
So che degli amici lo vorrebbero provare, tra cui il @Davos. Quindi ci metterei anche poco a radunare un gruppo ristretto di 3 o 4 giocatori massimo (online non farei di più perchè molto dispersivo con tempi più lunghi

Sono molto contento. Grazie

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Giocherei volentieri.
Ma vi avverto che notoriamente ho un’insana passione per le Noldor.
E che non amo Fate.
Per il resto come potete osservare dai miei interventi sono amabile e dolcissimo.
Insomma io ci sono

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@Digio vediamo come sono messo alla fine di questa campagna (io lo giocherei sempre, ma sono di parte). Non so se @danieledirubbo eventualmente ha voglia di farvi provare anche solo lo scenario contenuto nel playtest kit. :wink:

@Davos non riscontro particolari problemi, se non che si basa su Fate (lo sai) e che puoi giocare solo dúnedain. :frowning:

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Si avevo seguito, essendo un Compagno di Tolkien dall’Università.
Confido nel fatto che il Fate di Tirnath non sia vanilla e lo abbiate focalizzato.
In ogni caso sarebbe un piacere .

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A mio avviso è focalizzato molto di più di tanti altri giochi che ho visto e che non si basano su Fate. Ma sono di parte. È solo che contro Fate vedo spesso un pregiudizio immotivato da parte di gente che non lo conosce davvero.

Per quanto riguarda la possibilità di farlo giocare alle persone, sto andando molto con i piedi di piombo nel prendere impegni di gioco perché mi accorgo che mi sta pesando parecchio dover star dietro a tutto e a tutti, e vorrei semplicemente avere del tempo libero.

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Se fate qualcosa online, fatemi sapere. Quando era uscito il playtest kit avevo provato a trovare un gruppo disposto a provarlo, con poco successo.

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Confermo, è focalizzato perché altrimenti il lavoro non avrebbe avuto alcun senso a mio avviso.

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penso dipenda dalle vecchie edizioni, quelle contemporanee allo spirito del secolo per chiarire. li ancora fate era “incompleto”

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