Premesso che il mio post era ovviamente scritto in quattro righe, voglio sottolineare due cose.
Come ho scritto immediatamente di seguito, mi riferivo alla questione della Forza, e del lato chiaro / lato scuro, non alla redenzione in generale di varie canaglie che hanno fatto del male ma poi si pentono e fanno i ribelli buoni. Di redenzioni extra-Forza, ce n’è a bizzeffe, ovviamente.
Le morti con pentimento finale legate alla Forza, le abbiamo viste, ma io non le ritengo redenzioni degne di essere una meccanica di cura in un GdR basato su Star Wars (alla fine, è di quello che si stava parlando inizialmente).
Piuttosto, mi sembrano il classico pentimento cristiano che assolve tutti la carrellata di mostruosi peccati compiuti in un’intera vita passata col lato oscuro. Assolutamente da evitare, al tavolo in un GdR.
Ci sta il dado potente che tenta il giocatore/personaggio? Certo.
Ci sta la meccanica di ritorno con una cura dallo psicologo, o, chessò, un’avventura riparatrice? No.
Ci sono delle eccezioni a questo, in qualche libro o serie? Probabile, non sono un divoratore di materiale di Star Wars, come già ammesso inizialmente. Ma posso immaginare che ogni scrittore potesse godere, all’idea di costruire la classica storia del mostro che ce la fa, e poi continua la sua vita coi buoni. Ma io continuo a sentirla come un’eccezione che vale la pena raccontare, non la norma dell’ambientazione.
Tutt’al più, potrei al massimo vederla come un escamotage da parte dei PG, in una scena pregna, che fanno leva sui segreti del loro avversario Sith più potente, acquisiti durante il corso delle avventure, per sconfiggerlo senza uno scontro a base di spade laser e salti jedi, ma con una lotta di volontà e persuasione, nella speranza che all’ultimo faccia la cosa giusta (probabilmente facendola finita da solo).