Ecco il mio gusto di gelato preferito, qui descritto solo per puro piacere, non per tentare di convincere qualcuno:
A me non piace brainstormare troppo, nella sessione Zero. Soprattutto se sono il GM, o anche solo un facilitatore.
Affinché io possa andare avanti settimane, mesi, o anni, devo sentirmi a mio agio nel mondo di gioco. Devo poter pensare che ho in testa tutti gli elementi che gradisco portare al tavolo.
Sarò tradizionale e retrogrado, in questo. Diciamo che il mio sforzo maggiore, nella sessione Zero, è quello di illustrare al meglio il mondo che ho in testa (a grandi linee), il tono della campagna, i suoi archetipi.
Poi, durante il gioco, ovviamente farò domande, e costruirò sulle risposte, ma le mie domande saranno comunque molto mirate, in modo da non dovermi sentire in imbarazzo per la risposta.
Tornando all’inizio, se mi sento molto motivato a giocare un’ambientazione alla Horizon Zero Dawn, per dire, e durante la sessione Zero uno o due giocatori buttano lì “ma sarebbe bello aggiungere dei veicoli, tipo jeep, VTOL corazzati”, a me si spezza il cuore, perché so già che la campagna andrà in una direzione che non mi renderebbe felice. Si perderebbe un sacco dello spirito survival, dell’uso intelligente delle creature presenti ecc.
Con cinque o sei giocatori al tavolo, trovare un perfetto equilibrio di menti che incanalino tutta una serie di elementi che io sento armonici, credo sia cosa rara. E se (rovesciando il ragionamento) uno o due giocatori al tavolo proprio non vedono di buon occhio giocare un post-apocalittico, con un sacco di mistero e animali-macchina ovunque, sono già sicuro che alla lunga faticheranno ad ingranare nella campagna.
Quindi, preferisco tagliare la testa al toro, e in quanto GM costruire una mia specifica ossatura, mostrarla ai giocatori ed essere sicuro che siamo tutti pronti a costruire partendo da quello.