Ho letto tutte le vostre risposte e ho trovato delle domande interessanti in molte di queste: purtroppo alcune non le ho proprio comprese. Credo che cercare di definire una qualsiasi proprietá - sia essa la legittimità, o il livello qualitativo, o qualsiasi altra cosa - di un elemento del gioco perda rapidamente di senso in assenza di parametri precisi, del contesto, della dimensione, della portata entro cui si fa una valutazione. Poiché questo è stato designato come spazio in cui portare esperienze e non dibattito, tutto quello che seguirà adesso saranno niente altro che dati di fatto su cosa ha implicato e portato nella giocata.
- Il pg di @redslion appartiene a una fazione. In una missione per conto di questa fazione, ha luogo quella che definiremmo un’imboscata: le forze avversarie infliggono perdite alla fazione. In questo punto, solo il suo pg è coinvolto in questa fazione.
- Non molto a posteriori, un altro pg venuto a conoscenza di quegli eventi avanza l’ipotesi dell’esistenza di una talpa.
- Il pg di @redslion incomincia a covare questo sospetto, cosi sviluppa un piano. In questo piano, ha bisogno di un elemento esterno alla fazione. @redslion perora dunque la sua causa al mio personaggio, chiedendole un favore - lei accetta volentieri: non vede perché no.
- Ci si mette d’accordo, e si mette in atto il piano. Lo spionaggio telematico rivela la presenza di una situazione anomala, che va a confermare la presenza della talpa, informazione prontamente riferita a @redslion. Fase due del piano: acchiappa la talpa. Combinando le abilitá di entrambi, riusciamo nel nostro intento: festeggiamo questa piccola vittoria.
- Il mio pg, mostrando di essere degna di fiducia e una decente team player, un po’ per caso e un po’ per motivazioni interne che le facevano giá da tempo anelare qualcosa piú grande di lei, in cui ornare a esprimere una parte di sé per lungo tempo repressa, diventa a sua volta parte della fazione.
- Seguono numerose ramificazioni, in termini di mondo e di narrazioni più individuali, in cosí tanti modi diversi che mi servirebbe una risposta a parte.
Posso dire con cognizione di causa che tutte le parti coinvolte, in cui includo tutte le persone al tavolo, hanno apprezzato. La GM, con cui ho avuto molto di cui parlare, ha sempre, fin dal primo istante in cui ci siamo potuti scambiare dei riscontri, espresso un deciso apprezzamento verso questo hook, inavvertitamente lanciato e da lei elaborato, valutato, e reimmesso nel gioco. Trovo che non sia un retcon: non vi é mai stata in primo luogo una sequela di eventi canon a noi presentata e postumamente “corretta” per renderla piú “divertente” o “interessante”, neanche in una fase di metagioco. Nessuno e nessuna dei presenti ha ritenuto che vi fosse un calo di agency.
Tornando a questioni poste in modo piú astratto: una considerazione che mi sento di fare è che ho la netta impressione che questo concetto, la continuitá intuitiva, con cognizione di causa, possa essere qualcosa di non inerentemente cattivo, ma che potrebbe portare a dei problemi in alcune casistiche particolari: per esempio, un GM che si senta per motivi vari vincolato (e frustrato da questo vincolo, chiaro) ad accettare tutti gli spunti è bene che capisca di soffrire di questa vulnerabilità, e se decide di approcciarla, dovrebbe capire prima come maneggiarla senza farsi male. In un caso simile, trovo opportuno e decisivo che il resto del tavolo prenda altrettanta coscienza e insista col GM affinché questo/a non continui a forzarsi in direzioni innaturali. E questo per via dell’unica cosa che ritengo universalmente certa: stress, disagio, e insoddisfazioni producono sempre cattivo gioco.
Spero di aver chiarito un po’ le carte in tavola.