Pathfinder 2e: consigli per primo approccio?

Ho di recente comprato base, bestiario e schermo del master in italiano. Qualcuno conosce qualche one shot in inglese o italiano per questo titolo? Qualcosa che mi consenta di masterizzare in ludoteca una partitella veloce per introdurre i curiosi del sistema?
Se no mi inventerò qualcosa.
Avete consigli su come masterizzare?
Mi pare molto complesso come regolamento ma anche molto interessante per chi ama le scelte tattiche in combattimento.

1 apprezzamento

Mi auto rispondo: per chi si trovasse nella mia stessa situazione con Pf2 potrebbero tornare utili…

PG pregenerati: https://paizo.com/products/btq01zt5?Community-Use-Package-PF2E-Iconics-Pregenerated-Characters

Varianti ufficiali per giocare con pochi o nessun oggetto magico: https://2e.aonprd.com/Rules.aspx?ID=1356&fbclid=IwAR3TryltaLOeEQKQrixHK4JaswHAWruZIv1uiqUQ7vE-Co6mFZo0D3yVigU

Purtroppo la Paizo ha deciso di pubblicare solo Adventure Path per Pathfinder 2; le one shot sono relegati ad editori terzi che però, per quello che ne so io, non hanno ancora pubblicato niente.
In rete dicono di adattare le avventure per Pathfinder 1 ma a me sembra una cosa complicata…

Ciao :slight_smile:

Comunque il gioco mi sta fomentando parecchio: penso che investirò molti soldi in questa seconda edizione…più la studio e più mi piace.

Tornando al main topic: si direi che una one shot si può convertire. In genere quelle corte contemplano 1 o 2 combattimenti per cui il lavoro di conversione non dovrebbe essere troppo oneroso. One shot molto lunghe già diventano più problematiche.

Ho trovato i PG pregenerati anche in italiano: Pathfinder2_Personaggi_Pregenerati.pdf

Dimmi se sono troppo intrusivo o se sto deragliando l’argomento per te – in tal caso cesso di farti domande a riguardo.

Mi interesserebbe sapere: cosa trovi interessante riguardo a questo gioco?

Dal mio punto di vista, sono rimasto molto soddisfatto con D&D4 – e derivati, come 13th Age – per quanto riguarda il “combattimento tattico”. Pathfinder 1E è essenzialmente D&D3, che a me non piace proprio. Avevo sfogliato Pathfinder 2E durante il playtest e avevo visto si stava muovendo in fin dei conti in una direzione simile a D&D4 – ironico date le origini della prima edizione – ma mantenendo un sacco di complessità inutile, e non ci avevo più prestato attenzione.

C’è qualcosa di particolare che mi sono perso?

La struttura matematica è fatta bene:

  1. Ogni azione ha 4 possibili esiti: successo critico, successo, fallimento e fallimento critico.
    Per ogni azione ed ogni possibile esito ci sono regole che dettagliano cosa accade nella fiction.
    Questo aumenta in effetti la complessità ma garantisce un certa varietà di situazioni nel combattimento.
    Provi a sbilanciare ed ottieni fallimento critico? Sei prono e il piano che avevi escogitato per il tuo turno va a farsi friggere.

  2. Tre azioni + una reazione per turno.
    Hai più scelte su cosa fare: attaccherai tre volte? Userai la reazione per un attacco di opportunità o magari per qualche manovra difensiva?

  3. Molto materiale: una pletora di roba nel solo base.

  4. Generale bilanciamento migliorato: ho sentito vari pareri. C’è accordo sul fatto che i mostri non siano difficili da usare efficacemente e che si possa senza troppa difficoltà mettere su un incontro impegnativo per i personaggi.