Manifesto de "La Locanda dei GDR"

Ciao, @thekernelinyellow, l’ho riformulato leggermente come “Al tavolo da gioco e fuori, ci manteniamo aperti, sani e opposti alle prevaricazioni sociali.”. Si fa riferimento alla cultura di gioco, più che alla cultura di discussione.

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quello non è culto della personalità, è pragmatismo.

ho grande rispetto per Edwards, per la sua conoscenza e per il suo lascito, ma se si presentasse qui sarebbe trattato alla pari di qualunque altro utente.

ettecredo, se non fai così ti massacra.

Ho aggiornato i loghi del forum! :slight_smile:

Adesso devo trasferire al nuovo dominio. Con calma si fa tutto.

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Sto pensando di aggiornare il manifesto, con l’aiuto di tutti, in base ai precedenti stabiliti nell’ultimo anno e mezzo di conduzione del forum.

C’è qualcosa che manca che pensate sia importante specificare? C’è qualcosa che preferite fosse chiarito?

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In realtà non trovo punti del manifesto che a mio parere abbiano bisogno di essere rivisitati. Ad oggi mi sembra che la locanda li segua tutti più o meno spontaneamente.

Ma legato al manifesto (almeno credo) …
Nella suddivisione dei vari argomenti di discussione ci sono 4 sezioni più circoscritte, ovvero Forgiati nel Buio, Propulsi dell’Apocalisse, Antro Old-School, e La Locanda di Dungeon World. Mentre tutti gli altri giochi rientrano in “Giochi e Giocare”.
E’ una suddivisione pragmatica, legata alla disparità tra il numero di discussioni aperte che rientrano nelle prime 4 categorie, e le restanti sporadiche discussioni su altri giochi? Oppure vuole anche essere un biglietto da visita della locanda?
Lo faccio notare perché secondo me entrando nel forum per la prima volta è facile concludere che si tratti di una preferenza collettiva, o di una meggiore concentrazione di giocatori di PbtA, FitD ed Old-school.

Tra l’altro per categorizzare i thread in base al tipo di gioco possono essere utilizzate anche le etichette, che ora come ora sono ridondanti rispetto alla categoria (almeno quelle pbta, fitd, ecc), ma che secondo me potrebbero funzionare ugualmente bene e dare meno quest’idea di “prefereza collettiva” (reale o meno).

Poi magari è solo una mia percezione, allora mi ritiro.

ByBobo

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Io vorrei discutere questo punto, in realtà. Quanto meno vorrei capire meglio cosa si intende e perché l’idea è di opporsi a esso.

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Io metterei “quello [a] cui ci opponiamo”

Però salterei a pie’ pari l’intera sezione… Pare un manifesto del primo Novecento; piuttosto laddove possibile metterei gli opponendi in positivo
Es: vogliamo che i giochi siano oggetto di play testing prima della vendita

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Un messaggio è stato spostato in un nuovo argomento: Scopo delle categorie tematiche

Ciao Carlo, non ho ben capito cosa intendi con “un manifesto del primo Novecento” – non mi sembra una critica molto costruttiva, ma magari puoi spiegarmi meglio la sensazione negativa che stai cercando di desrcrivere.

Non ho anche capito esattamente cosa cambi tra esprimere le cose “negativamente” e “positivamente”. Al tempo le ho espresse in questo modo perché sono problemi che vedo esistere molto chiaramente, e che voglio tenere fuori da questo forum. È semplicemente il modo che mi è parso più naturale.

P.S. Sei d’accordo con il resto del manifesto, in linea generale? Non vorrei cominciare un dialogo per poi scoprire che siamo filosoficamente agli antipodi.

il linguaggio è affine per certi versi al Manifesto del Futurismo, usa una fraseologia simile

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Buffo – l’ho letto, ma una decina d’anni fa. Non è intenzionale. È una cosa negativa?

Di per sé no, ma dipende molto da come viene percepita da una persona l’uso di quella particolare fraseologia (“affermiamo”, “rifiutiamo”, etc). Il Futurismo è spesso associato a un “certo movimento politico degli anni '20” e quindi può provocare un certo disagio.
Io onestamente adoro i manifesti e la loro peculiare forma di espressione

tornando in topic, l’unico punto che mi vede particolarmente critico è la seconda parte di questa frase
sono d’accordo nel non vedere il gioco come prodotto (aborro questo modo di pensare a un gioco), ma sono totalmente a favore del collezionismo che non vedo come intrinsecamente legato al concetto di “prodotto”

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@zeruhur e anche @Matteo_Sciutteri, è un buon punto e merita una risposta più degna di quello che posso fare adesso, magari in un altro thread. Quella frase nacque da alcune discussioni tra me e @danieledirubbo, anche se la sua forma e l’uso della parola “collezionismo” sono assolutamente mie.

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@ranocchio
Non è negativo di per sé scrivere ci opponiamo a etc etc, come ha scritto @zeruhur, però mi dà l’idea di andare a cercar nemici o lo scontro a tutti i costi, solo questo, nonché potrebbe dare la stura ad una becera semplificazione

Per quanto al ribaltamento di paradigma (avrebbe detto non ricordo quale epistemologo) ho tratto idea da una delle possibili esegesi del Vecchio Testamento, ossia trasformare i comandamenti da prescrizioni negative in azioni positive (es: non uccidere - - > difendi la vita)

Quindi, perdonami l’affettatezza ma scrivo dal citofono,

Citazione * Rifiutiamo la visione del gioco come prodotto e il collezionismo di manuali letti e mai giocati.

Potrebbe diventare :
Vogliamo/ci impegniamo affinché i giochi di ruolo non siano meri libri da lettura, ma siamo giocati e vissuti come meritano

O

Citazione * Rifiutiamo il ciclo di hype e consumo attorno alle uscite dei giochi-prodotto, e la pubblicazione di giochi non playtestati.

Tutti i giochi hanno pari dignità, a parità di qualità
Vogliamo che i giochi siano testati prima di essere buttati sul mercato etc

Citazione * Rifiutiamo la prevaricazione al tavolo e fuori dal tavolo, il gatekeeping di tutti i tipi e da parte di qualsiasi categoria o fazione, e la balcanizzazione degli spazi di gioco e di discussione

Il gioco è e rimane un gioco : non deve divenire un’occasione per scatenare conflitto permanente col tuo vicino etc etc

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Ps per il resto l’unica osservazione che mi viene in mente è più un chiarimento che altro : non ho capito se la divisione funzionale del forum rientra nel. Manifesto oppure è una sorta di preambolo che poco c’entra col manifesto in sé

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però mi dà l’idea di andare a cercar nemici o lo scontro a tutti i costi

Cercare di rendere tutto positivo è un comportamento che ha sempre portato alla totale assenza di significato nei manifesti. Se c’è qualcosa che non si vuole fare va detto. Chi vede una preferenza di un luogo come un insulto personale, se quella preferenza non va a ledere in alcun modo categorie di persone o altro, allora farebbe bene ad andarsene da quel luogo.

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@_Elil_50
Lungi da me dire che siamo tutti belli uguali alti biondi e cogli occhi azzurri… Del pari non ho detto che dobbiamo dire che il mondo è tutto rosa e fiori e dobbiamo trattare chiunque come il nostro migliore amico

Però a mio avviso se uno dichiara di combattere l’hype etc di lì a dire che chi conosce solo d&d o solo il richiamo di chtulu è meglio che stia zitto il passo potrebbe essere breve, o viceversa perché mi dovrei avvicinare al forum od avere a che fare con voi se per me il d&d di turno è la vita?

Non so se mi sono spiegato bene ma vedo dichiarazioni del genere castranti

Infatti se un luogo si schiera contro il parlare solo di dnd, persone che conoscono solo questo titolo, presumo, non siano ben accette. Quindi l’intento e l’esito sono coerenti.
Se un utente ha come hobby una pratica vista come taboo in un luogo, è bene che non vada in quel luogo, o sbaglio? Questo in generale.

Non c’entra, sono proprio affermazioni diverse. Può apparire più antipatico un rifiuto piuttosto che una preferenza, ma non implica il legittimare qualunque rifiuto a prescindere, esattamente come non legittima preferenze ad cazzum. Si tratta di affermazioni esposte con toni diversi, un occhio alla forma va bene, ma poi il contenuto è la parte importante.

… Ciononostante questo mi piace.

… Senza rischiare di scadere in questa per me reale possibilità.

Personalmente non mi fanno effetto quei punti, li trovo chiari e basta, ma anche perché più o meno li condivido tutti. Se ci fosse la reale possibilità che un utente che non si rivede in uno di essi subisse un colpo di grazia che lo allontana d questo luogo a causa della forma, allora andrebbero rivisti (per evitare feriti o caduti inutili, a mio parere). Se capovolgerli al positivo significa cambiare il significato, per me non vale la pena, non lo ritengo un provvedimento così importante.

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