Ho una domanda su Lady Blackbird. Mi sono ritrovato il pdf del gioco (di 16 pagine) in italiano, e stamattina in treno me lo sono letto. Molto carino, e vorrei provarlo, solo che non capisco se manchino dei pezzi. Ho solo un riassunto delle regole nella parte in basso di ogni scheda del personaggio, e una pagina di indicazioni per il GM, ma sembra che manchino i fondamenti delle regole. Sapete se esiste una versione italiana completa? Se no per 16 pagine scarico quella in inglese dal link indicato, ma sembra strano che esista solo questa versione mutilata.
Ps: non metto il pdf nel post perché non so se posso, ma nel caso posso farlo per far capire di cosa parlo.
no non manca nessuna regola
Leggi bene …
Boh ti assicuro che nel pdf che ho io ci sono solo “riepiloghi delle regole”. Riassumendo per pagine:
- Introduzione al gioco, chi è Lady Blackbird
- Il selvaggio blu
- Scheda Natasha Syri + riepilogo regole
- Scheda Naomi Bishop + riepilogo regole
- Cyrus Vance + riepilogo
- Kale Arkam + riepilogo
- Sanargle + riepilogo
- Il Gufo
- ( e 10) Condurre il gioco (consigli per il GM)
… e da pag 11 in avanti c’è una versione diversa delle schede dei personaggi, più una scheda vuota.
C’è qualcosa che non capisco?
Sì, è esattamente quello che dovrebbe essere. Sono tutte le regole che ti servono per giocare, hai il pdf completo. Come altri giochi di poche pagine, non esplicita molte altre cose, affidandosi all’esperienza con altri gdr di chi lo gioca.
Le regole riassunte su ogni scheda sono le regole per i giocatori. Le regole nella pagina del GM, le regole per il GM - all’inizio hai il setting e la scena iniziale con la quale si apre la partita.
È tutto quello che ti serve per giocare.
Capito, a turbarmi era più che altro la parola “riepilogo”, ma in tal caso…
(Grazie!)
[Risolto]
Comunque non ti allarmare troppo. Parecchi giocatori indie, per anni, hanno detto che a questo gioco mancavano tutte le procedure scritte davvero necessarie per giocarlo. E non hanno torto: John Harper è semplicemente un autore che ha amato scrivere dei giochi che dessero per scontata buona parte della cultura di gioco necessaria per giocarli. D’altra parte è difficile scrivere giochi di meno di venti pagine di una certa complessità senza dare per scontata almeno una parte del sistema di gioco.
Ah sì anche Laser&Feeling ha lo stesso approccio