Il mondo del GM

So che alcuni di voi sono fortemente contrari a cambiare la preparazione in gioco, o anche semplicemente lasciarla vaga per poi riempirla in sessione. Pero’ ultimamente sento queste dinamiche sempre meno come “Sbagliate”.

La settimana scorsa giocando a Fantasy World sono incappato nella situazione in cui si attiva la mossa “Guardarsi attorno”, e non avere risposte utili dato quello che avevo preparato. Ovviamente non ci sarebbe nulla di male a rispondere con un “Non lo sai”, o “Non vedi nulla di utile”, ma per gusto personale (di gioco, non estetico) mi sembrava cosi’ di togliere peso al lancio di dadi, e quindi ho introdotto cose che prima non c’erano in preparazione.

Nello specifico, un PG si era nascosto dietro una lieve altura, in mezzo ad una prateria, nel tentativo di scappare da guardie che stavano perquisendo una piccola abitazione li vicino. Oltre all’abitazione e a questo nascondiglio improvvisato, non c’era null’altro, nemmeno alberi, solo qualche cespuglio. Anzi si era al limite di una zona desertica. Il giocatore mi dice “Alzo la testa per cercare una via di fuga”.

Ora vorrei un attimo semplificare la procedura prescritta da Fantasy World, per evitare di perdersi in dettagli, e arrivare al cuore del discorso. Alla fine del post riporto la procedura reale con qualche altra considerazione. Quindi, diciamo che la procedura sia:

Quando cerchi una via di fuga, lancia una moneta:

  • Testa → Il GM ti descrive quella che reputa migliore
  • Croce → Il GM complica la scena

Il punto e’ se nel risolvere il risultato il GM possa introdurre o meno nuovi dettagli, magari violando la propria preparazione, senza ovviamente introdurre incoerenze con quanto raccontato precedentemente. Nel particolare ho introdotto una mandria di bufali che puo’ essere sfuttata ad esempio come diversivo. Non era nella preparazione, i giocatori erano tutti consci che stessi inventando sul momento, e sembravano a loro agio con la cosa (concordo che cio’ non dia automaticamente valore alla metodologia).

Come dicevo, ho trovato spesso avversione per questa dinamica. Cerco di riassumere le motivazioni che mi hanno presentato nel tempo, e cosa ne penso. Se ne avete altre sarei felice di ascoltarle.

  1. Personalmente si preferisce una preparazione piu’ rigida.

Amen. Ovviamente ognuno ha le sue preferenze. Niente di male in cio’, son stili diversi. Ma qui vorrei cercare di capire se la procedura spinge effettivamente verso dinamiche disfunzionali al gioco, o verso dinamiche sociali da evitare.

  1. Con la preparazione rigida si ci sente piu’ di giocare con i giocatori invece che per loro.

Qui siamo ancora al limite del gusto personale, ma cerchiamo di prenderla oggettivamente: a me sembra solo un gioco diverso, non un annullamento del gioco. Con la preparazione rigida, in questa specifica situazione “Giochi” a vedere come elementi precedentemente stabiliti interagiscono (che e’ un po il gioco di “Base” in tutti gli RPG), con quella dinamica “Giochi” a rispettare il vincolo del lancio di dado, correndo i rischi che comporta tirare.

  1. Si sta togliendo scelta al giocatore e limitando la sua agentivita’.

A me sembra che ci sia comunque scelta. Alzo la testa rischiando la complicazione, o cerco qualcosa di meno rischioso? Se invece si ci riferisce alle scelte precedenti, ovvero un “Tanto qualsiasi cosa faccio posso sempre guardarmi attorno”, e’ vero, ma farlo e’ rischioso e sono state le tue scelte precedenti a portarti a questo rischio. Mi sembra ancora questione di una diversa tipologia di gioco.

  1. Il gioco in questo modo perde bounce, perche’ qualsiasi cosa si faccia, il sistema risputa indietro una situazione in qualche modo prevedibile, ovvero con una via d’uscita.

Cio’ non e’ strettamente vero perche’ c’e’ il dado, che puo’ semplicemente introdurre una complicazione invece darti una via d’uscita. Ma anche se fossi sicuro di ottenere una via d’uscita, non sapresti quale. E per me questo punto e’ fondamentale se vogliamo parlare davvero di “Prevedibilita’”. Nell’esempio, io ci ho messo un po’ per arrivare all’idea dei bufali. Durante questo lasso di tempo il giocatore mi ha dato dei suggerimenti. Per lui sembrava scontato che me ne uscissi con qualche condotto sotterraneo o fosso in cui nascondersi. A me sembra troppo fuori luogo in una prateria, mezza brulla, ai limiti del deserto. Nessuno di noi prima del tiro e’ stato capace di prevedere in alcun modo i bufali. E cosi’, all’improvviso, e’ cambiato tutto senza che nessuno al tavolo potesse prevedere in che direzione si sarebbe andati.

  1. Il GM non dovrebbe garantire il divertimento dei giocatori, se si cerca qualcosa che non c’e’, non dovrebbe mettercelo solo perche’ interessante o divertente.

Infatti non lo sto inserendo perche e’ interessante o divertente, ma perche una procedura, me lo richiede (almeno nella nostra interpretazione). Con questo voglio solo dire che il MOTIVO per cui si piega la preparazione e’ importante. Se sono le regole a chiedermelo, ed e’ chiaro a tutti, e’ semplicemente un elemento “Da giocare”.

  1. Il mondo lo ha deciso il GM, e va rispettato. (Ad onor del vero, nessuno me l’ha mai posta cosi, l’ho estrapolato io da vari discorsi)

Ecco, qui ho una visione proprio in contrasto. Il mondo non lo ha “Deciso” il GM. Gli appunti del GM sono un utilissimo strumento, PER IL GM. Dal punto di vista del giocatore, quello che e’ scritto in quei foglietti (son tornato al fisico ultimamente… nonostante la mia grafia) non e’ vero. Sono idee. Diventano vere quando il GM le racconta. Per me e’ davvero equivalente ad un giocatore che si immagina che il suo PG voglia dare un pugno a qualcuno: ma finche’ non lo dice, non e’ vero, e se alla fine decide di dare invece un calcio, e’ quello cio’ che succede. Ovviamende non sto dicendo che un giocatore debba tradire il background del personaggio o i sentimenti immaginati fino a quel momento; e allo stesso modo non sto dicendo che il GM debba tradire le intenzioni degli NPC, o debba introdurre elementi incoerenti.

  1. E’ illusionismo, o continuita’ intuitiva.

Etichette a parte mi sembra che la parte negativa di illusionismo o continuita’ intuitiva sia riassumibile in combinazioni dei punti precedenti, che come si e’ capito non mi sembrano davvero problematici in questo caso.

La mossa reale

Ora, come promesso la mossa reale (un po’ riassunta):

Quando osservi una situazione / luogo / oggetto, tira 2d6 + Vigile; puoi fare domande al Mondo, se agisci in base alle risposte, ottieni un Vantaggio:

  • 10+ = fai 2 domande
  • 7-9 = fai 1 domanda
  • 1-6 = fai 1 domanda + Reazione del Mondo

Lista delle domande:

  • Qual è la migliore via d’uscita / d’entrata / di passaggio?
  • … altre domande …

Qui una problematica aggiuntiva che vedo, e’ che una domanda la puoi sempre fare. Quindi volendo giocare nello stile secondo cui se una via di uscita non la vedi ce la dovresti mettere, allora secondo me davvero i punti 3. e 4. diventano veri e problematici. Per inciso, la mossa di Fantasy world NON dice mai che la situazione va modificata pur di dare informazioni utili, quindi il problma non lo imputo certamente al manuale.

Per uscirsene, un trucco potrebbe essere che la reazione in caso di fallimento sia talmente incisiva da ridurre drasticamente l’utilita’ dell’informazione. Cosa che credo di aver inconsciamente fatto. Infatti il giocatore ha tirato un bel 4, e io ho messo in gioco i bufali, ma poi come reazione ho aggiunto “Ma quando ti sei sporto, i soldati ti hanno visto, e ora corrono verso di te”.

Un’altra problematica e’ che dal testo completo non e’ nemmeno immediato capire che le risposte possono essere inconcludenti, qualora la preparazione lo preveda e si voglia giocare rigidamente. Ma cio’ non e’ molto importante perche’ penso di aver giocato con completa consapevolezza della faccenda.

Precisazione

Ho riportato gli avvenimenti della sessione solo per dare una cornice pratica, non penso che sia successo nulla di male in sessione, ne ho avuto impressione che i giocatori pensassero una cosa del genere.

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L’argomento è ottimo, Mimmo, e mi permette di chiarificare un paio di cose su questa questione che vengono spesso fraintese. Chiedo gentilmente agli altri di aspettare un secondo il mio messaggio.

Edit: chiedo scusa, non ho avuto energie in questi giorni, scrivete pure.

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Il secondo sta durando due giorni e mezzo, quindi mi prendo la libertà di rispondere, visto che ho l’occasione di farlo e poi per qualche giorno difficilmente riuscirò a tornare alla Locanda.


Un paio di spunti sul perché mi sembra che quello che descrivi sia un non-problema.

La mandria di bufali è esattamente quello che ci si può aspettare in una prateria nel West. (Poi magari la tua campagna di Fantasy World non ha niente a che vedere con il Far West, ma tutto quello che hai descritto della situazione usa i tropi dei western! :grinning:) Aggiungere questo elemento in corsa non fa danno, perché in fin dei conti i bufali potevano essere lì sullo sfondo da sempre. Non hai fatto comparire i proverbiali ninja dal nulla. L’unico caso che mi viene in mente in cui non si potesse inserirli è…

che gli elementi della preparazione sono veri già quando racconti qualcos’altro che ne dipende. Per esempio, se hai una fazione che agisce di nascosto sulla base di risorse e motivazioni che conosci solo tu per la preparazione, ma hanno conseguenze visibili, queste risorse e motivazioni non possono cambiare per fiat. Ora, mi viene difficile credere che bufali sì/bufali no possa essere una situazione di questo genere!

Questa è la seconda cosa: cosa rispondi alle domande è piuttosto indifferente dal punto di vista meccanico. La mossa consente al giocatore di usare il Vantaggio se agisce sulla base delle tue risposte. Anche se dicessi “la prateria è brulla, l’unico modo di non farti vedere è rimanere schiacciato dietro la montagnola e tacere”, la tua risposta sarebbe del tutto adeguata. Ecco, in questo caso scegliere come reazione “però i soldati ti hanno visto quando hai alzato la testa” sarebbe un po’ da stronzo, perché effettivamente cancelleresti del tutto il valore della risposta!

Cosa che secondo me qui non succede, perché in fin dei conti il personaggio si può ancora buttare in mezzo ai bufali per guadagnare tempo, usarne uno per andarsene in un rodeo improvvisato e via dicendo.

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Anche io stavo aspettando un paio di giorni di silenzio per rispondere.
Se ti fossi fermato il giorno prima della sessione a pensare cosa avrebbero potuto usare i PG per scappare se si fossero trovati in quella posizione avresti comunque inserito dei bufali? Magari si, oppure avresti inserito dei cunicoli e durante la descrizione dell’ambiente avresti aggiunto qualche dettaglio per suggerirne la presenza, in entrambi i casi avrebbero fatto parte della tua preparazione e non avresti avuto problemi a rispondere.
Il problema è che la tua preparazione non può essere completa al 100% (se non investendo tempo per dettagliare ambienti che potrebbero non essere mai neanche visti in lontananza), quindi quello che puoi fare è sì decidere cosa c’è e cosa no, ma soprattutto avere un’idea di com’è fatto l’ambiente in modo da poter aggiungere dettagli coerenti con quello che hai in testa. Il rischio è che ogni dettaglio deve essere coerente con tutti i precedenti, quindi più se ne aggiungono più diventa difficile tener traccia di tutto.

A me sembra che la tua risposta sia in linea con questo principio, infatti hai escluso elementi che non sentivi coerenti con l’ambiente che hai descritto. Più in generale, se non ti trovi in luoghi particolarmente protetti la domanda “qual è la migliore via di fuga” ha sempre una risposta, quello che cambia è la difficoltà nel poterla usare.

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Ok, grazie tutti, direi che la vediamo su per giu allo stesso modo. Pero’ ora son curioso della risposta di @ranocchio , e magari ne chiamo anche una di @Bille_Boo viste le ultime attivita’ sul suo blog :grin:

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Io ti rispondo riportando una delle parti più interessanti di tutto il manuale di Blades in the Dark, che non si riferisce al regolamento specifico ma a un modo di fare il GM in generale.
L’argomento è “fiction potenziale vs fiction stabilita”.

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È sempre spinoso e un pò posticcio dsre giudizi o anche solo consigli rispetto ad una giocata di altri.

Ciò detto, mi pare di poter dire che non hai sovrascritto alcuna preparazione nè creato continuita intuitiva nella giocata riportata.
La mandria di bufali era coerente e ragionevole sviluppo di una scena e contesto di gioco preparato, che è stato rispettato.
Non hai fatto ret con di niente, nè ciò che hai introdotto ha cambiato la scena, il tema di gioco, le iddntità di luoghi, oggetti o eppersone, non ha creato nuovi scopi nè introdotto informazioni bomba rispetto alla trama.

Che è come dire che tutto sommato il tiro e la procedura di gioco ti hanno costretto a fare solo ammuina.
In pratica la mandria è funzionale al qui ed ora per un pò di azione da b movie.
È una caratteristica di quel tipo di mosse nei pbta, non hai mica sbagliato, è ciò che vuole il gioco.

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Quello che ti posso dare io è solo un’opinione generica e un po’ da ignorante, visto che non ho mai giocato a Fantasy World, e a Dungeon World solo un’avventura breve.

Secondo me si fa spesso l’errore di associare il termine “preparazione” a (detto rozzamente) “quello che hai scritto sui tuoi appunti a casa tua la sera prima”. Ma, se la preparazione è la tua decisione di GM che il mondo sia fatto in un certo modo, essa può avvenire in qualunque momento, anche mentre stai giocando.

Se i miei PG entrano in un villaggio che conosco bene, troverò sui miei appunti chi comanda, che religione seguono, cosa c’è in vendita, come si chiama la locanda, eccetera: e quella è preparazione.
Mettiamo ora che i giocatori chiedano: “C’è un cimitero?”. Io non ci avevo pensato, ma a rigor di logica mi sembra ragionevole che ci sia. Rispondo di sì e mi immagino sommariamente il cimitero, me lo dipingo in testa. Se i PG ci entrano e uno mi dice: “OK, cerco la tomba più grande e ricca”… beh, io mi invento su due piedi questa tomba, magari appiccicandoci lo stesso cognome del capovillaggio perché so che la sua famiglia è la più ricca.
Anche questa è preparazione, sebbene non stesse sui miei appunti. Ho preparato il cimitero in quel momento. Non è diverso, nella sostanza, dal prepararlo il giorno prima o un mese prima. Quando descrivo la tomba che ho inventato un attimo fa non faccio una cosa diversa da quella che farei se il cimitero e la tomba fossero stati indicati nei miei appunti.

Quello che cerco di fare (e questo forse è il punto un po’ delicato) è inventare (= preparare) quelle cose così come le avrei preparate ieri per conto mio, se solo l’idea mi fosse venuta allora.
Nel senso: è chiaro che le preparo perché i giocatori mi hanno fatto la domanda, in conseguenza della loro domanda; ma cerco di fare in modo che la risposta alla domanda non discenda da quello che stanno facendo i PG, dalla situazione corrente di gioco, ma solo da ciò che è logico e ragionevole per il mondo di gioco nella mia testa.
Insomma, cerco di rispondere alla domanda come avrei risposto se questa mi fosse stata fatta in astratto prima che la giocata iniziasse. Per quanto possibile, ovviamente: è un principio generale di metodo, diciamo, non un imperativo morale da usare per colpevolizzarci per ogni minima cosa.

Finché l’approccio è questo, non vedrei niente di male a “improvvisare” (per meglio dire: a preparare sul momento) anche l’intero villaggio. Poi a me, per come sono fatto, di solito torna un po’ male, ma è un altro discorso.

Non capisco quindi perché parli di “violare” la tua preparazione:

Questo mi sembrerebbe già più problematico, ma nell’esempio che racconti non mi sembra che tu abbia “violato” niente, hai introdotto (preparato al volo e poi descritto) un elemento ragionevole, coerente con il contesto, una volta che i giocatori hanno portato quel punto alla tua attenzione.

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Secondo me il punto importante qui è che sono modi diversi di giocare, e facendo così non penso si vada a invalidare completamente l’esperienza base del gioco di ruolo, quindi va comunque bene.

Posso giusto portare un contraltare personale che può essere utile ad avere un punto di visto diverso, visto che a me questo tipo di approccio non piace, né da master né da giocatore.

Da giocatore non mi piacerebbe perché mi sentirei di trovarmi in una sorta di situazione psicoreattiva che reagisce a quello che sto facendo non perché è la logica conseguenza (per il master) a quello che sta succedendo ma perché il mondo si rearrangia per raccogliere il mio input.
Da master perché mi sentirei di star deviando dal dover semplicemente interpretare con onestà la situazione in cui ci troviamo, per assecondare invece a forza l’input di un giocatore.

Di fronte a questa mossa:

Quando osservi una situazione / luogo / oggetto, tira 2d6 + Vigile; puoi fare domande al Mondo, se agisci in base alle risposte, ottieni un Vantaggio:

  • 10+ = fai 2 domande
  • 7-9 = fai 1 domanda
  • 1-6 = fai 1 domanda + Reazione del Mondo

Lista delle domande:

  • Qual è la migliore via d’uscita / d’entrata / di passaggio?
  • … altre domande …

Da giocatore avrei preferito una risposta che semplicemente rispecchiasse sinceramente la situazione, senza dover forzare qualcosa solo perché lo sto chiedendo (psicoreattività).

Sono in mezzo a un deserto inseguito da guardie. Qual è la migliore via d’uscita? Boh, probabilmente continuare a correre sperando si stanchino loro prima di me (risposta data secondo il parere personale del master). Poi spetterà a me giocatore decidere se farlo o fare altro. Lo preferisco molto di più rispetto al vedere manifestata un’opportunità di fuga solo perché l’ho chiesto.

Questo perchè dell’esperienza del gioco di ruolo mi piace particolarmente vedere l’interazione fra giocatori che giocano onestamente il loro personaggio e master che giocano onestamente la loro situazione, senza pressioni di tipo performativo o estetico.

Forse la domanda su cui riflettere qui è perché hai voluto manifestare la mandria di bufali in risposta alla mossa? Come mai rispondere basandosi solamente sugli elementi già stabiliti in scena non era sufficiente?

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