Non so se sto andando off-topic, ma vorrei mettere sul tavolo due proposte.
Ho percepito, forse a torto, che, benché questo thread sia stato aperto con una precisa domanda (che ha generato un ottimo spunto di riflessione), il buon @Mauro volesse invero/anche chiedere: questa mossa che ho creato per il mio gioco è sbagliata?
Premetto che non esistono mosse giuste o sbagliate tout court, tutto dipende da cosa vuoi portare in gioco, dal tuo obiettivo. Quindi finché non ci mostri una bella giocata in cui qualcuno sfrutta/attiva/innesca la tua mossa e tu ci enunci eventuali perplessità riscontrate lato GM o giocatore, non si potrà mai sapere se sei riuscito ad assolvere il compito che ti eri prefissato oppure no.
A ogni modo, col il tuo permesso, volevo proporti delle modifiche che farei alla tua mossa; non perché tu le debba usare, sia ben chiaro, ma solo per mostrarti un altro punto di vista.
Per prima cosa vediamo l’originale…
Percezione mistica
Quando cerchi di percepire qualcosa di soprannaturale, tira i tuoi dadi. Per ogni successo poni al GM una domanda tra:
- Sento la presenza di un essere spirituale?
- Se si, qual è la sua natura? (demone, spettro, spirito della terra, dio minore, …)
- Sento la presenza magica di un elemento?
- Se si, qual è la natura dell’elemento che sento (terra, acqua, fuoco, legno, metallo, yin, yang)?
- Se sento qualcosa, quanto è forte la presenza che sento?
(Mi sono permesso di correggerti i tuoi qual è apostrofati).
Ora, la criticità uscita dalla discussione sembra essere la “gestione” delle risposte poco soddisfacenti.
Orbene, vediamo una prima modifica…
Percezione mistica 1.1
Quando cerchi di percepire qualcosa di soprannaturale nell’ambiente che ti circonda, tira i tuoi dadi. Per ogni successo ottieni 1 punto percezione; finché resti nella zona, spendi la tua percezione, 1 punto alla volta, per porre al GM una delle seguenti domande:
- Sento la presenza di un essere spirituale?
- Se si, qual è la sua natura? (demone, spettro, spirito della terra, dio minore, …)
- Sento la presenza magica di un elemento?
- Se si, qual è la natura dell’elemento che sento (terra, acqua, fuoco, legno, metallo, yin, yang)?
- Se sento qualcosa, quanto è forte la presenza che sento?
Questa versione ha le cosiddette “prese”; cioè punti da poter spendere in ogni momento finché una certa condizione è soddisfatta.
Quali sono i vantaggi di questa procedura?
- Il giocatore che ha innescato la mossa dove non c’è nulla da percepire, sentito l’andazzo, può interrompere le sue domande e tenersi uno o due punti percezione per qualche scena più in là. In un certo senso ha un po’ più di “margine di manovra”.
- Lato GM non sei “costretto” a inventarti qualcosa che non c’è pur di non dare l’impressione al giocatore di aver sprecato le sue domande.
Un appunto sulle risposte che deve dare il GM; alla prima domanda, per esempio, se effettivamente non c’è un essere spirituale nei paraggi, risponderei: senti una presenza, senza dubbio, ma è troppo lontana perché tu riesca a distinguerne la natura.
Così facendo prendi tempo per scene future, butti un’esca e “suggerisci” al giocatore che forse sarebbe meglio tenersi i rimanenti punti percezione.
Qual è tuttavia il “punto debole” di questa versione?
La zona.
Quanto è possibile allontanarsi dal punto in cui il giocatore ha innescato la mossa senza perdere i propri punti percezione? In altre parole: quanto è grande il campo di percezione mistica?
Questo devi deciderlo tu in quanto GM, potrebbe essere infinito (magari il personaggio entra in una sorta di trance in cui i suoi sensi sono super acuiti) o durare poche scene oppure potresti mostrare la sua estensione nella mappa.
La gestione della “zona di percezione” è un ottima arma nelle tue mani, poiché i punti percezione sono a tutti gli effetti delle risorse che puoi minacciare o erodere con le tue mosse (certo che puoi infilarti in quel cunicolo, ma uscirai dalla “zona di percezione”, perderai tutti i tuoi punti non spesi, lo fai ugualmente?).
Vediamo un’altra versione…
Percezione mistica 1.2
Quando acuisci i sensi e apri la mente al mondo sovrannaturale, qualcuno o qualcosa percepisce la tua presenza. Tira i tuoi dadi e per ogni successo scegli una delle seguenti opzioni:
- Schermo la mente, chiunque mi abbia percepito non potrà apprendere alcuna informazione da me.
- Occulto il mio spirito, chiunque mi abbia percepito non potrà sapere dove mi trovo.
- Scopro/intuisco la natura dell’essere che ho intercettato (demone, spettro, spirito della terra, dio minore, …).
- Mi concentro sull’elemento (terra, acqua, fuoco, legno, metallo, yin, yang) più vicino e scopro quant’è distante.
Qui sentiamo subito il fiato sul collo.
Ora, non so come funzionano esattamente le tue mosse per quanto riguarda i “fallimenti”, ma, dalla loro struttura, mi sembra sia molto utile (per non dire obbligatorio) inserire già nel testo che cosa accade nella peggiore delle ipotesi (in questo caso, non avendo successi, non si può sottrarsi dall’essere individuati da qualcosa di sovrannaturale).
Quali sono i vantaggi e/o i punti deboli di questa versione?
Be’ qui siamo in costante pericolo. Il giocatore è edotto della situazione avventurosa/rischiosa che sta vivendo, forse ci penserà due volte prima di innescare la mossa, forse questo lo spingerà a cercare di massimizzare le sue chance di successo.
Sicuramente, lato GM, sei anche tu sulla corda; devi aver pronto un mostro, uno spirito, qualcosa che minacci i personaggi; puoi altresì gestire in questo modo una “presenza oscura” costante, il Sauron della tua campagna.
Concludo dicendo che probabilmente queste mie versioni hanno po’ stravolto il tono e/o il tema che vuoi trattare con il tuo gioco, mi scuso, ma spero comunque che possano aiutarti.
Facci sapere.