Effettivamente, ne abbiamo parlato a caldo ieri sera dopo la sessione. Riporterò quindi le impressioni che avevo già espresso a Roberto.
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Sono d’accordo con lui che l’OSR con le avventure investigative non funziona. Per il semplice fatto che c’è una minima componente di partecipazionismo; i.e. si chiarisce che il GM ha una storia da presentarvi e si segue. Liminal Horror invece funzionerebbe benissimo – secondo me – come survival horror. Cioe, si rimuove completamente la parte investigativa – o perlomeno la si ridimensiona – e si trasforma in un Silent Hill o un Resident Evil: si deve sopravvivere all’incubo, risolvendo molti puzzle e fuggendo dai nemici. In tal modo, i tratti dello stile di gioco OSR verrebbero fuori meglio in tale tipo di ambientazione. Esempio: i personaggi si ritrovano in un Luna Park nebbioso senza qualcuno; i personaggi accettano un invito e si ritrovano catapultati in un bunker sotterraneo con strane creature; i personaggi si ritrovano per vari motivi in un centro commerciale abbandonato con dei cultisti.
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Entro ora nello specifico del modulo e della giocata. Sono andato a leggermi lo scenario nel manualetto. Qui la critica non va a @zeruhur, dato che nella stessa posizione non avrei fatto di meglio (separo modulo da arbitro). Hai semplicemente una serie di PNG, un clock e la cartina di un sotterraneo. Non hai alcun supporto: non hai agganci, né una guida su come proporre l’investigazione o altro. Quindi ci devi mettere parecchio del tuo. Non stiamo parlando di dettagli lasciati al Facilitatore (aka il GM/Arbitro), bensì di parti essenziali dell’avventura che si presuppone siano invece incluse. Presuppone anche una certa dose di railroad per spingere i giocatori verso la location. L’idea di fondo è carina: ricorda molto Alan Moore’s Providence e Shadow over Innsmouth di H.P. Lovecraft. Ma sento che mi sono divertito non perché il modulo fosse ben fatto, bensì perché Roberto come Facilitatore ha sopperito alle mancanze. Quando è l’arbitro che sopperisce ai problemi dell’avventura, per quanto il gioco si stato gradevole, è un bel problema.
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Altra critica al modulo e non a Rob. L’avventura – che dovrebbe essere introduttiva in teoria – non ti porta a testare tutte le meccaniche (es. la magia) disponibili nel regolamento. Non ti permette di farti un’idea del gioco nella sua interezza. È come se avessimo giocato solo una parte ed ignorato il resto. Chiaramente, anche qui non è colpa di Rob: per sopperire a questa mancanza, avrebbe dovuto fare ulteriore lavoro per includere tutte le meccaniche. È fattuale che il facilitatore debba aggiungere l’80% della roba allo scheletro e poi modificare il restante 20%. Non va bene.
Potrei riassumere dicendo semplicemente che Liminal Horror ha bisogno di un’avventura introduttiva vera e propria. Magari con dei box che esplicitino alcune scelte di design e consiglino il Facilitatore.