Dai, Claudio, lasciami dire che questo non è uno dei tuoi migliori interventi… mi bocci sulla seconda frase che scrivo come se fosse quello fulcro del discorso. Così facendo mi dai l’impressione di non aver avuto la premura di leggere tutto il mio intervento.
Scriverlo non è stato banale e raccoglie anche quanto ho estratto da argomentazioni che si stanno tenendo in questi gorni su altri gruppi (telegram di Helios Pu, per esempio…). L’ho fatto sperando portare argomentazioni al thread, nell’interesse di tutti e del forum…
Soprattutto, sinceramente, non individuo in quello che scrivo toni da mitomane.
Credo tu stia fraintendendo quanto scrivo. Non sto dicendo che GPT sia il non plus ultra, osannando il suo approccio probabilistico… non me ne frega niente di difendere un chatbot e le AI. Sono 2 anni che leggo diatribe tra sostenitori e detrattori delle varie AI, passo…
Sto cercando di vedere la cosa con occhio (spero) critico.
Quando scrivo che “è in grado di scrivere programmi in python ed altri linguaggi” non voglio scendere in analisi sulle effettive capacità di scrivere un software funzionante, che non essendo un programmatore non mi competono. Hai probabilmente ragione nel dire che non è capace di scrivere programmi coerenti… Ma non era quello il punto sul quale mi volevo soffermare.
Al di la dell’infausta frase, il mio era un modo per continuare il discorso e le precedenti domande, su cosa differenzia GPT da tabelle
dadi e carte. Era un modo per evidenziare che ci sono degli schemi, dei costrutti, che l’AI è in grado di riconoscere e d’interpretare meglio.
Quindi segnalavo che sicuramente ci saranno dei giochi che per loro struttura e meccaniche saranno sicuramente più facilmente interpretabili dall’AI, rispetto ad altri, perchè il modello linguistico, l’intelligenza artificiale conversazionale, sarà in grado di comprenderli meglio.
Al di la del fatto che il modo migliore per interagire è utilizzare un linguaggio naturale, chiaro e conciso.
E mi sembra anche interessante accennare al fatto che l’approccio ai computer attraverso il linguaggio naturale non è un’invenzione di GPT o di altre AI. È un campo di ricerca attivo da molti anni.
(Io conosco Inform7, ma ve ne sono sicuramente altri).
Alla fin fine, volevo indicare a @TakFog che mi sembrava che le mosse dei PbtA, come le regole di TQY vengono riconosciute dalla GPT in quanto è addestrato su strutture simili.
Stefano mi dice che, oltre ad aver sperimentato con AW, ha tentato di giocare a The Pool, con scarsi risultati.
La cosa dovrebbe essere interessante da analizzare, no?
Non è capace di scrivere quest interessanti, né di organizzare dei dungeon non banali…
Va bene, ci mancherebbe altro…
Giocarci a Ech0 è stata per lo più una chiacchierata, essendo un gioco privo di particolari meccaniche…
Devo ancora provare a dargli in pasto un dungeon completo e vedere come si comporta da GM, in fondo ci sono già dungeon crawler da tavolo e simili che utilizzano app per gestire della sessione di gioco (a memoria Descent; Mansions of Madness; Star Wars: Imperial Assault…)
Non ne dubito, ma a questo riguardo, ripeto, allo stato dell’arte GPT, per quello che ho visto e l’utilizzo che ne ho fatto, è molto più coerente di quanto non lo era, gia solo, qualche mese fa. Questo già con la versione gratuita 3.5…
Lo scorso anno non avrei potuto giocare a TQY con GPT-2 e anche con GPT-3 ho evidenziato delle incongruenze notevoli chattando con l’AI. Ho riportato un Actual Play di TQY perchè, dal mio punto di vista, è stato il mio primo esperimento interessante e pienamente riuscito.