Setting: Blood in The Chocolate
System: Personale
Cfr documenti allegati.
Party: 4 giocatori, 1 master
Scrivo qua un sunto di quanto giocato oggi, a livello di impressioni, migliorie da apportare, riflessioni.
Ritengo la sessione un successo.
La ricetta non è stata trovata in quanto il pianoforte è stato spaccato da un pg.
Lucia De Castillo è morta, 2 pg sono morti (uno in game, nel combattimento finale, uno off game, durante i “titoli di coda”: è esploso in quanto afflitto dalla malattia “Succhi di Mirtillo”).
Lo scopo di uno dei personaggi è stato soddisfatto, ovvero mandare in rovina Lucia stessa
Impressioni:
Tutto il tavolo ha notato un grosso problema in molte stanze, realmente poco interattive. Si parla di quelle con molti Umpa Lumpa affaccendati. Queste stanze erano probabilmente adibite ad un’interazione con gli Umpa Lumpa stessi.
Ciò richiede un sistema per tirare velocemente qualche caratteristica caratteriale dei pochi tra di loro che comprendono qualche parola di Spagnolo e le loro reazioni ai personaggi. Forse pure farli scappare tutti appena qualcosa di strano fosse accaduto. Nelle bozze iniziali avevo immaginato almeno 5 morti. Credo che sia fattibile, forse riducibile. Ma che sarebbe stato di miglior impatto se la reazione fosse stata più eterogenea, facendone già scappare alcuni all’inizio degli scontri.
In molte di queste stanze non li ho fatti interagire in quanto se ostili, sarebbero stati un muro di carne. Averne 30 in una stanza è eccessivo a mio giudizio. Se qualcosa accade sarebbe intelligente farne rimanere solo 10 e scappare tutto il resto. In questo caso uno scontro sarebbe minimamente equo.
Proprio per questo motivo molte stanze sono divenute prive di gusto.
Il sistema di per sé mi è sembrato molto fluido. I giocatori non hanno apprezzato in quanto “non possedeva le abilità di dnd” che avrebbero “risaltato le qualità personali”. Nonostante non sarebbe stata richiesta alcuna abilità durante il gioco pure se fosse stato dnd, questa è stata la loro impressione. Personalmente non sono contro le abilità, ma credo servano quando servono. In questo gioco non erano previste né sono servite. Tutto il sistema è basato sul d6 puro: avrebbero preferito dei bonus, magari anche di un +1. Personalmente non lo ritengo necessario.
Il motivo principale per cui i giocatori hanno avuto questa impressione risiede nelle guardie. Di per sé non hanno motivo di far entrare nessuno e raggirarle non è proprio previsto. Non esistendo una meccanica per raggirare bisogna usare delle prove effettive.
Pur avendo i personaggi dei fogliacci anche ben scritti, ho immaginato che le guardie avessero un elenco degli ospiti possibili. Ne discende l’impossibilità di raggiro.
Quando la guardia ha proposto di essere corrotta, con un velo di tatto, il denaro è stato offerto. Quando la guardia ha cercato di metterli in cella, dopo aver intascato la somma, sapendo perfettamente che stavano dicendo il falso, forse si sono sentiti impotenti di fronte alla mancanza di un “raggirare”. Dovrei indagare meglio.
Questa scena l’ho comunque trovata gestita bene. Ho descritto molte impressioni sospette, scaturite da certi comportamenti delle guardie: Le domande mirate, volte ad assicurarsi, con qualche ammiccamento, che il danaro fosse “la lettera di invito”; Le guardie che li hanno accolti nella stanza dove aspettare, già armate di tutto punto; Le attese per portare qualche altra guardia ecc.
Sono abbastanza sicuro sia stata apprezzara da tutto il tavolo, durante e dopo la fine del gioco. Il sistema di combattimento si è rivelato molto snello e le azioni si sono susseguite una dopo l’altra. Dopo la morte di una e varie ferite da ambo le parti, le guardie si sono arrese e sono state chiuse in cella.
Blood_in_the_Chocolate_Setting.pdf (1,6 MB)
Sangue & Cioccolato.pdf (1,3 MB)
Sangue & Cioccolato. Master Sheets.pdf (690,2 KB)