Alice is Missing — autorità dei giocatori

Premetto che non sapevo bene che tag assegnare a questo thread, se @ranocchio volessi modificarli, nessun problema.

Ho appena letto le regole di Alice is Missing.
Non ho capito una cosa in particolare…
Le carte pescate nel corso della partita aggiungono delle verità a conoscenza del giocatore che le pesca, ed il gioco lo invita a comunicarle al resto del gruppo. Questo è l’unico modo in cui un giocotore può portare nuove “verità” in partita, o in qualche misura ha l’autorità per farlo autonomamente?

Le regole non lo specificano esplicitamente, ma mi è sembrato che in qualche esempio suggeriscano che i giocatori possano aggiugere qualcosa di proprio. Però in un gioco in cui …
a) la conversazione tra giocatori è scoraggiata per tutta la durata della partita,
b) possono esistere segreti tra personaggi, ed anche tra giocatori,
… mi sembra una imprecisione problematica.

Se effetivamente è una specifica che il gioco non fornisce, allora chiederei a chi l’ha giocato come ha scelto di gestire questo aspetto.

PS OT: proporrò a breve Alice is Missing ad un gruppo di amici random, che non conosce i GDR. Se saremo soddisfatti della serata sarò ancora più contento, per l’essere riuscito proporre un gioco che è “di ruolo”, ma senza il peso dell’etichetta, ad altre persone, non giocatori di ruolo.

ByBobo

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@danieledirubbo aveva chiarito alcuni di questi dubbi in chat Telegram. Chiederei se può gentilmente ripetersi qui.

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Ciao,
Provo a darti la mia opinione su questo punto, specificando in anticipo che mi riferisco esclusivamente alla mia esperienza e a come ho giocato e giocherei io, senza addentrarmi in tentativi di filologia delle intenzioni di chi ha scritto il gioco, né di interpretazione di passi del regolamento o di esempi.

Per quanto riguarda il portare verità in partita, penso che ci sia da tenere conto del fatto che ciò che è scritto sulle carte è sempre vero e reale, per cui portare una verità in gioco apre al rischio di vederla smentita da una carta successivamente o di introdurre qualcosa che potrebbe rendere una carta successiva meno incisiva o in qualche modo incoerente.
Al tempo stesso, però, stiamo parlando di congetture tra adolescenti, di narrazione inattendibile e di punti di vista: il mio personaggio potrebbe star mentendo al gruppo, star gonfiando qualcosa, o interpretando in modo sbagliato qualche segnale per poi raccontarlo al gruppo come fosse verità.

In genere, poi, le carte introducono verità sui luoghi, sui png e sugli effetti personali di Alice. Penso che possa essere consigliabile evitare di spingersi troppo in là nel creare verità a riguardo, soprattutto se sono verità incontrovertibili (dire: “la bulla è stata trovata impiccata nei bagni” renderebbe molto difficile giocare una carta in cui dice che ha postato sui suoi social che è con Alice), ma che sia tutto sommato safe costruire sugli spunti, entrare nel dettaglio o portare in gioco verità corollario (dire: “la bulla aveva problemi a casa, ultimamente, vive nell’appartamento affianco al mio e la sentivo spesso urlare con sua madre”<— questo, oltre a essere qualcosa che aggiunge profondità senza contraddire nulla, potrebbe benissimo essere anche qualcosa che mi sono inventata io o che ho intuito male vivendo nella casa affianco, mi permette di aggiungere cose senza rompere la sovrastruttura delle verità introdotte dalle carte).

Tuttavia, avendo giocato il gioco tre volte, devo dire di non aver mai sentito il bisogno di stabilire verità impattanti oltre a quelle delle carte e ho il dubbio di non aver capito al meglio a che genere di verità tu ti riferisca. Ti andrebbe di fare degli esempi?

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Tranquilla, questo è esattamente quello che vogliamo qui :slight_smile:

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Intanto ti ringrazio, con gli esempi che hai fatto mi hai già confermato che alcune cose sono proprio da escludere (es: la bulla è morta).
Utile anche la questione che il chiacchiericcio dei pg è inaffidabile.

Un esempio di verità introdotta dai giocatori che ancora non sono sicuro che sia accettabile (cioè se possa o meno generare incoerenze) è qualcosa che riguarda me ed Alice (se sono io a scrivere), ed Alice per come la conosco o cosa so di lei.

Esempio:
Pg1: dicono che alla stazione abbandonata giri brutta gente, Alice non ci si sarebbe mai avvicinata vero?
Pg2: invece ci andava spesso, una volta mi ci ha portato ed era molto a suo agio. Ha anche scambiato due parole con un tizio, mai visto…

… È totalmente inventato, non so neanche se uno scambio di battute verosimile per la partita. Ma se mi chiedi “quale tipo di verità esiteresti ad introdurre, scrivendola in una qualsiasi chat?”, questo è un buon esempio.

Ne volevo fare un altro (di esempio) ma mi sono reso conto che fatico a farne uno che non possa facilmente ricadere nel “sono chiacchiere, i pg possono avere informazioni approssimativi e sbagliate”, il che di per sé è già una mezza risposta ai miei dubbi.

ByBobo


Edit: le possibilità di incontrare incoerenze non aumentano ancora quando i giocatori inventano di sana pianta, ma lo fanno in chat privata e non nel gruppo?

Altra cosa che mi è venuto in mente scrivendo: a te (o ad altri) è mai capitato di condividere indizi forniti dal gioco solo in chat privata con qualcuno, e non sul gruppo?

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Secondo me non ci sono grossi problemi con quello che hai scritto nell’esempio.
Il tuo personaggio è stato con Alice in stazione un giorno e gli è sembrata a suo agio.

Mettiamo che in un’altra chat il mio personaggio abbia detto a una terza persona che Alice non voleva andare in stazione perché quel posto le metteva i brividi.

In questo caso, evidentemente Alice stava mentendo a me, o magari i due avvenimenti erano distanti nel tempo ed era successo qualcosa nel frattempo, o magari ci era andata con te e aveva finto di essere a suo agio senza esserlo.
Sono tutte possibilità.

Ovviamente, il problema sarebbe diverso se fossi TU a dare due informazioni in contrasto tra loro. Se in una chat scrivi a me che Alice andava in stazione senza problemi e a un’altra persona che quel posto le metteva i brividi, potrebbe essere che poi l’incoerenza salti fuori nella chat comune… ma anche così… magari hai detto alla terza persona una cazzata perché non ti fidi di lei. È un caso estremo che sconsiglierei, perché in questo genere di giochi conviene che il nostro pg menta a qualcuno solo se ci sono buone possibilità che la bugia venga al pettine (altrimenti rischia di essere un po’ un bang buttato), ma comunque non diventerebbe irrisolvibile a livello di coerenza della partita.

Sul discorso di dare le informazioni delle carte solo in chat privata, credo che sia possibile… ma non credo lo caldeggerei, perché il rischio di escludere qualcuno dal gioco esiste ed è sempre meglio trovare una scusa per assicurarsi che tutti i giocatori siano coinvolti in modo soddisfacente.

Mi è capitato una volta che nella partita facessimo un gruppo in cui c’erano tutti i personaggi tranne uno, ma usavamo quel gruppo solo per fare fact checking su quello che lui stava dicendo e per spalleggiarci quando gli davamo contro, e tutti abbiamo più volte fatto menzione nella chat comune all’esistenza di quel gruppo, proprio perché anche se in game doveva essere un gruppo “segreto”, era importante che il giocatore dell’escluso sapesse che gli amici lo avevano escluso da un gruppo.
Quindi è capitato tipo che postassimo un insulto diretto a lui, e che un’altra persona commentasse “gruppo sbagliato bro”, e da lì nascesse una discussione sul “avete un gruppo in cui mi perculate mentre la vostra migliore amica è scomparsa?”

Diciamo che, come in molti gdr, l’informazione segreta può essere una spinta e scaldare gli animi, ma va usata in modo tale che dia benzina per tutti e non solo per qualcuno…

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Tra l’altro, uno dei media di riferimenti di AiM è Twin Peaks. E chiaramente, in alcune partite, Alice può emergere con un carattere e caratteristiche simili a Laura Palmer - che era un personaggio che ogni persona descriveva in modi molto differenti, perché mutava in base a chi le stava attorno.

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Questo non lo sapevo, grazie per l’insight!

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Perfetto, con gli esempi che hai fatto mi hai dato un’idea più chiara, grazie. Per ora non ho altri dubbi particolari.

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Citazione
Le carte pescate nel corso della partita aggiungono delle verità a conoscenza del giocatore che le pesca, ed il gioco lo invita a comunicarle al resto del gruppo. Questo è l’unico modo in cui un giocotore può portare nuove “verità” in partita, o in qualche misura ha l’autorità per farlo autonomamente?

Ciao, vedo solo ora il tuo messaggio… probabilmente avrai già giocato e risolto.
Nelle particte che ho fatto, continuamente i giocatori hanno portato delle “loro verità” in gioco.
Lo si fa di continuo soprattutto nelle chat private, dove i personaggi possono potare in gioco i loro segreti e avere conversazioni più intime o riservate.

Il gioco regge comunque. Nelle mie partite ha retto sempre e comunque.
Il regolamento ti avverte di trovare delle giustificazioni, in gioco, se ci sono delle incongruenze. Se giocatori dicono due cose che sembrano andare in contraddizione tra loro, la soluzione più appropriata è di capire, a livello di personaggio, come entrambe le affermazioni abbiano un fondo di verità, o come entrambi i personaggi possano credere di avere ragione. La loro prospettiva è quasi sempre un’immagine incompleta della realtà.

L’importante è assicurati di condividere con tutti le informazioni della tua Carta Indizio, in quanto è la risposta che si darà alla Carta Indizio a determinare lo svolgersi degli eventi.

Ad ogni modo per farti un esempio specifico:
In una recente partita un giocatore, di sua spontanea volontà, ha detto nei primi minuti di gioco, d’aver visto un sospetto aggirarsi attorno a casa sua, indicando anche il sospetto, senza che una carta glielo indicasse. Nessuno degli altri giocatori si è accorto del fatto, solamente io, avendolo giocato più volte e conoscendolo il gioco a memoria (e qui si apre un altra grande parentesi sulla rigiocabilità…) ho capito che non era possibile. Il gioco ha retto comunque…

Un’altra volta è successo qualcosa di simile nei minuti finali finale. Un giocatore ha introdotto un PNG (non uno di quelli presenti tra i sospetti delle Carte Sospetto) di sua spontanea volontà, indicandolo come colui che aveva rapito Alice. Chiaramente una cosa non sorretta dalle meccaniche… Chiaramente non era quello il vero “Colpevole” che è stato scoperto poco dopo… ma il gioco ha retto…

Citazione
Però in un gioco in cui …
a) la conversazione tra giocatori è scoraggiata per tutta la durata della partita,
b) possono esistere segreti tra personaggi, ed anche tra giocatori,
… mi sembra una imprecisione problematica.

a) il gioco incoraggia a risolvere le questioni sul piano PG, mentre il dialogo tra giocatori è lasciato aperto per risolvere problemi meccanici.
b) durante il gioco non dovrebbero esistere i giocatori, che sfumano nei loro personaggi… a questo porta il gioco :slightly_smiling_face:

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