Quello che descrivi potrebbe essere modellato piuttosto facilmente con delle macchine a stati, però. E questo mi riporta al mio commento originale sulla cosa: fondamentalmente stiamo giocando a Zork, ma parlando con un posacenere.
Se qualcuno volesse rinfrescarsi la memoria con un’esperienza veramente old school, la BBS (sì, la BBS) di Retrocampus mette a disposizione quattro Zork e un’altra avventura. Funziona anche via browser e la trovate qui: http://bbs.retrocampus.com/. Tra Zork e quello che vedo descritto come “Alexa DM” ci vedo pochissima differenza (ma non ho assistenti vocali in casa, quindi non posso verificare empiricamente).
Si ma con le macchine a stati si ritorna alle domande e risposte pre-determinate che è quanto offerto da Zork (o altre avventure testuali) e Alexa DM. Uno dei miglioramenti possibili con l’IA è il dialogo libero con i PNG. (questa diesamina storica interessante sulla wiki tocca molto brevemente anche questo aspetto)
Mi auto-cito
Oggi, leggendo in giro, ho trovato questo:
OK, sorvoliamo sul titolo che suona come il più becero dei clickbait…
Non è centralissimo in rapporto all’argomento del 3d ma vorrei condividere questo grande momento per il mondo del mio amato reinforcement learning (nella sua variante deep): Generally capable agents emerge from open-ended play
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Un altro improvement nel campo dell’IA che fa conversazione… LaMDA: our breakthrough conversation technology
A quanto pare, Alexa gioca a Starfinder …