Ciao Mauro, queste sono domande abbastanza comuni. Penso di aver esaurito più o meno tutto quello che penso su questo argomento in Dungeon World in questo post, che ha già linkato @Matteo_Sciutteri, e nella serie di argomenti correlati.
Vorrei però aggiungere qualcosa di relativo a questa discussione.
Ricordati che Dungeon World non è un gioco dove bisogna sfidare i giocatori. Sono i personaggi dei giocatori, ma non i giocatori stessi, ad affrontare delle sfide, e questo dice a noi, giocatori e GM, qualcosa riguardo al loro carattere – chi sono come persone e perché si gettano nel pericolo.
Non c’è dunque una vera necessità di avere degli ostacoli più o meno difficili – l’unica ragione di farlo è per dare più importanza a un nemico importante, o per semplice varietà. Non c’è nemmeno la necessità di avere incontri “bilanciati” – a volte si vince, a volte si perde, la storia è comunque interessante – in che modo reagisce il tuo personaggio? Cosa impara, come cresce, o non cresce, di conseguenza? È arrivata forse la fine della sua storia, la sua ora di morire?
Non dovresti preoccuparti se non usi tecniche come il metodo della cipolla. Se vuoi usarle, ci sono, ma il gioco funziona anche senza. Se ti chiedi perché l’ostacolo non influenzi il tiro, chiediti prima di tutto perché senti il bisogno che lo faccia – è probabile che tu non abbia ancora pienamente abbracciato lo spirito del gioco.